Recensioni per
Le colpe si scontano vivendo
di summers001

Questa storia ha ottenuto 8 recensioni.
Positive : 8
Neutre o critiche: 0


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Recensore Veterano
26/10/23, ore 15:19

Wow che storia di getto! Speriamo te je vengano in mente altre, solo un appunto la prossima volta non farli morire , falli vivere almeno nelle fanfiction. Alain è sempre un buon amico

Nuovo recensore
06/07/23, ore 22:28

Ho appena finito di leggere questa tua storia e mi ha fatto pensare. Ovviamente è scritta benissimo e vedere le immagini, le scene che metti su carta è facilissimo. Ci fai entrare in questa realtà parallela, in questo "e se" decisamente realistico. Se Oscar non fosse morta, come desiderava, sotto la Bastiglia sarebbe vissuta solo altri 6 mesi e si sarebbe trascinata. Questo trascinarsi si avverte tramite le parole di Alain proprio perchè anche lui si sta trascinando e forse cerca di dare un senso alla vita di Oscar perchè vorrebbe ritrovarlo per sè. E lo fa rimanendo da parte, in una nuova ombra fatta di un altro tipo di dolore, un ombra fatta di morte, di dolore, di aspettative disilluse. Il tuo testo mi ha fatto tanto pensare. Davanti a questo scenario, il più realistico di tutti quelli che la nostra mente piena d'amore per i nostri eroi sogna, Oscar sopravvive ad Andrè per morire. Aspetta la morte e lei ne è a conoscenza e l'aspetta. Parlando di Andrè mette insieme pezzi della vita dell'uomo che ama e che ha vissuto a metà. Lei vive anche nel rimpianto di quell'amore e forse tutto quello che fa è anche un modo per punirsi perchè lei pensa di non meritare di vivere dopo quello che ha fatto ad Andrè. Sto divagando, lo so, ma ho riflettuto tanto leggendo. Ho pensato che il destino che tanto ha imprigionato Andrè accanto alla sua luce abbia concesso a lui il regalo di morire prima di lei perchè lui non sarebbe sopravvisuto all'ennesimo dolore. Lui muore con la consapevolezza che non ha vissuto per niente, muore sapendo che quell'amore era reale da parte di entrambi, muore quando voleva vivere e quando poteva viverlo quell'amore. Vedere lei morire sarebbe stato l'ennesimo colpo perchè lui non può sopportare di vedere morire la donna che ama. Ad Oscar invece guardare in faccia la realtà è servito. Lei secondo me si è sempre nascosta e aspettare la morte senza Andrè le fa capire che ormai quel tempo in cui poteva fare qualcosa è passato, il tempo non torna indietro e che le occasioni perse, una volta perdute, lo sono per sempre. Ti chiedo ancora scusa per essermi dilungata tanto ma il tuo testo è stato un pugno allo stomaco e sentivo di dirti tutto ciò che ho provato. Grazie per averlo scritto.

Recensore Master
06/07/23, ore 09:39

Cara Summers ti ritrovo con piacere con questo brano che tu hai scritto di getto, ma che rimanda al lettore ultimo tutto il pathos vissuto dai vari protagonisti e filtrato attraverso l’occhio e l’animo di Alain, il quale racconta, avendo stabilito un dialogo dapprima vero e reale con André e poi muto e immaginato dopo la sua morte.
Mi è piaciuto questo filo conduttore che riesce a farci percepire tutto ciò che ogni personaggio ha avvertito sulla sua pelle e nel profondo del suo cuore. Quanto dolore, sofferenza, rabbia, frustrazione sono racchiusi in queste righe che ci hai regalato.
Un dopo che avrebbe potuto davvero essere come ce lo hai descritto, allorquando Andrè aveva lasciato sola Oscar, la quale non poteva che ritrovarsi perduta in tutto quel marasma di eventi, senza la sua guida, la sua ombra protettiva, senza il suo uomo a sorreggerla durante il periglioso percorso che si apprestava a fare.
Dolore suo e sofferenza anche per chi avrebbe voluto esserle di aiuto, senza sapere come fare, anche perché lei dal momento della morte di André era morta dentro anche lei e, forse, non ha fatto nulla per cercare di prolungare la sua vita sulla terra che si sarebbe trasformata in una agonia senza fine.
Tanti, tutti coloro che l’hanno amata, si sono prodigati per lei, ma lei ormai si trovava in un altro mondo, forse attendendo solo il momento del ricongiungimento con la sua anima, con André che, da qualche parte, la stava aspettando. Alain ha cercato di scuoterla per darle un appiglio per continuare a vivere e, infatti, i pochi momenti in cui sembra riemergere dall’abisso, o quanto meno ad avere una parvenza di vita, sono quelli in cui gli racconta, al tramonto di giorni sempre uguali, la vita che insieme ad André ha condiviso, composta di tutto un concerto di particolari ed aneddoti che fanno conoscere anche ad Alain chi fosse stato veramente André, il suo amico del quale sperava di poter prendere il posto, nutrendo nei confronti della sua donna un sentimento profondo, e per il quale si sentiva in colpa, ma accorgendosi che mai tra di loro chiunque avrebbe potuto frapporsi. Grazie a questi stralci della sua memoria anche Alain aveva trovato qualcosa per cui vivere, da aspettare e sperare.
E’ stato un percorso lungo e dolente che ha visto spegnersi lentamente Oscar, per effetto della tisi ma, soprattutto, per la mancanza che il suo cuore non riusciva a tollerare di colui che più di tutti contava nella sua vita.
E’ stato un calvario, lungo e penoso per chi vi ha assistito, che si è concluso serenamente e che pone fine, oltre che al dolore di Oscar, anche al colloquio interiore che Alain ha intrattenuto durante tutto questo tempo con André, come se lui gli fosse rimasto costantemente vicino al fine di poter tutelare e proteggere la sua donna tramite lui. Durante questo percorso anche i vuoti che Alain sentiva nel profondo del suo animo avevano preso a colmarsi piano piano.
Complimenti per aver immaginato un “dopo” che non avrebbe potuto essere che drammatico, profondo e doloroso proprio come ce lo hai proposto.
Un caro saluto e buon proseguimento. A risentirci prossimamente!

Nuovo recensore
05/07/23, ore 21:42

Triste, toccante ma bella. E io faccio parte dei fan che pensano che Oscar e André non debbano sopravvivere l'uno all'altra. Una visione alternativa della storia che tutti amiamo...

Recensore Master
05/07/23, ore 13:25

Un prosieguo alternativo molto gradevole e realistico: dopo tutto, Alain era il migliore amico di André dopo Oscar!

Recensore Master
05/07/23, ore 10:55

Cara Summers,
bello e dolentissimo il tuo racconto: questa volta la morte di Oscar è raccontata dalla prospettiva di Alain, e non da quella di André, come nel tuo straziante racconto di debutto. Una prospettiva, quella del soldataccio rude, ma dal cuore d'oro, molto diversa da quella di André, ma la pietas con cui, attraverso gli occhi di due personaggi diversi, racconti questa morte in cui Oscar soccombe alla malattia e non al fuoco dei fucilieri della Bastiglia, è la medesima. Coimplimenti davvero...
Ciao e a presto,
d

Recensore Junior
05/07/23, ore 00:45

Questa storia è scritta bene ed è uno degli scenari che sarebbe potuto accadere ma io personalmente non lo gradisco.Quando si è vissuto in simbiosi con qualcuno sia un genitore, un figlio o un amore e questa persona ti lascia il dolore è insopportabile.
Dopo che lo hai accompagnato e salutato si incomincia a sopravvivere nell’attesa di ritrovare chi ami.
Nel caso di Oscar la pena sicuramente è davvero pesante dovuta ai terribili rimpianti che ha nel suo cuore.Sicuramente l’ha uccisa la tisi ma di certo non solo quella.Ho ripercorso nelle tue parole il suo dolore ed ho ascoltato il suo cuore che restituisce a Cesare quel che è di Cesare anche se ormai non serve più a nulla.
Francesca

Recensore Junior
04/07/23, ore 23:43

Se questo racconto è figlio di un impulso, allora evvivano gli impulsi, anche se possono portare a qualche rudezza e qualche asperità, ma siccome qui è Alain a parlare, quella rudezza ci sta tutta. Eppure, sul finale, con quell'inevitabile trascolorare delle sembianze di Oscar, anche Alain sembra cambiare in modo radicale ed il suo tocco sembra farsi più lieve, quasi delicato fino alla risposta finale che tu scremi fino a renderla nominale. Scarna ed essenziale come diventa Oscar prima di ricongiungersi al suo André.