Gentile Autrice, è la prima volta che leggo un tuo lavoro e devo ammettere di essere rimasta completamente conquistata sia dalla tematica scelta, soprattutto poi in questo particolare periodo, sia per il tuo lessico nonché il tuo stile di scrittura, che ho trovato estremamente empatico, poiché l’uso che hai fatto della seconda persona permette di entrare maggiormente in contatto con quanto sta provando il personaggio preso in esame, come se anche il lettore potesse vivere sulla propria pelle tutte le sensazioni e le emozioni contrastanti che la magia della tua penna ha saputo esprimere e veicolare.
Molto intenso anche l’aver dato la possibilità di assaporare una stessa scena dai due punti di vista di questi amati personaggi i quali, sempre, dopo tanti anni, hanno ancora qualcosa da dire, e tu con questa one shot suddivisa equamente fra loro due ce ne hai dato un saggio.
Abbiamo avvertito, dapprima, il dolore di Oscar nel rendersi conto che, pur volendo vivere come un uomo, abbandonando i sentimenti per non soffrire, c’era qualcuno che quegli stessi sentimenti glieli ha fatti provare sulla pelle, manifestando così in pienezza che lei è una donna e sempre lo sarebbe stata. Non importa come sia stata cresciuta, quali insegnamenti le abbiano inculcato, la sua vera essenza è sotto quella divisa che ha vestito per tutta la vita come fosse una corazza, dove lei ha potuto rinchiudersi quasi fosse stata una torre d’avorio: ma non è bastato, poiché chi era da una vita accanto a lei l’ha notata e ci ha costruito intorno la sua vita, amandola in silenzio, rimanendo un’ombra discreta, mezzo passo indietro, ma pur sempre vicino. Un sentimento che, però, in una notte dannata è stato riportato in auge proprio per il suo comportamento distaccato e per le sue decisioni che avevano messo da parte proprio colui che, in fondo, era sempre stato una parte importante di se stessa. Tutto ciò che accade è confusione totale e dolore, non tanto fisico, quanto morale, poiché è stato superato un confine che avrebbe dovuto essere invalicabile. Però lei cerca di comprendere come un sentimento possa svelarsi in una maniera tanto inconsulta: sente la sua pelle dapprima esposta alla vista altrui, ora ricoperta da mano gentile, parole contrite colmano il vuoto che è venuto a crearsi, mentre lentamente torna presente a se stessa. Poi subito dopo la scena cambia orizzonte e la ritroviamo vivere un dolore che la sta lacerando nel profondo: sta perdendo André, mortalmente colpito dal fuoco nemico, sta perdendo la sua stessa ragione di vita, colui che l’aveva spogliata da quella uniforme intrisa di spine che è sempre stata la sua esistenza. Troppo poco il tempo che ha potuto davvero condividere in maniera totale con lui fino a sentirsi una cosa sola, e fino a desiderare di confondersi con lui e in lui. I desideri stanno per prendere il volo come gli uccelli che si librano in quel cielo che ha visto gli scontri della giornata appena conclusasi, durante i quali il suo amato ha perso la vita abbandonandola alla solitudine più cupa e al più profondo dei rimpianti per non aver compreso prima, per non essersi concessi più tempo, per non aver vissuto la vera libertà, quella che solo con lui è riuscita a provare e che lui ha sempre cercato di mostrarle.
Infine possiamo anche assaporare la prospettiva dal punto di vista di André, colui che ha messo sottosopra il mondo chiuso e protetto nel quale Oscar viveva. Lei ha operato delle scelte che non lo contemplavano e lui si è sentito messo da parte, che alla fine significava uscire dalla vita dell’unica persona che per lui contava nella vita, avendo messo tutto se stesso, da sempre, al suo servizio proteggendola come un angelo custode, ma sempre lasciandole libertà di azione nonché di pensiero. Lontano da lei lui non saprebbe sopravvivere, il suo sentimento viene da lontano, da quando erano bambini e poi fanciulli cresciuti sempre insieme, senza pensare al ruolo occupato da ognuno, senza sentire il peso della differenza sociale. Lo stupore di André è che lei non si sia mai accorta di nulla, non abbia visto nei tanti piccoli grandi gesti che quotidianamente compiva che fossero indirizzati a lei. L’alcol che ha ingurgitato gli ha annebbiato i pensieri e cerca di farle comprendere cosa provi per lei, purtroppo in maniera molto maldestra, comprendendo che lei non possa condividere questa brama che sente provenire dal profondo di se stesso ma che contemporaneamente ne fa, ai suoi occhi, un estraneo, un altro individuo che le incute timore, un uomo che non è l’André che conosce. Lui rientra così nei ranghi, capendo di aver esagerato perché la sofferenza di un eventuale distacco era stata troppo grande, ma parimenti la sofferenza che le ha inflitto sarà una colpa da scontare nel tempo a venire, poiché lei è l’unica persona alla quale mai avrebbe voluto fare del male. Non avrebbe dovuto trascendere e continuare a trattenere dentro di sé ciò che da tempo provava e che chiedeva solo di essere ascoltato. Il perdono per questo atto riprovevole diventa un miraggio che lo allontana maggiormente da Oscar. Poi, come per Oscar, viviamo gli ultimi istanti della vita di André, che si accorge che sta andandosene e con il cuore colmo di dolore per dover abbandonare l’amore della sua vita, per il quale tutto avrebbe rischiato e tutto avrebbe dato pur di poterlo vivere, come quella manciata di ore che ancora entrambi possono avvertire sulla pelle, confondendo il profumo dei corpi. Sente su di sé le sue braccia stringerlo, a riprova che voglia trattenerlo con sé, ma la vita sta abbandonando il suo corpo, le lacrime di lei giungono fino a lui e i suoi occhi, così immensi e blu, sono colmi di lacrime angosciate. E’ però grato di averla potuta amare e che lei si sia affidata totalmente a lui; non potrà mantenere l’unica promessa che lei gli ha chiesto, quella di diventare sua moglie, ma in effetti loro lo sono già stati, in quella notte di lucciole che li ha visti unirsi anima e corpo. Nessun rimpianto per lui che è grato alla vita per ogni singolo momento che gli ha concesso accanto ad Oscar.
Non posso che complimentarmi per questo lavoro così intenso e profondo coadiuvato da immagini, che hanno riportato pienamente in vita i due nostri amati personaggi, e da parole che sono perfettamente in linea con i pensieri che sempre hanno animato entrambi.
C’è stata anche molta poesia in questo brano, intarsiando le parole, per riprendere parzialmente il tuo titolo, nonché concetti che inevitabilmente hanno indotto riflessioni anche nel lettore, il quale così non si è limitato a leggere ma si è lasciato coinvolgere e trasportare.
Spero che dopo questa prima incursione in questo fandom tu possa tornare e regalarci altre perle dello stesso calibro.
Ancora complimenti e un caro saluto. |