Eccomi qui a inchinarmi devotamente davanti al tuo genio anche stavolta.
Questi due personaggi insieme sinceramente mai e poi mai sarei riuscita a metterli anche solo seduti vicini, credo tra le altre cose che non si siano mai rivolti la parola, a pensarci bene.
Ecco, tu sei riuscita a creare una storia credibile, avvincente, miracolosamente IC… come diamine ci riesci?!
Io ad Azumane voglio tanto bene (come a tutto il Karasuno, of course) ma lui mi fa una tenerezza infinita perché è “un’anima fragile come carta velina nascosta dentro il ridicolo errore di quel corpo grosso e potente”: non avrei potuto descriverlo meglio. E il fatto che Tsukki lo disprezzi per questo mi ha dato un fastidio tremendo… come già ti ho scritto, Kei è quello che capisco meno e quindi ammetto che lo avrei strangolato per quel disprezzo… quando poi ho capito che era solo un modo per difendersi, perché in realtà quell’odio era rivolto contro se stesso in un gioco di specchi riflessi… beh, mi sono sciolta di tenerezza! Un bacio disperato per entrambi - per Kei alla ricerca di un altro, per Asahi alla scoperta di un’emozione - era l’unico possibile epilogo di questo incontro di solitudini. Come al solito mi hai portata per mano in un viaggio di parole belle ed emozioni ancora più belle. Grazie ❤️

P.S. “Kageyama è demisessuale, scoperebbe con la palla se potesse. Hinata quando capirà a cosa serve quello che ha nelle mutande si farà allegramente mezzo mondo. Gli altri della squadra sono lercioni ordinari che vanno in tilt davanti a un paio di tette.” Ecco, questa vorrei proporla a Prime come sinossi dell’anime di Haikyuu.

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Bello ma piuttosto amaro questo racconto.
Asahi è timido e impacciato, e probabilmente è attratto da Kei, anche se lo nega. Kei, a dispetto di quello che dice, sembra non aver ancora accettato realmente la sua omosessualità; lo dimostra il tono acido, quasi cattivo, con cui parla di sé e degli altri ragazzi.
L'incontro tra i due è fortuito e non del tutto accettato, ma in qualche modo, qualcosa si insinua - specialmente in Kei -, che li unisce per un attimo, prima che tutto scolori nel buio e nel forzato dimenticatoio.
Non può esserci nulla per loro, nonostante siano più simili di quanto possano immaginare.
Come dicevo è bella perché descritta molto bene, ma contemporaneamente è triste proprio per quel velo di disillusione che la pervade.

(Recensione modificata il 08/02/2023 - 02:39 pm)

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Vorrei dire che il pairing mi aveva lasciata perplessa, ma in fondo in questa storia il vero pairing è un altro - era inevitabile - e l'avvicinamento tra Azumane e Tsukki è stato un qualcosa di casuale, dovuto all'insonnia di entrambi, alle insicurezze di Asahi e allo struggersi di Tsuki per il capitano del Nekoma (in questo caso visto di sfuggita, così distante che quasi nemmeno ti viene da chiamarlo Kuroo, perché in fondo è e rimane il capitano del Nekoma, i cui sguardi arrivano diretti allo stomaco di Tsukki, mandandolo in subbuglio, ma lì si ferma il tutto... o no? Chissà, per ma il momento sì). E po' c'è Asahi, che vede un suo kohai combattuto, triste, con un occhio malinconico verso quella stanza dove è stato intrappolato il sole e lui rimane lì a osservare la Luna (in ambo i casi), si avvicina e cerca di infondergli un po' di fiducia e serenità con un abbraccio non richiesto. Mi è piaciuto il commento sul corpo inadatto al carattere di Azumane perché spesso viene detto nel manga, ma con queste tue parole viene particolarmente evidenziato il contrasto. Azumane è un po' sopraffatto dalla vita, dal suo essere diverso, inadatto a come appare, così diverso da quello che è, e po' c'è Tsukki che sa esattamente ciò che è e che desidera, molto più dell'altro. Si perdono entrambi in un contatto che non sono riuscita a percepire come giusto perché entrambi hanno cercato una consolazione in qualcosa che non sarà mai abbastanza.
«Volevo solo sapere cosa si prova» questa considerazione mi ha letteralmente stretto cuore, stomaco e cervello 💔
Azumane lo sa, lo fa presente a Kei che Kuroo non è con una ragazza, che magari un giorno avrà una possibilità. Per il momento però possono solo accontentarsi di qualcosa che non è quello che vogliono, ma hanno almeno potuto provare a sentire qualcosa. La panoramica di Tsukki sui compagni di squadra è stupendo, e palesemente OTP, visto che è oramai canon quanto Hinata possa averci dato dentro in Brasile. Mi ha fatto ridere molto vedere questo Tsukki così fedele a se stesso e al tempo stesso mi ha lasciato molta malinconia addosso (ma quella bella che ti rimane dopo che hai letto qualcosa di bello).
Vabbé, tanto alla fine Kuroo sarà tuo, c'è poco da fare. E' impossibile non citarlo, non appaiarli. Pensandoci davvero, posso figurarmi Kuroo con qualcuno che non sia Tsukki, ma non riesco pensare a Tsukki con qualcuno che non sia Kuroo (se non ricordo male ne avevamo parlato in una recensione a un capitolo di TnH...)
Bella, come sempre, non deludi <3
Grazie per questa inaspettata e originale perla con quel tocco di angst Kurotsuki magistrale <3

(Recensione modificata il 06/02/2023 - 12:31 pm)

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Lascio anche qui il mio commento super positivo. Ti rinnovo i miei complimenti, la storia è scritta benissimo, c'è poco da dire. Questi due ragazzi che sembrano così diversi hanno invece dei punti in comune mentre si ritrovano nel buio della notte su quel tetto. Chissà se sono rimasti solo loro due ancora in piedi o c'è qualche anima in pena che non riesce a prender sonno. Mi ha sorpreso il bacio di Asahi: lui così timido che prende l'iniziativa.. Ma come dargli torto: Tsukishima è così bello 😍😍😍 Mi è piaciuto molto il passaggio sull'asso: Tsukishima sa benissimo ciò che vuole mentre Lui ancora deve imparare a conoscere se stesso. E comunque la Kuroo Tsukki ce l'hai rifilata lo stesso 😂😂😂 Sto scherzando, ovviamente! Lo sai che la Kuroo Tsukki piace pure a me.

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