A proposito di quel che ti scrivevo precedentemente... avendo visto Seed praticamente, ormai... vent'anni fa? Oh mamma, mi sento vecchissima... ci sono tante cose che non ricordo, ma certi momenti sono impressi a fuoco. Uno di questi è proprio quel confronto così doloroso tra un distrutto Athrun e una disperata Cagalli... passare da what if a scene canon è qualcosa di incredibile, sai? Nel what if comunque, al di là della plausibilità, c'è il campo della fantasia, ma il canon è qualcosa che può essere reso bene soltanto se lo si è compreso a fondo. Ebbene, ricordo che quel confronto mi rimase impresso per i toni con cui Athrun e Cagalli si scontrarono di persona per la prima volta dopo il loro incontro sull'isola. Angoscia, non potevi trovare titolo migliore. Perché sono entrambi angosciati in quel momento. La guerra, i loro ruoli, la scomparsa reale e presunta di compagni di squadra e amici... il dolore di Athrun che traspare dal suo volto e dal modo in cui si chiude in un guscio di inerzia e impotenza... Cagalli, più sanguigna, più forte, nella posizione di potersi far giustizia da sola, invece rivela la sua fragilità: non può premere il grilletto, c'è troppo dolore da elaborare anche per lei e quel ragazzo che le è nemico sarebbe soltanto l'ennesima vittima della guerra ingiusta. Cagalli non riesce, non può e non vuole farsi carnefice perché, in fondo, sa che non sono altro che ragazzi... alle prese con macigni di eredità da portare sulle spalle per sempre. C'è angoscia, c'è disperazione... c'è speranza, alla fine... il momento in cui lei si rende conto di doversi far carico anche della disperazione di lui è il momento in cui gli equilibri cambiano. Oserei dire, in un certo senso, che forse è proprio da quel momento che Cagalli comincia a guardare Athrun con occhi diversi. Ed è lì la tenerezza che si fa strada e il tono stesso cambia... c'è speranza per tutti, nessun dolore dura per sempre. E, come sempre, grazie per le emozioni che ci regali!!

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Una shot del genere è proprio perfetta per un lunedì, brava. 
Hai ripreso una delle scene che, personalmente, trovo più strazianti di tutta la serie perché l'espressione dilaniata di Asuran mi ha sempre messo una tristezza incredibile, benché stessero soffrendo ugualmente entrambi. L'ho apprezzata tanto, però, anche per il momento specifico: di solito le tue storie sono a relazione già avviata e poter leggere una chicca del genere con questi due ancora semi-sconosciuti è stato un cambio super gradevole (toni tesi a parte). Traspare bene l'incertezza del momento unita a quel sesto senso che spinge Cagalli a stargli vicina, senza neppure saperne il perché 😢 sono davvero troppo belli in questo spaccato, e tu ovviamente bravissima a far emergere una delle mille ragioni per cui la AsuCaga è la coppia più amata di SEED (non dico la migliore perché non sarei credibile....). 
Ben vengano le leggerezze, ma per come ti riescono anche le shot malinconiche non posso far altro che dirti di continuare - non che ce ne sia bisogno, me ne tero nei conto.