Anche in questo caso, tutto impeccabile e sorprendentemente... puro. Semplice, anche in questo caso, ma di un semplice che non scade nel banale, piuttosto che eleva e migliora quanto esposto. Che permette di immedesimarsi nel punto di vista di Draco, delle sue debolezze, del suo modo di fare sbruffone per riuscire a ottemperare alla mancanza di supporto emotivo da parte dei genitori, che lo ha reso così arrogante e pieno di sé e, al contempo, debole.

Complimenti: non può che essere positiva la mia recensione. Anche in questo caso, mi è piaciuta.

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Evivva! Di nuovo il tuo Draco!
Qui è proprio un bambino, smanioso di essere guardato e considerato da quel padre inarrivabile che tanto si aspetta da lui.
Ed è un bambino intelligente, così tanto da saper eseguire un incantesimo di solito compiuto da persone più grandi. 
Se lo avesse fatto Harry scommetto che sarebbe stato ammirato e lodato da tutti, valanghe di punti e dolcetti come premio.
Draco invece viene ignorato e il suo impegno vanificato, Harry gli ruba la scena e l'attenzione e la gloria.
Fino a quel momento Draco era il piccolo campioncino di Serpeverde, aveva almeno in parte l'affetto e l'attenzione tanto bramate.
 

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Aww ma che tenerezza questo Draco! Trovo che nella tua storia tu abbia bilanciato benissimo l'arroganza di Draco con il suo, tormentato, mondo interiore. Alla fine lui si trova da solo a fronteggiare un mondo di aspettative che gli altri hanno su di lui, una serie di etichette che gli vengono messe addosso sin da piccolo. E, povero, proprio quando riesce in un'impresa che ad un Grifondoro sarebbe valsa almeno cinquanta punti e un bacino sulla fronte, ecco che il bambino prodigio, quello che avrebbe voluto come amico, se ne esce con un'abilità più che rara. Trovo anche particolarmente centrato questo aspetto un po' forse infantile di Draco, ma assolutamente nel personaggio: il suo desiderio spasmodico di farsi dire bravo da suo padre. Io nella mia mente non vedo Lucius come un padre abusivo, quanto piuttosto severo e sicuramente incapace di dimostrare affetto, forse è per questo che trovo più dolce che amara questa storia. In ogni caso, mi è piaciuta davvero molto! Alla prossima!

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@@ e poi dicono che io non ho un cuore. MENZOGNE, sono una persona dal cuore di panna, anche se sono Oscurissima! Bellissima questa OS, un Missing moment che può adattaresi benissimo sia al mondo della Rowling, sia al mondo che hai costruito tu, come sequel. Un'introspezione vera e verosimile di un Draco ancora bambino, perfettamente Ic nel modo in cui si muove nel Pottenverse ma con la stessa introspezione tipica del tuo Draco. Ed è porprio perché segui il flusso del suoi pensieri che possiamo ben ben empatizzare con lui, con quello che vive, col rapporto col suo papà [ odio Lucius ma vederlo con gli occhi di Draco, all'età di Draco, mi ha davvero commossa]. 
Mi piace che Draco si sia sentito importante, il campione della casa Serpeverde e lui, l'antagonista di Potter per eccellenza vuole davvero sentirti importante e sopraffare quel  ''nemico'' che si è scelto, anzi, che gli è capitato, E harry è il nemico non perché prescelto, non perché popolare, ma semplicemente perché ha rifiutato di tendergli la mano (e già da qui, Drarry a gogo). Però il pensiero di Draco è tutto per il suo papà e da qui si legge il ragazzino che è, il desiderio di accettazione, di essere amato, eloggiato
Mi ha fatto molta tenerezza
bravissima, come sempre

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