"Questo ero, una bambola di pezza rovinata che nessuno voleva, che nessuno riusciva ad amare." Prima bisogna imparare ad amare se stessi, il resto viene da sé. Amare se stessi, mettersi davanti a sé stessi è la cosa più difficile che ci sia soprattutto se di mezzo c'è sofferenza.
"Tu questo lo sai amica mia, perché tante, tantissime volte hai ridisegnato i contorni di quei pezzi di me che il grigio aveva inghiottito." Questo brano è bellissimo, puramente emblematico. E' come se ci sia la necessità di avere qualcuno che ricorda alla protagonista di esistere. Tutti noi esistiamo, questa è una realtà.
Scavando a fondo (anche nella tristezza) si trova comunque il nostro nucleo vitale più profondo, creativo, al di fuori del bene e del male, della negatività e della positività che sono solamente stati mentali.
Complimenti davvero, soprattutto se quello che scrivi è vero, alla fine del componimento si trova amicizia autentica e oggigiorno è cosa molto rara, tutti troppo distratti per capire cosa significhi ancora l'amicizia nel mondo liquido moderno.
Complimenti sia per i contenuti che per lo stile di scrittura estremamente introspettivo e psicologico.
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