Salve,
ho trovato molto profondo questo flusso di coscienza che si può ritrovare nelle anime sensibili (poi, se vuoi, mi spiegherai cosa intendi per anima).

"Nel crepuscolo cinerino di un mondo empio, una solitudine radicata si dipana in un filo invisibile, avvolge il cuore di chicchessia abbia l'anima umiliata. In quest'era imperscrutabile, l’inverno delle pietre si specchia nel ghiaccio dei cuori e le anime si smarriscono nel labirinto perpetuo dello squallore."

Questa rappresentazione di immagini è quella che mi piace di più nel tuo scritto, sei riuscita a rappresentare in pochissime parole una moltitudine di eventi e circostanze.

Dai un senso forte alle maschere che le persone indossano, ribaltando la medaglia e mettendo a nudo, sempre in maniera ermetica, la verità celata.
Questo breve brano sembra tutto fuorché improvvisato, frutto di chi vede molto bene nel suo inconscio e quindi riesce anche ad osservare con lucidità gli atteggiamenti delle persone attorno.

Come riveli anche nelle note, non ti senti particolarmente triste in questo periodo nonostante quello che hai voluto rappresentare nei brani ma la lettura che emerge, e che tocca in molti punti le mie sensazioni e miei sentimenti, è un quadro di un'insoddisfazione diffusa che comunque percepisci. Le cause sono il mancato dialogo con se stessi, una malattia che affligge molte persone e crea una serie di situazioni penose.

Complimenti davvero, non mi capacito ancora del motivo per cui non ti abbia inserito prima tra le mie scrittrici preferite!

A rileggerci e complimenti sinceri