Ciao!
A me questo prompt ha dato parecchio filo da torcere per non so quale motivo — forse perché indirizzo troppo la sabbia verso la stagione estiva, che è quella che più detesto —, quindi inutile dire che ho particolarmente apprezzato il modo in cui l'hai sviluppato e ti dirò, si addice perfettamente ad personaggio di Alito e a quello che è stato il suo vissuto.

È sicuramente una storia meno dolorosa di quella di ieri, ma rimane comunque ad aleggiare intorno quel sentore di angoscia che si può provare in una situazione simile.
Certo, Alito è un guerriero addestrato, sa a cosa va incontro ed è anche un professionista, quindi l'angoscia risiede più nei novellini, in coloro che non hanno mai impugnato un'arma e non saprebbero nemmeno da dove cominciare; gli stessi novellini che Alito prende sotto la sua ala e che addestra, rendendoli più forti.

Ma rimane comunque il fatto che gli scontri dei gladiatori non sono una passeggiata e che spesso la rena ha assorbito il loro sangue — ho AMATO questo paragone, davvero — e che tutto può succedere.
Ma se penso ad Alito, mi sento tranquilla.
Lui è proprio un personaggio che infonde sicurezza, che sa quello che fa, tanto che perfino il sovrano in persona desidera affrontarlo e mettersi alla prova con lui.

È stata davvero una bella storia, sicuramente una tra le mie preferite.
Complimenti e alla prossima!

M a k o