Incanto e disincanto.
Colpa ed espiazione.
Stati d'animo rigorosamente sequenziali, eppure dannatamente intollerabili.
Questi versi dettati dal dolore presentano stavolta meno immagini e meno orpelli del solito. Il dolore seppellisce e inghiotte ogni estetismo.
Dov'è il problema? Nel troppo emozionarsi di una mente educata, o nella troppa educazione di un cuore emozionato?
Forse sta solo nella mancata scelta di una via di mezzo, quella che non si fa mai vedere nei bivi.
L'inconscio prende il sopravvento e si annida nel mito della maga Circe.
Una parola di plauso da un'altra bocca che non sa parlare.
Che l'anno nuovo ci insegni almeno sempre meglio a profferir parola.
Un abbraccio. |