Ciao Vale,
quanto dolore in queste tue nuove righe: dolore immenso di una madre che sta assistendo alla sofferenza del figlio e che non sa darsi pace, forse pensando che sia il castigo meritato per la sua condotta, avendo amato un altro uomo che non è il marito, quel re, a cui il figlio ha chiesto di stargli vicino.
Dolore del conte di Fersen, il quale volendo essere di supporto alla sua amata, ha dovuto obbedire alla richiesta del re di lasciarli da soli in questo momento particolare della loro vita famigliare e dalla quale lui deve essere escluso. Da qui la decisione del conte di tornarsene nella terra natia, pregando affinché il Delfino, la speranza della Francia, possa rimettersi in salute e la sua amata regina possa trovare conforto e smettere di soffrire, in quanto comprende benissimo che non ci sia nulla di più drammatico per una madre che vedere perire un figlio.
Affida pertanto questi suoi ultimi tristi pensieri ad una missiva da recapitare all’unica vera amica, che di tale titolo possa fregiarsi: Oscar. Una lettera intrisa di affetto e di dolore e volta al fatto che lei possa rimanere accanto alla regina, continuando a proteggerla, ora che lui sarà lontano. Contestualmente la ringrazia per l’amicizia dimostrata sia da lei che da André, raccomandandosi di accogliere e contraccambiare pienamente il sentimento dell’uomo con il quale si è accompagnata per tutta la vita, augurando loro la felicità che lui, con la donna di cui è innamorato, mai potrà condividere.
Ha affidato le sue riflessioni ad una lettera proprio perché non avrebbe avuto cuore di affrontare un confronto con Oscar nel quale avrebbe dovuto dare spiegazioni che avrebbero provocato ulteriore dolore ad entrambi.
Mi accingo pertanto alla lettura del prossimo passaggio curiosa di sapere l’esito della missiva, finita nelle mani di Nanny, la quale si premunirà certamente di consegnarla a chi di dovere.
A presto, allora! |
