A volte ci dimentichiamo di essere la continuazione di una serie di esistenze, tramandate da vita in vita: questo è tutto il nostro significato.
Ho appena finito di leggere un libro direttamente collegato con il tuo brano e lo voglio condividere proprio qui: "Questo qualcosa ci è estraneo eppure vicinissimo, coincide con noi eppure non è da noi conoscibile, è un centro virtuale di costituzione talmente misteriosa che può esigere tutto: la parentela con gli animali e con gli dei, con i cristalli e con le stelle senza farci meravigliare e senza suscitare la nostra disapprovazione; è perfino salutare ascoltare questa voce." Jung
Nell'introspezione necessitiamo di parlare con noi stessi proprio perché in noi coesistono varie entità che possono venire personificate, deificate, possono essere bambini, presentatori televisivi, personaggi del mondo dei manga e via dicendo. Non mi fanno paura le persone che parlano "da sole", mi fanno paura coloro che non riescono ad avere un dialogo con se stessi.
"E entrambe testarde già da ora. Chissà che fine faremo da vecchie..."
- Conti che a noi si aggiunga anche l'anziana?"
é molto utile parlare con se stessi per poi portare nel mondo le verità apprese. La nostra più intima personalità è capace di sorreggersi da sola. Bel brano, compimenti!
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