Recensioni per
Castelli di apparenze
di Roxanne Potter

Questa storia ha ottenuto 4 recensioni.
Positive : 4
Neutre o critiche: 0


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Recensore Veterano
28/06/23, ore 21:40

Ciao Veronique!
Parto col dirti che questa storia mi ha toccata ed emozionata enormemente. Adoro di per sé le storie “generazionali” e credo che siamo davvero tutti frutto del bene e soprattutto del male che i nostri genitori ci hanno trasmesso. I nostri traumi, dopotutto, vengono tutti da lì ahahah miei problemi familiari a parte, adoro il ritratto che hai fatto di Audrey. Anche lei, come tutta la NG, è una tela bianca su cui costruire un mondo e ho trovato interessantissimo ed efficace quello che tu hai scelto per lei. La seconda persona poi che hai utilizzato sembrava quasi un guardarsi allo specchio, lei che parla con sé stessa, che si analizza e si scorpora, per riuscire a capire da dove arriva il male, dove affonda le sue radici. Quel rigore che ha interiorizzato lo trovo coerente e mi ha fatto ancora più male vederlo “riversato” così nei confronti di Lucy: il fatto che lei non riesca a discostarsi inizialmente da quanto gli è stato insegnato ed impresso addosso, è stata una riflessione potentissima che, ti ripeto, ho davvero apprezzato tantissimo. Ho trovato tutto estremamente verosimile e ti riporto una frase che mi ha colpita più di tutte: “A stento realizzi di aver accettato molto più facilmente l'esistenza di un mondo di maghi, streghe e quadri parlanti piuttosto che la possibilità che tua figlia possa essere attratta dal suo stesso sesso.” Quanta verità c’è in queste poche parole? Troppa, troppissima. Perché, se vogliamo ribaltarla, chi definisce contro natura l’amore di due persone dello stesso stesso è la stessa che magari crede nell’esistenza di un Dio che non ha mai visto o spende soldi in trucchi e buffonate. E lei che è stata sempre rigorosa, che ha per prima messo in dubbio le regole che le hanno messo di fronte, si ritrova ad imporre a sua figlia le proprie. Stessi errori, stessi tranelli della mente. Le parole di Percy poi sono state perfette, sono quelle che forse avrei adoperato io. Trovo che il finale, questo disincastrarsi di meccanismi malsani, sia pieno di speranza: anche se sei sincerissima nel dire che non si risolvono problemi tanto grandi o si colmano incomprensioni in un attimo, l’importante è provare a fare il primo passo. Perché non c’è niente di peggiore che i fili che si tirano, vederli sfilacciarsi e cedere senza poter far nulla. Ci vuole la volontà di tenere tutto insieme e la tua Audrey mi ha riempita di consapevolezze e volontà.
Bravissima. Ho amato questa storia. Scusa per questa recensione probabilmente con poco senso ma le riflessioni che mi ha suscitato sono tante che, davvero, metterle in parole è stato difficile (e penso fallimentare).
Ti mando un abbraccio, a presto

Recensore Veterano
16/06/23, ore 00:29

Ciao Roxanne, 
partecipo anch'io all'iniziativa di Sofi e sto iniziando a recensire le storie iscritte...ed eccomi qui.
Inizio col dirti che mi hanno sempre incuriosito le storie che trattano di personaggi minori come Audrey Weasley, di cui non sappiamo assolutamente nulla se non che è la moglie di Percy e che ha avuto due figlie, Lucy e Molly. Questa è una fortuna, perchè ti ha permesso di dare libero sfogo alla fantasia senza cadere nel pericolo dell'OOC..
E tu sei stata bravissima, dal momento che sei riuscita a creare dal nulla il personaggio di Audrey ripercorrendo la sua vita dall'infanzia alla maturità, fino ad arrivare al rapporto non facile con quella figlia che mostra delle preferenze "diverse". Ma Audrey sa benissimo cosa vuol dire sentirsi "diversi" e, soprattutto, venir trattati come esseri anormali: l'ha provato sulla sua pelle, con i suoi genitori che mostrano incredulità e delusione davanti alla straordinaria manifestazione della magia. 
Tuttavia, nonostante l'intenzione di comportarsi in maniera diversa, purtroppo un certo tipo di educazione ti resta cucita addosso come una seconda pelle, ed è dura accettare quell'atteggiamento che ti è stato insegnato come "diverso". Alla fine, per fortuna, la nostra Audrey capisce che l'amore per un figlio può far superare qualsiasi cosa, facendole fare quel passo avanti che i suoi genitori, invece, non hanno mai fatto.
Anche se il personaggio indicato per il contest è Lucy, trovo che la vera protagonista della storia sia Audrey e il difficile rapporto genitori-figli che tu hai saputo descrivere magistralmente. 
Complimenti!!
Alla prossima.
Rita
 

Recensore Master
03/01/23, ore 15:54

Ciao Roxanne, ho letto questa tua storia incuriosita dalle tematiche che hai sollevato ed è spesso vero che i figli rischiano di riproporre gli stessi errori dei genitori sui propri figli. In questo caso, però, Audrey si è dimostrata molto attenta e dopo un errore iniziale è stata capace di superare lo spiazzamento generale, accettare che l'immagine che aveva di Lucy non corrispondesse alla vera identità della figlia e comunque riannodare il rapporto con lei, proprio perché sa la sofferenza che genera quel tipo di esclusione.
Mi è piaciuta molto la caratterizzazione di Audrey, al punto che spero che tornerai a scrivere di questo ramo dei Weasley perché vorrei saperne di più su Lucy e Jenna, ma anche su Molly fotografa della Gazzetta del Profeta! Sono sempre molto interessata a queste caratterizzazioni alternative dei personaggi della New Generation (anche perché essendo dei nomi possono effettivamente essere caratterizzati come più ci piace!)
Ti mando un abbraccio e ti auguro buon anno!
Sev

Recensore Veterano
31/12/22, ore 13:00

(Segnalazione indirizzata all'amministrazione per l'inserimento della storia tra le scelte)
Segnalo questa storia per l'inserimento tra le scelte perché è capace di parlare di temi importanti in modo accattivante e sorprendente. Ho apprezzato moltissimo il ribaltamento della situazione che avviene a metà del racconto, e ho apprezzato il ribaltamento di prospettiva che avviene verso la fine, poco prima del quasi-lieto fine. L’arco di trasformazione di Audrey è davvero meraviglioso, anche se immaginarla omofoba, nella seconda parte, mi ha un po’ spezzato il cuore. Comunque, a parte tutto, apprezzo molto che questa storia critichi prima di tutto un modo di pensare molto comune, che prescinde dalla religione e dagli ideali più o meno progressisti in alcuni o altri ambiti; un modo di pensare che forse, e qui sta a noi guardarci allo specchio, abbiamo anche noi per qualcosa. È una storia scritta davvero molto bene e che tratta un tema importante. Complimenti all’autrice♡… e spero che questa segnalazione venga presa in considerazione.