Ciaoooooooooooooooooo!!!!
Rieccomi qui felice di continuare questa storia sempre più accattivante.
Devo dire che questo secondo capitolo è stato più doloroso per me, mi sono immedesimata nei panni di Mary e in un certo senso, è una storia che (in parte) ho vissuto sulla mia pelle. Lei è solo una vittoima degli eventi e un po' di John (per quanto io lo ami), lui ha consapevolmente sfruttato una ragazza per i suoi scopi, qualsiasi essi fossero. Sapeva di starle facendo male, sapeva che l'avrebbe fatta soffrire e così è stato; infatti la sua commiserzione e disperazione in macchina era solo il confermare quanto si stesse comportando male.
Mi vien proprio da dire "povera Mary"; le sue parole erano tanto piene di emozione ed entusiasmo nel ricordare e nel descrivere quel mese estivo gioioso fatto di spensieratezza e tenerezza; quanto lo erano quelle in cui John le ha spezzato il cuore. E la cosa che più mi piace di lei è che non lo biasima, ne ha tutte le ragioni, eppure non lo fa. Mette da parte sé stessa per mettere in primo posto John, nonostante sia lei colei che è stata ferita, preferisce pensare (e in parte è realmente così), che sia John la vittima.
Una storia che lascia anche un insegnamento morale, una storia che potrebbe benissimo essere reale, potrebbe riguardare chiunque di noi. E questo mi piace tanto.
Sì, era chiaro che Mary stesse andando alla festa di Sherlock, è stato molto intuitivo ;)
In questo punto della storia, ho apprezzatio che John abbia rifiutato, almeno non le ha dato ulteriori false speranze; immagino che Mary sotto sotto ci sperasse che lui salisse; ma questo mostra che John ha imparato dai propro errori e che davvero non la vuole far soffrire.
Aspetto con gioia il prossimo capitolo, sapere che sarà dal punto di vista di John mi fa venire gli occhi a cuoricino <3
Ciao alla prossima.
Elena. |