"È successo che tu mi hai ucciso, Coraline. E io non riesco a perdonarti."
Mi sono sempre chiesta come Mick avesse, nel corso degli anni, maturato la convinzione di doversi allontanare da sua moglie, arrivando a decidere di ucciderla quando si trova a dover salvare Beth, dal destino che Coraline (ancora una volta, arbitrariamente!) avrebbe voluto per tutti loro. Ebbene le parole che gli fai dire sono talmente cristalline nel loro significato, da non aver bisogno di alcun commento. Non accettando se stesso, non poteva permettere che lei, condannasse un altro essere umano ad un atroce destino.
Il suo dolore, la sua lacerante sofferenza per una vita che ripudia e che non ha scelto consapevolmente, fanno erigere un muro invalicabile tra lui e la moglie, tanto da fargli decidere di cambiare vita, per distogliersi dall'influsso malsano di lei.
Come non comprenderlo: avere davanti l'Eternità e doverla condividere con chi lo ha ingannato in un modo così subdolo, è terribile da accettare. E Mick odiando quello che è diventato, non ce la fa a superare lo shock e soprattutto, non ce la fa a perdonarla.
Questo lo spinge ad interrogarsi su cosa voglia fare del tempo che ha a disposizione, arrivando alla decisione di aiutare gli altri per riscattarsi, per rimediare, utilizzando i poteri speciali che si trova a possedere suo malgrado. E questo impulso sarà la sua Catarsi!
Hai descritto in modo veramente espressivo e vivido, l'ascesa di Mick verso il destino che lo aspetta, aiutato anche dal suo migliore amico Josef (assai saggio devo dire!) e la definitiva scelta di abbandonare Coraline, per non esserne più ferito e perché ha capito di potercela fare con le proprie forze.
Ed il Fato ripagherà più avanti con l'amore puro che tanto desidera, questo sfortunato vampiro che si sente un reietto ed invece ha conservato intatto, quello che maggiormente caratterizza un essere umano: l'anima! E la sua è davvero altruista, generosa e coraggiosa!
Grazie per questa storia nella quale hai indagato in modo così efficace la psicologia di Mick.
Alla prossima.
Ciao.
Z.
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