Recensioni per
Accartocciati
di Rosmary

Questa storia ha ottenuto 9 recensioni.
Positive : 9
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
10/05/23, ore 20:13

Allora, io la penna l'avevo cannata, ma le riflessioni valgono uguali... Inoltre a voi due vi ho proprio invertite e ho avuto il dubbio fino alla fine, ci tengo a ricordarlo!!!
Copio il commento:

Accartocciati
Penna presunta: Maqri
Commento: Pg: Sirius/Remus. Vibes: strazianti ma c'è una sorta di sollievo alla fine. Commento: Prima di passare al commento sullo stile, Rosmary mi perdonerà, devo fartene uno personale: ti odio. Ti odio per avermi fatto amare una Wolfstar. Detto questo, cominciamo… Lo stile è particolare e molto curato, con una suddivisione in paragrafi precisa, un uso eccelso dei corsivi e dei trattini… Nei dialoghi non è mai esplicito chi parla ma si capisce subito. È una storia pensata e costruita con maestria. Il lessico è leggermente più alto del normale e crei immagini meravigliose, come questa: "i minuti s’inseguivano affannosi e nulla frantumava l’equilibrio retto da spilli" e ammetto che è stato questo a portarmi verso il tuo nome, perché nella storia "campione" il registro usato era molto alto. È comunque un lessico e uno stile simile a quello di MaryBlack, ma siccome delle sue storie ne leggo a iosa e so quali sono i pg e le coppie che predilige, mi è stato facile distinguere fra voi due… O meglio, escludere la sua penna. Anche se sono curiosa di capire quanti verranno tratti in inganno dai dialoghi a sinistra, che aveva usato MaryBlack… … … Ora che ci penso, anche Rosmary. Damn it. Ecco, le vostre due penne presunte possono essere quasi intercambiabili per me, ho assegnato le due in base a questa impercettibile differenza di lessico, ma se ho sbagliato pace amen.

Recensore Master
10/05/23, ore 17:58

Ciao, cara!
Passo a lasciarti il commento alla seconda fase di Riflessioni sulla scrittura, visto che sei una delle poche che ho indovinato! è_é
Sicuramente questa è la storia che mi ha dato più da pensare, ed è anche la mia preferita. Penso che l’autrice sia Rosmary, anche se la coppia non mi sembra di suo gusto (ma non ricordo se non ne ha mai scritto o se proprio non trova l’abbinamento azzeccato, il che mi ha fatto arrovellare per giorni). Tuttavia, non penso di sbagliare, perché ci sono molti elementi che trovo siano caratteristici del suo stile.
Innanzitutto, voglio citare me stessa nel commento alla storia dell’autrice della prima fase: “Ho apprezzato particolarmente anche la scelta di lasciare la narrazione più discorsiva degli eventi sulla sinistra e di relegare i dialoghi a destra, marcati ancora di più dalla scelta di scriverli in corsivo”. La situazione descritta si applica perfettamente anche a questa storia, dove i dialoghi sono tutti a destra e in corsivo, e a cui spetta il compito di delineare il rapporto tra i personaggi e il loro passato. Un altro aspetto che mi ha fatto pensare a lei sono state le parti dopo il trattino lungo: alcune senza punteggiatura (“Silenzio solo silenzio”), quasi tutte in corsivo, e tutte che racchiudono un sottotesto, un sottinteso, un’allusione.
Inoltre, molte espressioni mi sono sembrate familiari e mi hanno fatto pensare all’autrice in questione: “i minuti s’inseguivano affannosi” (a questo proposito anche l’elisione è un segno caratteristico della sua penna), “l’equilibrio fatto di niente”, “pretendere il suo sguardo cupo” (questa espressione in particolare sono sicura di averla già letta nella sua long o in qualche missing moments!).
Ultimo, ma non meno importante: la tilde (“~”) per separare il finale, posto al centro, in posizione diversa e più rilevante rispetto al resto della narrazione. Tratto già visto nell’autrice in questione.
Per quanto riguarda le tematiche, come già detto, non ricordo se la coppia in questione sia di suo gusto, ma le caratterizzazioni mi sono sembrate magistrali e congeniali a lei e alla sua visione dei personaggi, oltre che estremamente IC.
A presto!

Un bacio,
Mary

Recensore Master
24/04/23, ore 18:27

Ciao! ♥

ormai lo sai già, ma non ho avuto proprio alcun dubbio quando si è trattato di indovinare questa storia. Sarà che negli ultimi anni ho avuto modo di leggere molto di tuo, entrando in "confidenza" col tuo modo di scrivere, con la voce che sai dare ai tuoi personaggi, ma anche perché credo tu abbia uno stile già ben strutturato e maturo, che ti permette di dare un'impronta tua ben definita ai tuoi scritti, per cui non ho avuto alcun dubbio nell'assegnarti la storia.

 La prima cosa che mi ha fatto pensare a te è stato sicuramente il titolo: più volte mi sono imbattuta in tue storie che utilizzano per titolo un’unica parola (spesso proprio un aggettivo!) che sintetizza la tua visione dei personaggi, per cui già da qui la storia mi urlava il tuo nome. Senza contare che “accartocciati” è un termine che trovo in linea con il lessico che generalmente usi, è proprio una parola che mi viene da associare a te, al tuo registro e al tipo di "sfumature" che usi per dipingere i personaggi, ma soprattutto la loro introspezione, che questi aggettivi, sempre ben studiati, sanno subito rendere con precisione. A dire il verto tutto il registro linguistico scelto e a il vocabolario  (inghiottire, supplica muta, incattivire, bile, sussulto) sono qualcosa che a istinto associo a te, specie se usati in modo sempre corretto: sono ovviamente parole che mi capita di leggere altrove, ma usate con la tua stessa naturalezza è difficile. In secondo luogo anche l’utilizzo della punteggiatura, e specialmente delle lineette, mi ha portato a pensare a te con la tendenza a spezzare le frasi e porre in evidenza una serie scelta di parole che riassume il contenuto del paragrafo tramite immagini o sensazioni. Anche l’allineamento dei dialoghi a destra, a intervallare il testo con piccole scene di sole battute, è un tratto ricorrente nella tua scrittura.
Infine, anche se forse non sono una tua coppia (anzi!), l’ultima cosa che mi ha fatto pensare a te è stata in parte la visione del legame tra i due personaggi. Ricordo nostre riflessioni sul legame che unisce i Malandrini, e come tu abbia sempre posto molte domande su chi tenesse davvero insieme quell'amicizia, se non fossero più amici di James che tra di loro, cosa che qui è ben indagata. Questo insieme alla tua difficoltà a vedere qualcosa di romantico tra Remus e Sirius, che anche qui di romantico hanno poco: i sentimenti di questa storia non sono sentimenti leggeri, facili, ci sono rancori, risentimenti, ci sono amori mai corrisposti e che corrisposti non potranno essere mai, personaggi che si chiudono (accartocciano!) in sé stessi  e nei propri errori. 
Ecco, sicuramente non sono una coppia che apprezzi o senti tua, ma trovo che l'approccio a sviscerare questa dinamica sia comunque molto tuo, con personaggi che sbagliano e sbagliano ancora, emozioni scomode. Io credo che tu abbia reso ottima giustizia a quella che è la tua visione del loro legame così burrascoso, e l'essere uscita dalla tua confort zone con loro si sia rivelata l'ennesima perla.

Grazie ancora per aver indetto la challenge e come sempre complimenti: tutto quello che scrivi li merita ♥

Recensore Master
24/04/23, ore 17:03

Ciao!
Sai che non ho mai avuto grossi dubbi sull’identità della penna anonima di questa storia, nonostante la coppia inusuale per te – si può dire che la ship sia passata in secondo piano rispetto alle peculiarità stilistiche, e secondo me puoi intenderlo come un complimento.
C’è molta complessità in questa dinamica di coppia, e forse rispecchia proprio il fatto che non immagini di solito Sirius e Remus insieme in un modo semplice e naturale. (Poco male, insomma, è sempre bello leggere angst!)
Tornando alla challenge, vorrei riportare anche qui le mie riflessioni sulla storia già pubblicate sul forum:

Accartocciati
Penna presunta: Rosmary
Commento:
La flashfic è strutturata in diverse sequenze narrative alternate a brevi sequenze dialogiche allineate a destra e in corsivo, replicando la struttura della storia presentata da Rosmary per la seconda fase della challenge e di altre sue storie. Nei dialoghi si rileva un identico utilizzo della punteggiatura, con particolare riferimento alle virgolette alte, e una preferenza per le battute isolate. Analoga disposizione ha anche l’ultimo breve paragrafo, in corsivo e centrato, con un singolo simbolo come separatore; in “Intorno ai vuoti” Rosmary utilizza l’asterisco a questo scopo, ma la tilde è impiegata dalla stessa autrice in altre sue storie.
Con riferimento al titolo, Rosmary non è nuova a scegliere titoli di una sola parola, rappresentata da un participio passato con funzione di aggettivo riferito ai protagonisti del racconto.
Un tratto proprio dell’autrice è anche il ricorrere a brevi espressioni senza punteggiatura – virgole, nello specifico – per precisi intenti ritmici: “silenzio solo silenzio” in questa flashfic come i ricorrenti elenchi di aggettivi in quella della fase precedente.
Associo all’autrice anche l’utilizzo del corsivo per identificare nella narrazione i pensieri dei personaggi senza altri segni di punteggiatura, cito per esempio “Chiedimi perché era la supplica muta di entrambi”.
Ricorre nelle storie di Rosmary anche l’uso di elisioni che suonano meno colloquiali, coerentemente con il tono generale (“s’era lasciato”, “s’erano vomitati” sono alcuni esempi da questo testo).

Grazie ancora per aver organizzato questa challenge così stimolante!
Un abbraccio!

Recensore Master
22/04/23, ore 18:05

Ciao Rosmary, passo a lasciarti il commento come recensione e ringraziarti ancora una volta per questa iniziativa! Sono felice di averti indovinata, devo dire che il tuo stile è molto personale e si riconosce.

Un abbraccio,
Sev

Penna presunta: Rosmary
Commento: credo che l’uso degli incisi con il trattino, alcune scelte lessicali, il titolo stesso che è sempre molto evocativo e i dialoghi allineati a destra, pochi ed evocativi, urlino “Rosmary!” da tutti gli angoli. Spero di non sbagliarmi, ma credo che sia proprio il suo stile.

Recensore Master
22/04/23, ore 15:52

Ciao!
Finalmente riesco a passare da questa storia, che mi ha incuriosito moltissimo da quando ho visto il link, perché so a grandi linee quello che pensi della coppia e dei personaggi, ed ero quindi molto curiosa di sapere come avresti affrontato tutto.
Ammetto che, quando non ho fatto in tempo ad iscrivermi alla challenge, la mia idea era stata quella di leggere comunque le storie anonime e provare comunque ad associarle almeno agli autori che conosco meglio, ma alla fine non ho fatto in tempo neanche a fare quello XD
Mi piace però pensare che, a prescindere dalla coppia inusuale per te, avrei probabilmente associato questa storia a te, perché il modo di raccontare i personaggi, il loro percorso e la loro evoluzione attraverso istanti brevi ed estremamente significativi accompagnati da questi dialoghi che servono proprio a costruire la scena e a dare profondità a ciò che viene narrato è inconfondibile.
Insomma, questa storia mi è piaciuta tantissimo, perché credo che tu abbia saputo cogliere benissimo tutte le difficoltà che rendono il rapporto di Remus e Sirius qualcosa pieno di insidie, di silenzi, di cose non dette e di rancori e rimorsi che covano per anni, andando a rendere tutto estremamente complesso. Qualcosa che credo sia vero per quanto riguarda la loro amicizia, e lo sarebbe ancora di più ipotizzando che la loro relazione possa aver avuto un differente risvolto.
È bellissimo il modo in cui riesci a far emergere tutta questa complessità, il modo in cui le difficoltà e gli spigoli di una relazione difficile vanno a crescere e a evolvere negli anni, quando loro si comprendono meglio di quanto vorrebbero ma continuano a tacersi verità importanti, fino ad arrivare alla fine a una conclusione che non appiana tutte le questioni rimaste in sospeso, ma li mostra così provati da esistenze terribili da ritrovarsi di nuovo insieme.
Insomma, credo che questo sia il commento più sconclusionato che io ti abbia lasciato, ma spero si capisca quanto questa storia mi sia piaciuta e che, se mai deciderai di scrivere altro su questi personaggi, leggerò super volentieri!
A presto!

Recensore Master
15/04/23, ore 12:35

Ciao!
L'unica cosa che posso dire dopo aver letto questa Flash è che l'ho amata. Non sono un grande fan delle Wolfstar ma anche solo perché semplicemente non sono mai riuscito a scorgere questa grande tensione sessuale tra Sirius e Remua però, se ben contestualizzata, l'accetto più che volentieri e può anche piacermi molto, come in questo caso.
Sirius e Remus sono due uomini spezzati dentro, vittime di ricordi e di sensazioni sensazioni che non possiamo certo definire positive, direi tutt'altro punto; erano grandi amici eppure entrambi sospettavano dell'altro e entrambi avevano, diciamo così, la testa un po' altrove.
C'è tanto di non detto, tante cose che i due si sono covati dentro per anni e che rende questa fic, in mia opinione, molto molto bella!

Recensore Master
15/04/23, ore 08:52

io ho troppe cose da recuperare tue, troppe, ma da qualche parte devo cominciare. Generalmente, lo sai, io sono una slasher, ma la Sirius/Remus non mi ha mai attirato particolarmente (e io schippo praticamente qualunque cosa!) questi due sempre molto indifferenti.
Fino adesso
Maledizione! questi due solo il disagio allo stato puro e sono adorabili, e disagiati, e rotti e complessi
E vado a piangere

Recensore Master
14/04/23, ore 21:41

Ciao, Ros 💙
Riporto (adattando un po') il commento della challenge, aggiungendo poi qualcosina che non ha a che vedere con lo stile. Questa flash è l’unica per cui possa davvero dire di essermi convinta dalla prima lettura.
Ti ho pensata già solo leggendo il titolo: un aggettivo maschile plurale, solo, che racchiude un tratto caratterizzante dei tuoi protagonisti. Leggere il testo non ha fatto che confermare il sospetto (nonostante la coppia!).
Un indizio si trova già nella struttura, con paragrafi alternati a dialoghi tra i due protagonisti (solo battute, senza contorno) e il paragrafo conclusivo centrato e separato dal resto anche con un segno grafico. Ma a dirmi ‘Rosmary’ è stata ogni parola; posso dire di averti letta molto, e varie espressioni mi hanno dato un senso di familiarità che ora cercherò di razionalizzare.
La frase iniziale, “Silenzio solo silenzio”, presenta un asindeto, figura retorica che non trovo spesso in altre autrici. Anche gli incisi (con lineetta) che vanno a specificare un elemento della frase precedente, spesso in corsivo, mi portano all’autrice. Più in piccolo, posso menzionare l’elisione del riflessivo in “s’erano”.
Anche la caratterizzazione dei personaggi, che paradossalmente hai scelto apposta per provare a depistare (o comunque a non farti riconoscere subito), mi ha fatta pensare a te, con il loro rapporto problematico. Stanno insieme ma Sirius guarda da un'altra parte, si dicono di non amarsi; il canon ci dice che Sirius sospettava Remus, Remus (per quanto ci fossero prove difficili da contestare) non si fa troppi problemi a credere per dodici anni che il suo amico avesse tradito la loro causa. Ho ritrovato tutto questo, qui, elementi che forse non mi aspetterei da una wolfstar generalmente – e quindi anche per i contenuti, oltre che per lo stile (davvero riconoscibile, il che è molto bello!), ti ho riconosciuta.
Guarda che questa flash è bella, e sei molto cattiva a farmelo dire di una storia con quello lì tra i protagonisti! Un abbraccio forte,
Mari