Ho sempre immaginato Oscar pensosa che (ri)considera tutto il suo passato ad ogni passaggio importante della sua vita. E quale passaggio più importante di quello in cui si lega, in modo indissolubile, la propria vita a quella di un'altra anima, sentendo che può, anzi, deve essere per sempre?
Non ricordo se ho letto questa storia in anteprima, in una raccolta, altrove, o forse mi sto ingannando leggendo di questa tua versione di Oscar così affine a come la immagino io nella sua interiorità. E mi è piaciuto particolarmente il linguaggio semplice, senza fronzoli, che non indulge ad immagini poetiche che potrebbero rischiare di diventare stucchevoli. Unica e giusta concessione, la menzione dei grandi amori e delle grandi passioni del classicismo greco ed ovviamente ci stanno tutte quelle menzioni, evocando al lettore che le conosce ogni aspetto possibile della passione a suggello di quanto l'amore di Oscar ed André avrebbe potuto essere totalizzante se avesse avuto più tempo.
Credo proprio che delle storie da te scritte, questa sia una delle mie preferite.

Quanta passione.. è triste pensare che invece dopo poco finiranno le loro vite.