Recensioni per
Chi ti perdonerà?
di Madame Grandier

Questa storia ha ottenuto 7 recensioni.
Positive : 7
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
02/01/23, ore 22:49

Diane ha perso la fiducia in se stessa, forse non l’ha mai avuta e si sente una fallita, indegna di un pensiero buono. Si colpevolizza dell’abbandono da parte del fidanzato e della morte del padre. Se non fosse stata tanto insignificante, il primo non l’avrebbe lasciata e il secondo non si sarebbe sparato per non darle un dolore
Si fa specie del padre che si è suicidato, ma, intanto, sta per seguirne le orme. Entrambi si sentivano falliti ed entrambi l’hanno fatta finita.
Il finale è a effetto, ma lascia con dei dubbi.
Buon Anno e a presto.

Recensore Master
02/01/23, ore 10:18

Accidenti quanto dolore e quanta consapevolezza sei riuscita a condensare in poche parole!
È un racconto crudo che scava nel profondo senza scadere nel melodrammatico.
Molto bello e verosimile

Recensore Master
28/12/22, ore 18:14

Ciao Madame!
È sempre un piacere ed un onore trovarti tra queste pagine, con righe nuove, vibranti, cariche di emotività. Soprattutto trovarti con visioni nuove e nient’affatto scontate, con punti di vista alternativi attraverso cui poter analizzare o rileggere un pezzo di storia già nota ( il suicidio di Diane), ma che fino all’ultima frase ti lascia comunque sospesa nel suo dramma. Suo, o di chiunque altra, dal momento che prima tutto scorre in modo da poter essere letto anche come un pezzo da inserire tra gli originali.
Eggia’. Chissà che cosa in pochi istanti può aver pensato una fanciulla come Diane: giovane, bella, con uno sguardo rivolto verso il futuro, con una speranza tra le mani di amore e riscatto da un dolore mai raccontato ed atavico, che le si sgretola e frantuma ogni certezza. Anche una fiducia in se’ stessa raccolta piano piano, dopo anni di tormenti verso un punto di riferimento fondamentale quale la figura paterna: assente, sbagliata.
No, tu non sei sbagliata Diane. Sbagliato è quel uomo cinico e vigliaccamente pavido che delega ad uno sconosciuto un messaggio tanto doloroso. Sbagliata è la sua superficialità, la sua pochezza, il suo essere niente. Sbagliato è un mondo che permette a certe disparità di crearsi, sino a considerare qualcuno “feccia” solo perché non possiede nulla, a parte la grandezza del suo animo, costretto a celare.
E tu brava come sempre a ricreare certe atmosfere, a raccontarle e a mettere tanto di te sulla carta.
Un abbraccio forte.
Tamara Alessandra

Nuovo recensore
28/12/22, ore 16:52

È sempre un piacere trovare i tuoi scritti. sei riuscita a rendere dolce e malinconico un momento grandemente drammatico e tragico, questa Diane se ne va con rassegnazione, in silenzio, portandosi dietro tanti perché che fioriscono dal rifiuto del suo amato. Le tue prose profumano sempre tanto di poesia.

Recensore Master
27/12/22, ore 16:09

Un'ottica assai interessante ed un'osservazione più che vera: il dolore fa stare male e annulla anche la coscienza e la ragione!

Recensore Veterano
27/12/22, ore 13:54

Come sempre sono perle da leggere le tue one...Complimenti

Recensore Master
27/12/22, ore 13:22

Ciao Madame Grandier, Che bella sorpresa, sei tornata con una nuova storia! Io adoro il genere introspettivo e questa breve fiction è proprio tosta. Gli ultimi istanti di vita, della giovane Diane hanno ispirato e ispirano parecchi autori, ricordo vagamente " Il cappio" l' ultima che ho letto, ma veramente molti perché sia il suicidio di Diane che quello di Charlotte, ha lasciato in noi, bimbe di un tempo, dolorosi ricordi. La prospettiva della tua storia si arricchisce di nuovi elementi, ci parla di un immaginario padre che ,tanti anni prima, si uccise distrutto dai suoi fallimenti di uomo . Diane ha ereditato le sue stesse debolezze, la stessa convinzione malata di essere una nullità, addirittura crede che l' uomo che l'ha lasciata ha fatto bene" perché lei sente di valere meno di zero, si paragona addirittura ad uno scarafaggio. Il trauma del suicidio paterno molto deve aver contribuito alla decisione di compiere a sua volta il gesto estremo. Alla fine si chiede, se lei ha perdonato il padre e potrà finalmente " riabbracciarlo" nell' aldilà, chi potrà perdonare lei che lascia la mamma e il fratello in mezzo a fiumi di lacrime e inconsolabile sofferenza. Bravissima, un ritorno atteso da tempo Complimenti!