Ciao, Arianna. Non ti aspettavi che recensissi, eh? Nemmeno io, in realtà. Sono passata per ringraziarti per tutto quello che fai per me (e sappiamo entrambe che parlo anche della vita, visto che siamo amiche), ma anche perché mi sono resa conto, ieri sera, che non avevo recensito tutte le tue poesie, come invece avrei avuto in programma di fare, quindi, per uscire un po' dallo studio della scrittura, dalla scrittura in generale eprendermi una pausa, e dalla lettura di finction, ho pensato:
Sai che c'è? Recensisco qualche poesia di Arianna, che scrive versi bellissimi e mi fa sempre sognare.
E poi mi sono detta che mi avrebbe fatto bene immergermi in una forma artistica diversa, quindi eccomi qui.
La prima cosa che mi ha colpita sono stati quei due versi che dicono solo:
"No."
Sono corti. Due sillabe, decise ma taglienti come la più affilata delle lame.
Hai ragione nella trama a dire che la testa ti dice di fare una cosa e il cuore un'altra. Anch'io non vorrei scrivere di una certa persona, o di certe persone, e non l'ho fatto, e non vorrei nemmeno pensare a loro, ma lo faccio. E sì, ho scritto di loro in passato e avrei voglia di riuscirci anche adesso, ma poi mi domando:
"E se mi facesse più male che bene?"
E questo è quello che mi dice la testa. Il cuore, invece, mi parla così:
"Però, se non scrivessi di loro, avresti meno ricordi, non ti pare? Secondo me sbagli."
E non riesco a trovare un compromesso fra queste due cose.
"Non scriverò di te", verso ripetuto che ha lo stesso titolo della poesia, sembra una decisione presa, pensata, su cui hai riflettuto, ma che alla fine hai preso, forse pensando di stare meglio, che così ti saresti dimenticata di quella persona (non so se ti stavi riferendo a qualcuno o da dove ti sia venuta l'idea per scriverla). Comunque, in realtà di lui o lei hai scrritto, alla fine. Perché il cuore ha prevalso sulla testa. Hanno lottato e, per come la vedo io, ma questa è solo un'interpretazione, ha vinto il cuore che alla fine ti ha detto di farlo. Sai, a volte ha più ragione il nostro cuore che la nostra testa. Dovremmo seguirlo di più. Tutti quanti. E la tua poesia lo insegna.
Mi piace il contrasto fra i lampi e i tuoni e il miele e i fiori, come se con quella persona ci siano state discussioni, litigate, magari anche accese, però pure momenti belli, di dolcezza, come in ogni relazione, che sia d'amore o di amicizia. E' un contrasto meraviglioso.
"forse però così
l'ho fatto un po'...
Ma non scriverò di te,
non lo farò,
perché gelosamente ti custodisco
nella mia mente come un dipinto
ed ogni pensiero è un pennello intinto
nel colore dei tuoi occhi blu."
Eh, infatti, l'hai fatto. E con bellissimi versi pieni di sentimento e di calore, cosa che non è affatto scontata, anzi. E' vero, nella tua mente custodisci quella persona, però allo stesso tempo i ricordi non ti bastano, e quindi hai scritto dei pensieri su di lui "come un pennello intinto" (bellissimo questo verso), e sugli occhi blu... è come se tu volessi dipingere i suoi occhi blu nei tuoi pensieri, con questo pennello immaginario.
E' una poesia straordinaria, Arianna. Diventi sempre più brava. E ricorda quello che dice la scrittrice Abbie Emmons in uno dei suoi video:
"With every word, every sentence you write, you improve",
cioè
"Con ogni parola, con ogni frase che scrivi, migliori."
E tu lo fai di certo! Non vedo l'ora che pubblichi qualcos'altro! Sei bravissima!
Giulia |