Un miscuglio, molto interessante, esuberante, esplosivo di emozioni; di allusioni (a volte incomprensibili per il lettore, come "Marea dell'Est"), di generi letterari (fra preghiera e poesia).
Miscuglio di lingue. Mi è piaciuta l'inserzione di versi in inglese, a cui viene data la stura da reminescenze forse tratte dal mondo musicale ("I’ll never be alone", "When I was young").
Miscuglio di fedi: ci trovo un radicato Cristianesimo, col ripetuto appello "Gesù mio", con un solido senso di autocritica, mescolato però da suggestioni orientali ("Luce e Tenebra sacre"). Così che la persona a cui ci si rivolge passa con disinvoltura da seconda singolare a seconda plurale.
Mi è piaciuta l'empatia e la foga dei "versi", sempre in bilico fra tanto e troppo.
Un abbraccio. |