Ciao Alessandro!
Innanzitutto un grandissimo Bentornato! Voglio dirti che non ho parole per esprimerti quanto sono contento di tornare a leggerti! Non ti nascondo che mi ero un po’ preoccupato dopo la tua sparizione di qualche mese fa… Avevo quasi temuto di esserne in qualche modo la causa visto che, nell’ultimo messaggio che mi hai scritto, dicevi di star per leggere il mio raccontino su “Via col Vento” da cui l’atroce sospetto di averti traumatizzato e fatto scappare… 😊
Hai ragione poi riguardo ai segni del destino: anch’io avevo appena finito di vedere il trailere mi sei venuto in mente poi sono passato su Efp ed eccoti magicamente ricomparso!
Venendo a questo tuo scritto, lo trovo veramente straordinario: sei riuscito a fondere assieme la metaletteratura (con i tuoi personaggi, originali e no, che incontrano il loro autore) con il racconto autobiografico in cui accenni con grande sensibilità al tuo vissuto personale. Sono stato veramente contento e anche toccato nel leggerlo.
Sono felice di sapere che continuerai a passare di tanto in tanto su Efp e sarei curioso di leggere anche le tue storie con personaggi originali cui accenni; ma anche semplicemente di sapere le tue opinioni o leggere le tue recensioni.
È poi sempre emozionante scoprire negli altri esperienze simili a quelle che anch’io ho vissuto: io Indy l’avevo adorato da bambino negli anni ’80 poi era caduto un po’ in secondo piano e la prima visione del quarto film era stata una mezza delusione... Poi, anni dopo, compro il cofanetto e mi riguardo tutta la serie: stavo ancora disteso sul divano davanti allo schermo dove scorrevano i titoli di coda del terzo film quand’ecco che, all’improvviso, quella sventola bionda di Elsa si fionda nel mio soggiorno e mi intima senza tante cerimonie: “Ma come! Io ho turbato le tue fantasie da tredicenne pubescente, e tu mi lasci marcire in quel dannato crepaccio per tutto questo tempo? Muovi il c… e trova il modo di tirarmi fuori!” ed è così che è nata la mia prima storia ambientata nell’universo di Indy su Efp. 😊
Per mia fortuna, alla mia porta bussano soprattutto fanciulle insoddisfatte di come vanno le cose nelle lore storie originali, insistendo perché faccia qualcosa per loro: Rossella mi ha fatto inopinatamente visita il Natale scorso per dirmi che è stanca di correre dietro a Rhett e che ormai di lui se ne infischia anche lei; per non parlare poi di Anne de Breuil che mi ha addirittura scelto come avvocato difensore per la revisione del suo processo, difesa che ho poi dovuto tradurre anche in francese. E da qualche parte c’è anche una Elsa bambina che batte i piedini perché racconti quello che ha combinato…
Purtroppo sono assai più lento e pigro di te e vorrei trovare il tempo e l’ispirazione per scrivere di più e accontentare tutte queste donzelle…
Ti ringrazio veramente tantissimo per le belle parole che mi dedichi nella nota finale. Che dire? Anche a me ha fatto molto piacere scambiare opinioni con te sulle nostre comuni passioni e quando vuoi sono sempre qui per riprendere le nostre chiacchierate…
Alla prossima!
Ivan
P.S. La citazione dantesca corretta è: “Poscia, più che 'l dolor poté 'l digiuno” |
