Recensioni per
Quando ca*o
di Kikkakokkole98

Questa storia ha ottenuto 4 recensioni.
Positive : 4
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
20/07/23, ore 08:51
Cap. 1:

Ciao!
Questa poesia mi ha tirato su il morale, mi ha fatto riflettere, divertire e soprattutto ridere.
Il mio verso preferito è senza dubbio l'ultimo, che riassume lo sforzo che talvolta accompagna l'atto del defecare, soprattutto in soggetti che hanno un rapporto difficile con l'evacuazione.

Complimenti Kikka, a presto!

-Bigin

Recensore Master
20/07/23, ore 07:25
Cap. 1:

Dunque dunque…
Inizio prima con le kakkole (già, perché non fare una poesia sullo scaccolamento? Nasi purgatio? Nasi mundatio? Che idea eh?) e chiudo poi con le kokkole. Tutto sempre e solo IMHO.
I caratteri sono troppo grossi e a forza di scrollare col ditone perdo la pazienza e mi passa la voglia. Non è poi una poesia né in senso classico né in senso futurista. Nel senso… trovo assai più musicale "L'inno del corpo sciolto" di Roberto Benigni (1979). Quello è anche schitarrato, dirai tu, ma solo il testo è un capolavoro.
Troppo lunga, alla fine s'ingarbuglia e s'introverte: troppe domande e troppi "siamo chiamati". Ma su questo chiudo volentieri un occhio: è una poesia di merda!
Che poi, in fondo, la coprolalia è sempre meno stigmatizzata nelle illuminate società moderne, e la coprofagia è addirittura considerata segno di grande raffinatezza tutte le volte che si beve una tazzina di kopi luwak, il caffè defecato dallo zibellino indonesiano. Col mignolino sollevato.

Bene, tiro lo sciacquone e passo alle kokkole. Mi piace il richiamo alla fase anale di Freud: lo dice uno che è malato di fissazione anale ritentiva. Leggo poi qua e là un vago richiamo alla cagata di gruppo: sarebbe un'esperienza indimenticabile. Purtroppo però tutte le volte che provo a lasciare timidamente la porta del bagno aperta arriva la moglie tutt'altro che ispirata, svuota un barattolo di deodorante (che mi tocca ricomprare) e sbatte la porta.
In sintesi, trovo il testo liberatorio, disinibitorio, ironico il giusto, godereccio, piacevolmente erotico (l'immagine della donna nuda "in una posizione a cagnolino" mi fa montare l'uzzolo), all seasons, gradevolmente narcisista (lieve fissazione anale espulsiva, gli opposti si attraggono). Bellissimo il finale, anche se tamarramente messo in mostra dal carattere maiuscolo e grassetto. I doppi sensi sono un'arte raffinata e ricca di soddisfazioni.

Un caro augurio di buona giorn… cagata, adesso che è mattina: Defecatio matutina bona tam quam medicina. Defecatio meridiana neque bona neque sana. Defecatio vespertina ducit hominem ad ruinam" (attribuito alla Scuola Medica Salernitana).

Recensore Master
19/07/23, ore 11:48
Cap. 1:

Un capolavoro assoluto, dovrebbe essere imparato dai bambini delle elementari fino agli anziani di 99,99 anni. Una poesia comica, anzi direi quasi tragicomica, con delle tinte filosofeggianti. Onesto, non ho mai visto nessuno decostruire il senso dell'atto intestinale così bene, e in maniera così originale.

Complimenti, non sto scherzando, mi ha fatto pure riflettere.

Recensore Master
19/07/23, ore 06:20
Cap. 1:

Buongiorno
Un inno al defecare, direi XD
Per la miseria, sempre sul pezzo, tu ! Poesie simpatiche e un po' spensierate.
In fondo però anche questa azione è importante, vitale per noi.