E l’Oscar per la Miglior sceneggiatura originale va a… Le ultime luci del porto di mistery_koopa

Ho scelto di premiare questa storia perché l’ho trovata completa nei molteplici aspetti che ci si aspetta da una storia (stile, personaggi, titolo, componente emotiva) e sicuramente d’impatto. L’impianto narrativo è ben riuscito, anche nell’organizzazione del testo, che ben rivela un suggestivo collegamento tra la fine di una città e quella di un uomo, entrambi mortali a loro modo. La potenza della scelta narrativa emerge fin dalle prime righe, con valore descrittivo, ma pian piano il focus si restringe più che allargarsi scendendo nell’animo del narratore in prima persona. Riuscita è anche la breve conclusione con la morte di Galileo Galilei. La ‘sceneggiatura’, intesa come costruzione della vicenda e del modo in cui la si racconta, risulta, dunque, davvero azzeccata – a cui si aggiunge una bella profondità introspettiva che pervade tutta la lettura. La precisione e la ricchezza dei dati (inseriti al posto giusto nel corso della narrazione senza farla pesare) sono, infine, un valore aggiunto sempre gradito quando si tratta di un racconto storico.

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Ciao Koopa!
Sono anche io in gara per gli Oscar, così sto approfittando di questo pomeriggio libero per passare a leggere e recensire gli altri concorrenti :)
E' sempre un piacere tornare a leggerti perché so che, in un modo o nell'altro, a fine scrittura avrò scoperto qualcosa di storico che magari ignoravo.
In questo caso, un po' di vita di Galileo, un personaggio di cui troppo spesso a scuola si parla poco, se non quelle quattro righe striminzite sulla chiesa e sui moti...
La tua storia, invece, mi ha fatto conoscere l'uomo prima ancora del genio. Un uomo mortale, come tutti, che negli ultimi giorni della sua vita si affida alla figlia e intanto immagina guerre che non ci sono mai state.
Oltre che alle descrizioni precise e puntuali della città di Pisa, ho adorato il continuo fondersi di Galilei con l'universo e le stelle. Davvero un ottimo lavoro, complimenti!
Ah, in bocca al lupo per gli Oscar della Penna ;)
Nina^^

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Ciao!
Bello spaccato storico di una vita famosa. Efficaci le descrizioni dei luoghi e della sensibilità del progragonista. Mi è piaciuto il continuo riferimento al cielo, in particolare nella frase:
"Nonostante ciò che sta per accadere mi sento calmo, come se esse mi stessero familiarmente accogliendo a casa."
E molto romantica la chiusura finale:
"È il suo modo di accompagnare verso il cielo un’anima che vi ha sempre abitato."

Bel lavoro!

 

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Buongiorno, eccomi qui come promesso.
Innanzitutto ti ringrazio per aver partecipato, mi dispiace davvero tanto che non ci sia potuta essere una classifica, e mi scuso per questo.
Inizio partendo dal titolo che ho apprezzato molto perché nella sua semplicità riesce a richiamare l’atmosfera dell’intera storia.
Bella l’idea di viaggiare nel tempo con un personaggio reale e conosciuto, ammetto che non me lo aspettavo. L’originalità (che avevo inserito tra i punti per le valutazioni) in questa storia sta proprio nell’idea che hai avuto, e non tanto nella fantasia del racconto, però non per questo conta meno.
Leggendo questa storia percepisco l'amore per Pisa, che sia di Galileo Galilei o forse anche tuo, mi fa apprezzare questa città perché riesco a percepirla attraverso gli occhi del racconto.
La morte di Pisa viene descritta in parallelo con la morte di Galileo, il quale è cosciente che rinascerà e sopravviverà, come spera che sopravvivano le sue scoperte in futuro, dopo la sua scomparsa.
Nel complesso è stata davvero una piacevole lettura, con un’idea del tutto inaspettata che mi ha sorpresa in positivo.
Ti faccio i miei sinceri complimenti, anche per il tuo modo di scrivere che cattura l’attenzione e trasporta all’interno del racconto.
A presto!

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Ciao^^
Bentornato.
Che piacere tornare a leggere qualcosa di tuo. Mi mancavano i tuoi scritti.
Quando si pensa a Galileo Galilei prevale sicuramente il suo ruolo storico e scientifico rispetto alla sua figura umana. Per questo è stato bello approfondire la persona dietro allo studioso e allo scienziato.
Nei suoi ultimi momenti di vita troviamo un uomo debole e malato nel fisico, ma non nello spirito. La morte è vista come qualcosa di inevitabile e naturale, quasi dolce. Le idee sopravvivono, ed è questo a donargli conforto.
I ricordi riportano Galileo a un doloroso evento del passato. Da questi pensieri risalta l'amore e l'attaccamento alla città di Pisa.
Significativo il paragone tra la caduta di Pisa e l'imminente morte del protagonista. Nel finale la drammaticità viene sostituita dalla speranza, speranza per il futuro e il progresso.
Le idee rivoluzionarie di Galileo hanno sicuramente cambiato il mondo.
Complimenti, è stato interessante approfondire un personaggio storico sotto una luce diversa.
Alla prossima! :)

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