Ed eccoci tornate in Destiny, con un altro missing moment che ci porta a una bella riflessione. Effettivamente, abituate all'idea che tra scontri galattici a bordo dei Gundam, fuoco incrociato, pistole laser e chi più ne ha più ne metta, non è facile pensare che le disgrazie possano arrivare anche con qualcosa di non correlato alle battaglie... questi spaccati di vita ordinaria su Orb mi fanno pensare anche alla vita sul continente neutrale... è bello che Cagalli abbia anche un impegno sociale non da poco e vedo come quel che è accaduto ad Athrun la porta a una riflessione che prevede non soltanto un parallelismo con una donna ordinaria che ha perso l'amore della sua vita e, leggo, la salute mentale... ma anche un pensiero intrusivo, in un certo senso, e minaccioso, come quello del dubbio, di un mondo incapace di guardare oltre, per chiusura mentale, forse paura... ma paura di cosa, in realtà? Dei Coordinators o di perdere i propri privilegi, in fin dei conti? Eppure, un'unione come quella di Cagalli e Athrun sarebbe provvidenziale: mi ricordo sempre una frase di una saga letteraria che lessi circa dieci anni fa. Una regina di un regno "purosangue" che sposa un sovrano di una terra lontana in tutto e per tutto... all'inizio nemmeno si comprendono, fino a che, durante il matrimonio, pronunciano la frase: "Le nostre mani si uniscono e prende forma il mondo". Ecco... coppia fautrice di pace, seppur minacciata da ombre costanti. Così vedo anche Athrun e Cagalli... eppure, io continuo a sperare, come anche che il nostro impavido eroe faccia un po' più d'attenzione alla pelle per non lasciare la sua bella vedova prima del tempo!!
Bonus: "Adesso iniziava a capire quello che doveva aver passato il suo povero padre a causa dei suoi tanti colpi di testa." ...
Pensa un po' quando saranno genitori... 🤭🤭🤭

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Certo, non proprio allegra, ma mi ero aspettata una catastrofe dal tuo avviso in privato. Invece è l'ennesimo episodio super carino tra questi due scemotti. Come sempre lei fin troppo paziente con quel masochista dalle tendenze suicide, ma al cuor non si comanda per davvero. Purtroppo Asuran ha anche il complesso dell'eroe, per cui, anche in questo caso, lo si può biasimare fino ad un certo punto. Non posso far altro, invece, che comprendere le sue continue risate, ritrovandomi nella scrittura di Shiho: entrambi hanno a che fare con dei personaggi così bizzarri, nel loro modo di porsi, che anche a proferire serietà risultano estremamente buffi. 
E ora fila a riguardarti il Destiny, la mamma ha bisogno di altre shot (la mamma sono io).