Buondì!
Ho scorso velocemente le tue fic e questa mi è parsa interessante, anche se ho l'impressione che hai voluto affrontare troppi temi allo stesso tempo, per cui hai cucito insieme vari stralci e risultando un po' approssimativa. La fic è scritta bene e a mio parere non hai sforato troppo col prompt, ma sul piano emotivo decisamente risulta piatta (Five che scoppia così è improbabile, probabilmente avrebbe fatto finta di niente), non comunica molto – e dire che di carne al fuoco ce n'era, tra il disagio di Five, il ricordo del suo rapporto con Kite, la fine burrascosa dello stesso e l'analisi di Tron, ma più che di un lato disturbante del succitato paparino (ricordiamoci che il piccolo psicopatico ha goduto a infliggere volontariamente dolore ai suoi stessi figli, e in un certo senso lo fa ancora) io parlerei di un lato "normale", specie se si prende in considerazione il fatto che Tron possa non riconoscere o non curarsi affatto dell'impatto di un tale argomento con Five, con tutta l'ironia del caso. Insomma, la correlazione col lato disturbante c'è, ma è un po' fumosa e riconoscibile solo nel fatto che a Tron non importa, abbastanza da riderne.
In sostanza l'idea c'è, ed è anche buona, ma ti consiglierei di sviscerarla più a fondo in una one shot e anche di prenderti più tempo, così da evitare la sensazione di "fretta".
Ti lascio una bandierina verde a mo' di 'non mollare', sono certa che puoi fare di meglio! ^^
carachiel~

Ciao!
Inizio col dire che secondo me con questa storia non sei andata fuori tema, anche perché la libreria è presente e ricopre il suo ruolo all'interno dello scritto.
Personalmente hai sviluppato bene il prompt, anche perché non deve essere per forza il fulcro della storia, quindi non ti preoccupare ~

Questa storia ha un non-so-che di inquietante, ma non lo intendo in senso negativo, anzi, credo che sia proprio il suo punto forte, perché la caratterizzazione di Tron ti è riuscita proprio bene e il suo atteggiamento è ciò che più mi è rimasto impresso.
Questo perché non solo Tron è cambiato da punto di vista fisico tornando all'aspetto di un bambino, ma anche da quello mentale e psicologico, che è quello che colpisce di più: i suoi atteggiamenti infantili sono dettati soprattutto dall'odio e dal rancore che nutre nei confronti di chi lo ha tradito e questo si traduce in comportamenti tossici e annichilenti nei confronti dei propri familiari, dei figli, sangue del suo sangue.

Nel momento in cui Chris assiste al padre che deturpa uno dei libri più amati di Mihael, è come se avesse perso l'infanzia, l'innocenza, tutto ciò che lo legava alla figura paterna.
Allo stesso modo, Chris vuole proteggere i fratelli e per farlo è disposto a mettere in secondo piano — se non sacrificare — tutto il resto, tanto che lascia sfogare il padre su un libro che era un dono di Kaito.
Cavolo, fa un male cane.

È stata davvero una Flashfic molto forte dal punto di vista emotivo e non posso non farti i miei complimenti per questo scritto.
Alla prossima!

M a k o