Recensioni per
Le colpe si scontano vivendo
di summers001
Wow che storia di getto! Speriamo te je vengano in mente altre, solo un appunto la prossima volta non farli morire , falli vivere almeno nelle fanfiction. Alain è sempre un buon amico |
Ho appena finito di leggere questa tua storia e mi ha fatto pensare. Ovviamente è scritta benissimo e vedere le immagini, le scene che metti su carta è facilissimo. Ci fai entrare in questa realtà parallela, in questo "e se" decisamente realistico. Se Oscar non fosse morta, come desiderava, sotto la Bastiglia sarebbe vissuta solo altri 6 mesi e si sarebbe trascinata. Questo trascinarsi si avverte tramite le parole di Alain proprio perchè anche lui si sta trascinando e forse cerca di dare un senso alla vita di Oscar perchè vorrebbe ritrovarlo per sè. E lo fa rimanendo da parte, in una nuova ombra fatta di un altro tipo di dolore, un ombra fatta di morte, di dolore, di aspettative disilluse. Il tuo testo mi ha fatto tanto pensare. Davanti a questo scenario, il più realistico di tutti quelli che la nostra mente piena d'amore per i nostri eroi sogna, Oscar sopravvive ad Andrè per morire. Aspetta la morte e lei ne è a conoscenza e l'aspetta. Parlando di Andrè mette insieme pezzi della vita dell'uomo che ama e che ha vissuto a metà. Lei vive anche nel rimpianto di quell'amore e forse tutto quello che fa è anche un modo per punirsi perchè lei pensa di non meritare di vivere dopo quello che ha fatto ad Andrè. Sto divagando, lo so, ma ho riflettuto tanto leggendo. Ho pensato che il destino che tanto ha imprigionato Andrè accanto alla sua luce abbia concesso a lui il regalo di morire prima di lei perchè lui non sarebbe sopravvisuto all'ennesimo dolore. Lui muore con la consapevolezza che non ha vissuto per niente, muore sapendo che quell'amore era reale da parte di entrambi, muore quando voleva vivere e quando poteva viverlo quell'amore. Vedere lei morire sarebbe stato l'ennesimo colpo perchè lui non può sopportare di vedere morire la donna che ama. Ad Oscar invece guardare in faccia la realtà è servito. Lei secondo me si è sempre nascosta e aspettare la morte senza Andrè le fa capire che ormai quel tempo in cui poteva fare qualcosa è passato, il tempo non torna indietro e che le occasioni perse, una volta perdute, lo sono per sempre. Ti chiedo ancora scusa per essermi dilungata tanto ma il tuo testo è stato un pugno allo stomaco e sentivo di dirti tutto ciò che ho provato. Grazie per averlo scritto. |
Cara Summers ti ritrovo con piacere con questo brano che tu hai scritto di getto, ma che rimanda al lettore ultimo tutto il pathos vissuto dai vari protagonisti e filtrato attraverso l’occhio e l’animo di Alain, il quale racconta, avendo stabilito un dialogo dapprima vero e reale con André e poi muto e immaginato dopo la sua morte. |
Triste, toccante ma bella. E io faccio parte dei fan che pensano che Oscar e André non debbano sopravvivere l'uno all'altra. Una visione alternativa della storia che tutti amiamo... |
Un prosieguo alternativo molto gradevole e realistico: dopo tutto, Alain era il migliore amico di André dopo Oscar! |
Cara Summers, |
Questa storia è scritta bene ed è uno degli scenari che sarebbe potuto accadere ma io personalmente non lo gradisco.Quando si è vissuto in simbiosi con qualcuno sia un genitore, un figlio o un amore e questa persona ti lascia il dolore è insopportabile. |
Se questo racconto è figlio di un impulso, allora evvivano gli impulsi, anche se possono portare a qualche rudezza e qualche asperità, ma siccome qui è Alain a parlare, quella rudezza ci sta tutta. Eppure, sul finale, con quell'inevitabile trascolorare delle sembianze di Oscar, anche Alain sembra cambiare in modo radicale ed il suo tocco sembra farsi più lieve, quasi delicato fino alla risposta finale che tu scremi fino a renderla nominale. Scarna ed essenziale come diventa Oscar prima di ricongiungersi al suo André. |