Ciao dolcezza!
In ritardo ma ci sono, perdonami ♥
Inizi il capitolo con il rincasare di Fabian e devo dire che questa semplice azione mi ha passato un senso di inquietudine che comporta ciò che quell’uomo ha dovuto provare nell’entrare in casa. È un’azione che dovrebbe essere spontanea e quasi rilassante, ma qui per tutti i loro problemi si sono ritrovati a rendere “casa” un posto inospitale e poco sano da vivere.
Ho adorato il modo in cui la figlia cerca di scoprire qualcosa, quel modo innocente che un’adolescente ha nell’approcciarsi a una questione spinosa come quella. Mi piace, l’ho adorata perché è umana e un’anima pura che viene a contatto con qualcosa di terribile.
Il passaggio successivo è il confronto temuto da Fabian con la moglie Sophie e anche qui ci ho trovato un’umanità unica e potente. Un uomo che non sa nemmeno lui come sentirsi di fronte a tutto quello, un uomo che si sente messo in secondo piano per via di un altro uomo già morto da tempo.
È un pensiero semplice e giusto quello che fa quando guarda quella fotografia perché penso che molti uomini avrebbero dato di matti nel vedere la propria compagna piangere per l’ex marito in quel modo…
La cosa che più mi ha toccato è il suo discorso sui figli, che è una cosa umana e normale da fare in una situazione del genere, ma qualcosa di egoistico a livelli di una donna ferita e a cui hanno tolto tutto nella vita.
Questa scena mi ha toccato le corde dell’anima ed è sempre bello quando ciò accade in uno scritto perché significa che l’autore è riuscito a coinvolgere il lettore ♥
Passiamo alla parte di Nathan che si ritrova a scontrarsi con la realtà del divorzio, un uomo spezzato ma che non vorrebbe esserlo, che ci prova con tutto se stesso a combattere quel mostro che lo divora dentro ma che non riesce a scacciare.
È un uomo distrutto da ciò che è accaduto e che non vuole capacitarsene, mi si è stretto il cuoricino ♥
Sophie arriva e lo aiuta a cambiare pensiero, a uscire per qualche minuto dalla sua bolla di dolore e nella stessa bolla riesce a smuovere qualcosa, ad aiutare la donna a ricordare alcuni dettagli; diciamo che la loro chiacchierata è stata d’importanza per muovere le indagini e devo dire che sei riuscita a farlo sembrare naturale e spontaneo, non come una macchinazione di un’autrice, ma qualcosa che Sophie ricorda davvero solo in quel momento grazie alle parole di Nathan.
Insomma, l’ho trovato corretto e molto ben fatto questo fatto.
Passiamo ora a questo inizio del matrimonio di Maryam e Karim.
C’è dolcezza, c’è timore, c’è angoscia, c’è salvezza e speranza, tutto ciò in queste poche righe e tutto è mischiato in un mix d’impatto e dolce amato.
Sì, perché si capisce cosa lega i due e che quello non è un amore carnale come quello tra Samuel e la sua fidanzata, no, questo è un amore platonico, qualcosa che non vogliono che scivoli in carnale, qualcosa che rimarrà su un piano meramente sentimentale, un amore assoluto e intoccabile.
Che dire? c’è tutta la delicatezza di cui tu ti “macchi” sempre, non c’è una parola fuori posto che possa portare a contrastare tutto ciò che ho scritto fino a ora, anzi, ogni lettera e ogni sillaba incoraggia la delicatezza e la pesantezza di quel momento con armonia. Complimenti perché non deve essere facile scrivere di una cultura che non è nemmeno la tua e farlo con così tanta passione e dolcezza è invidiabile ♥
Anche il loro breve confronto sa tantissimo di loro due, di come fino a questo momento si sono approcciati l’un l’altro con rispetto e pudore.
Il fatto che lei voglia diventare medico come lui è un tocco in più, qualcosa che mi ha strappato un sorriso perché lei ha preso a esempio l’uomo che le sta salvando la vita, lo fa da sempre, ma finalmente riesce a dirlo ad alta voce. È una scena fortissima e colma di speranza, qualcosa che porta orgoglio anche in Karim oltre che a quella leggera angoscia perché lei è una donna, è incinta a seguito di una violenza e in più non ha una base di studi, ma lei ci crede e quindi lui lo accetta.
Questo significa anche entrare in un matrimonio: trovare compromessi e vedere speranza solo perché l’altra parte ce la vede.
Stupendo.
Che dire… mi era mancata la tua scrittura, i tuoi personaggi, la tua delicatezza nel trascrivere fatti destabilizzanti e momenti belli. Mi eri mancata tu come autrice, quindi sì, in ritardo ma felice di essere riuscita – la lettura mi ha preso tre giorni e perché non ce la faccio io mentalmente, ma il testo rimane scorrevole sia ben chiaro – a passare su questo capitolo ♥
Io lo sai che con i miei tempi arrivo sempre, ma oltre a ciò ci tengo a ricordarti che questa storia – ogni singolo capitolo di essa – vale molto di più di moltissimi libri che si trovano in circolazione, te lo dico perché so cosa sto leggendo.
So che tu dubiti del suo valore e so anche che queste parole non serviranno a risollevare nulla, ma vale tanto a livello umano, a livello di scritto e a livello di unicità ♥
Non c’è nulla di scontato o di superficiale, qui c’è un livello di introspezione molto potente, ogni personaggio ha un proprio cuore e una propria anima che pulsano, non sono piatti e men che meno non sono una versione stropicciata di qualcosa.
Devi essere fiera di ciò che hai creato, di ciò che, parola dopo parola, hai messo insieme ♥
Non smetterò mai di dirtelo, sappilo!
Io non vedo l’ora di riuscire a leggere altro scritto da te e, lo sai benissimo, che io questa storia prima o poi mi piacerebbe tantissimo vederla in formato libro, anzi, penso che sia uno dei miei sogni più importanti ♥
Ciao carissima e per ogni cosa sai dove trovarmi perché anche se ogni tanto posso sembrare distante e fredda, io per te nel mio piccolo ci sono ♥
Ciao ciao! |