Ciao Fuu! 🖤
Inizio col dirti QUANTO fossi felice nel sapere, alla fine, che eri proprio tu la mia mittente. Perché – lo sai – amo follemente il tuo modo di scrivere, la tua bravura nel delineare i personaggi, l’IC, il lessico, la forma, le parole sempre perfette, dalla perfetta consistenza in bocca, dalla perfetta misura sulle forme di cui descrivi. Penso sia una dote rara avere la tua delicatezza e, allo stesso tempo, incisività, il saper essere morbida e porno, languida e romantica, il saper mescolare parolacce e poesia.
Ok? Sono stata convincente con questo incipit serio? Hai creduto che volessi partire proprio così? Ricomincio.
AJAOAIAOAKWNWIAOAA NON CI CREDO!!!!MI HAI SCRITTO UNA KUROTSUKI!!! TU! UNA KUROTSUKI! PER ME! Urlo fino alla luna e ritorno!!!
Ok, mi ricompongo. La prima e la seconda parte di questa recensione le confermo e sottoscrivo. Adesso arrivo a dirti: grazie. È difficile scrivere una storia per qualcun altro ma tu hai davvero scandagliato quello che io provo per questi due insieme, una delle mie OTP più care, e hai creato una storia che è sorpresa e casa, al tempo stesso. Sorpresa perché ho amato la scelta di scrivere una soulmate perché so quanto sia complesso renderla in modo convincente e ho adorato la scelta dell’anagrafo. Ringrazio l’ideatrice e te, per tutto il resto. Anche solo per aver pensato che la prima “frase” di Kuroo a Tsukki potesse essere una promessa di porno, simboli di quella malizia che lo abita, e che per Kei non avevano alcun senso, tanto da convincerlo che per lui non ci sarebbe stato nessuno, nessun filo rosso del destino. Invece il filo rosso è quello di una maglia del Nekoma, sono occhi di gatto randagio. Ho amato come hai descritto Kuroo, i suoi sguardi, il suo sorriso – era lui, perfetto, come l’ho sempre amato e sempre lo amerò. Come perfetta è la scelta di usare per gli occhi di Kei la parola “polverosi”. Meravigliosa. Calzantissima. Commovente quasi. Grazie!!! Lo ridico.
Questa storia è, invece, è casa perché il loro rapporto è esattamente come lo immagino: adoro che la prima fase per Kuroo sia un insulto tatuato intorno al suo ombelico, un insulto a grafia alta e sottile, un mo’ di grande anello di Sauron ahahah con lo stesso occhio felino e di fiamme. Perché Kei è questo, questo è il suo linguaggio, quello che fino a quel momento era abituato ad usare.
Mi è piaciuto tantissimo come la storia si è dipanata, la sorpresa che si porta dietro e ancora più bello è rileggerla sapendo la fine: con la comprensione e il sorriso sulle labbra, che non si spegne mai. E non scusarti per aver messo Hinata nella storia: non è nelle mie grazie ma era perfetto qui. È la perfetta antitesi di Kei, perfetto per descrivere le loro differenze, il negativo uno dell’altro.
Insomma. Ho amato tutto: dalla pelle di luna, agli occhi felini, alla dolcezza e la malizia di Kuroo, l’indolenza di Kei.
E lo ridico: le tue parole, il tuo modo di scrivere mi prendono a schiaffi, mi fanno respirare. Magici, sempre.
Grazie per questo regalo meraviglioso. Credo che questa recensione non renda giustizia a quanto vorrei dirti e quanto vorrei ringraziarti ma spero che si intraveda tra le righe.
Un abbraccio grandissimo 🤍 |