Recensioni per
Misurare la vita
di drisinil

Questa storia ha ottenuto 3 recensioni.
Positive : 3
Neutre o critiche: 0


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Recensore Junior
10/04/24, ore 09:38

L’ho riletta, mi sono emozionata come la prima volta e mi sono chiesta come sia possibile che fino ad ora non abbia nemmeno lasciato un commento a questo splendore (ma sul serio è la prima cosa che hai scritto su AoT?!). 
Erwin e Levi prendono vita con un'urgenza feroce e la tensione fra i due mi è sembrata simile a quella del primo capitolo di "Brevemente risplendiamo sulla terra", ma più malinconica (anche se in realtà è il contrario, visto che questa la precede).
Rileggendo ho notato una cosa che all'inizio mi era sfuggita: scrivi che Levi è fedele all'uomo, non alla divisa, e "quasi" gli viene da fare il saluto a Erwin, ma solo "quasi", e questo dettaglio così piccolo lo caratterizza con la stessa precisione con cui lui maneggia le lame e tu le parole. A tenerlo lì, insomma, sembra che non sia un ideale astratto, ma la fascinazione subdola e invincibile per chi quell'ideale ce l'ha o in un certo senso lo incarna.

Il disincanto di Levi emerge anche da qui, insieme alla compassione e al rammarico: "Ma non sai più come si fa a parlargli, senza continuare a inciampare con gli occhi nella mancanza di quel braccio, nella fine meschina che fa l’epica quando la battaglia finisce." Levi non crede nell'epica, eppure non può fare a meno di credere in Erwin e amarlo. Mi piace come hai reso il suo senso di colpa per non essere stato lì e il modo ossessivo in cui Levi misura tutto disprezzando e desiderando sacrificare se stesso, come se ciò potesse rimettere a posto le cose e come se Erwin fosse disposto a lasciarglielo fare.
Altrettanto caratterizzante mi è sembrato quel "Fanculo. Signore." con cui zittisce Erwin: c'è tutta la sua goffaggine emotiva in questo umorismo caustico e involontario in risposta a quello più posato e consapevole di Erwin. L'ho adorato! D'altronde adoro l’umorismo di "Walls save the Queen", quindi come potevo non apprezzare questo?
Non so se le mie impressioni corrispondono a quello che tu volevi trasmettere (potrei essermi lasciata un pochino trascinare!). In ogni caso questa storia è come il vino buono! L’hai scritta senza ancora sapere alcune cose e, guarda caso, ci si inserisce perfettamente.
Alla prossima! ☺️
(Recensione modificata il 10/04/2024 - 09:38 am)

Recensore Veterano
23/01/23, ore 09:11

…E con questa ti ho dato il mio cuore. Definitivamente.
Mi commuove trovare fanwriter talentuosi come te, il lavoro che c’è dietro una fanfiction è insidioso e complesso, almeno per chi lo fa bene come te, detto da una lettrice scrupolosa (snob) come me.
Quando ho visto che avevi pubblicato anche su di loro - i miei amatisssssimi 😻❤️- ho avuto un cedimento: il mio pensiero è stato: “se mi fa piangere quando scrive di due pischelli sedicenni che vivono per la pallavolo, non voglio pensare alle bacinelle di lacrime che riempirò stavolta”. E infatti. ❤️‍🩹

Entrando nel vivo, ho amato la narrazione ossessiva del prendere le misure di tutte le cose. Non lo avevo mai immaginato in questo modo Levi, perché… 🤐Mmmmm… bocca mia taci, vorrei dirti alcune cose ma ho paura di spoilerare… diciamo che lo facevo più istintivo, invece mi è piaciuto tantissimo immaginarlo a trovare conforto nell’improbabile calore immobile e assoluto dei numeri. Lo vedo come un suo piccolo segreto, quasi un tic, contare le distanze per rimanere concentrato su quello che succede senza farsi sopraffare dall’ineffabilità del caso.
E non ha nemmeno provato a misurare a quale distanza fosse in quel momento, quando Erwin offre un arto, oltre che il suo cuore e la sua vita privata, alla causa dell’umanità (anche qui mi trattengo per evitare spoiler). Perché quella distanza Levi la paga in chilometri di sensi di colpa, quintali di cuore pesante.
E qui sei stata bravissima a mantenere quella tensione che caratterizza il loro rapporto, quello che ogni erurista SA di aver visto: dentro queste due frasi, si intravede appena la punta dell’iceberg: “Anche in ottica brutalmente personale, meglio il mio che il tuo.” E: “Sa tutto, anche quello che non dovrebbe sapere e quello che non sa lo intuisce con disturbante precisione. Ed è capace di usarlo quando non te l’aspetti. Anche contro di te, anche contro di sé.”
Ed ecco Erwin Smith, signori e signore (quanto lo amo quest’uomo. Piango da sola, che personaggio stupendo… ma, di nuovo, bocca mia: taci!🤐).
Come al solito vorrei citarti tutto quello che hai scritto, nel famoso file nella mia testa, (quello relativo alle cose indescrivibili e bellissime descritte magnificamente di cui già ti avevo accennato) c’è ormai una sezione speciale dedicata a te 🤣, sappilo!
Mannaggia vorrei scriverti un sacco di cose ma ho una paura terribile di spoilerare quindi finisco qui questo ammasso sconclusionato di pensieri, ma sappi che ho amato ogni parola e ci ho messo un secolo per scrivere una recensione che non parla di niente… che vergogna… 😅 ma ci tenevo a farti sapere che l’ho amata!
Non vedo l’ora che tu ti metta in paro con aot e che scriva altre storie Eruri ❤️!

Sei bravissima, come sempre grazie per aver condiviso!
A presto,
G
(Recensione modificata il 23/01/2023 - 09:23 am)

Recensore Master
03/01/23, ore 21:44

Un prompt sviluppato bene, ho apprezzato i pensieri lucidi e strazianti di Levi, non ci sono fronzoli, tutta la sua vita è letteralmente appeso a un filo (o due) e bel giro di pochi attimi deve calcolare come attaccare, come muoversi, come sopravvivere in pochi secondi, mandare a colpo il segno senza margine di errore, perché sbagliare vuol dire morire o non tornare a casa intero.
Il modo in cui si sente responsabile della perdita del braccio di Erwin, della sua assenza perché in quel momento non c'era, non era lì con lui a servirlo e combattere per lui, offrendo - sacrificando - il suo cuore, in tutti i sensi possibili.
Penso che sarà molto interessante seguire il tuo lavoro anche su questo fandom 🧡