Recensioni per
Non fermarti
di Anchestral

Questa storia ha ottenuto 3 recensioni.
Positive : 3
Neutre o critiche: 0


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Nuovo recensore
19/11/23, ore 10:30
Cap. 1:

Niente, non c'è l'ho fatta a stare lontano da ste storie. Forse mi sono affezionato qui, forse ho bisogno di angst, forse avevo bisogno di una pausa dai miei lavori. Forse mi mancava questo spazio, mi spiace non lo saprai dovrai leggere tra le righe. Ma questo a parte, che abbiamo qui? Un piccolo e veloce testo, mi ricorda una roba che sto preparando però, ma non si parla di me. Si parla del testo, allora solitudine, paura, forse un poco di ansia sociale, e il pensiero che l'oscurità sia la nostra unica amica, come non pensare il contrario, di certo l'oscurità. non giudica e ci stringe tutti nel suo abbraccio. però l'oscurità in un certo senso nasconde anche il male al suo interno, nessuno di noi può saperlo. Ma che credo di questo testo? Potrebbe essere un avvertimento, potrebbe una semplice introspezione di quello che si sente in queste situazioni, difficile pensare che nessuno le abbia mai sentite. In fondo, ogni essere umano ha il bisogno di essere accettato, o magari sto vedendo io troppo nel profondo, magari nulla di tutto ciò va inteso come ho fatto io. Non lo so, ma se ho capito una cosa è che questo sentimento si applica ovunque, si sente spesso dire che questo è divertente, ma è difficile crederci, in fondo è un sentito dire. Non posso rispecchiare ciò che si sente o meno, ok sto diventando troppo serio, in questo momento però mi è sorta un immaqine, vedere che tutti gli invitati alla festa non sono che mere ombre per il mc, esistono, fanno qualcosa eppure non interagiscono. O magari è il contrario, il mc è così concentrato/a sull'essere che non è parte di quella festa che non vede si trasforma in un ombra vista da nessuno. Magari c'è qualcuno che prova a prenderlo/a ma è tardi, ormai è così coperta da uno scudo di negazione, che sarebbe impossibile farlo/a uscire. E quindi preferisce arrendersi all'oscurità, ma non sa cosa può nascondere. Speriamo abbia trovato la sua strada. Ma per il resto è stato una esperienza piacevole.

Recensore Master
28/10/23, ore 16:19
Cap. 1:

Come recensisci questo tipo di storie penso che dica davvero tanto del recensore e del suo modo di ragionare, e la cosa mi attiva tutta l'ansia di cui son provvista dalla nascita.
Scherzi a parte, ehilà, qui _Alcor. Devo essere sincera, stavo aspettando solo il pretesto - o un fandom che conoscessi - per leggere qualcosa di tuo e finalmente l'ho avuto. Anche se nel dubbio, recupererò Link Click appena la vita reale smette di prendermi a calci.
Come oneshot, è dura. Non ho un termine migliore. Non ci sono eventi particolarmente sofferenti, c'è una festa e una persona che è stata lasciata sola anche se non vorrebbe esserlo. A tratti potrei accusare il protagonista di eccessiva vena per il drammatico, e lo farei perché sono stata quella persona che si è forzata di partecipare ad eventi anche se non si sentiva per niente inclusa e che ha fatto pensieri simili parola-per-parola.
Quindi sì, non sono del parere che sia biasimabile per come si sente. È davvero facile rivedersi nella voce narrante, anestetizzata dalla situazione in cui si trova e che a tratti pare persino rancorosa in direzione dei suoi amici. Particolarmente sofferente è il momento in cui si illude di ricevere quello che voleva, qualcuno che si tende per parlargli (well, è anche il mio preferito.)
È davvero difficile uscire dallo status quo personale e, non so se chiamarla sunk-cost fallacy, ma nessuno ama il cambiamento dopo che hai impiegato così tanto tempo con delle persone. Se la vedessi nel senso della storia di una persona che deve capire che non appartiene più alla folla in cui è sempre stata, e si decide a cercare un posto dove finalmente si trova a suo agio, questa shot finisce con una vittoria personale.
Ma quel tematiche delicate tra i tag mi sta facendo fare un volo pindarico piuttosto brutto e ricontestualizzare le ultime righe in un senso davvero più tragico. E in parte non voglio farlo, perché auguro a protag di uscirne dal pantano sociale in cui si ritrova ed essere contento con sé stesso.
Nel complesso? Credo di aver straparlato, il testo ha a tratti il ritmo e il funzionamento di una poesia. E non lo dico per fare complimenti strani, ma l'andamento delle righe sullo schermo del pc fa quell'effetto, con aggiunto il fatto che si ha una libertà di interpretazione così ampia che penso davvero di averci visto quello che volevo vederci io. Descrizioni funzionali a seguire la lenta evoluzione del protagonista fino al punto in cui decide veramente di staccarsi. La scena finale è catartica.
Non penso di poter mettere una valutazione oggettiva su qualcosa del genere, quindi opterò per un più sincero "è una storia che voglio ricordare."
Quindi la piazzo tra la ricordate e grazie per averla scritta.
_Alcor

Recensore Master
26/10/23, ore 21:53
Cap. 1:

Indovina un po' chi è che voleva assolutamente recensire entro ieri almeno una delle tue due storie, ma poi ha dovuto per forza di cose arrendersi a causa di un cazzo di mal di testa improvviso?
Ti do un indizio.
E' la stessa persona che oggi ha intenzione di recensire ma ha paura di non lasciare una recensione meritevole a causa di uno STRACAZZO DI RAFFREDDORE.
So che è contro il regolamento, ma sto per tirare un bestemmione.
Misery loves company, però io sono sul punto di chiedere un'ordinanza restrittiva -.-
Detto questo, carissima! Non sai quanto sia stato sorpreso di vedere tipo una doppia pubblicazione improvvisa nel tuo profilo!
Certo, certo, si tratta di due pubblicazioni di un... certo diverso spessore.
Per motivi diversi.
Però sì: ho avuto un tuffo al cuore di allegria.
Prima però, mi tocca, devo essere molto sincero per questa recensione: mi sento sempre... quasi in difetto a recensire questo tipo di storia. Fondamentalmente, perché questa piccola shot la sento molto più... personale e intima di quello che sembra, almeno, per quanto riguarda la tua persona.
Insomma, non hai dato un nome al personaggio che sta parlando, ne stai parlando in terza persona, quindi... mi viene da interpretare questo personaggio come te e solo te.
E tipo sai... non so esattamente come poter fare un commento verso una storia che, forse non forse, potrebbe anche basarsi su 'fatti o personaggi realmente accaduti' [Non sto bene] senza risultare... non so come dire... indelicato?
Insomma, un conto è leggere una tua storia angst riguardante personaggi fittizi e fai battute black humor per sdrammatizzare, un conto è... beh, letteralmente qua stiamo entrando in territorio 'Look Back' che... devo ancora leggere, a dire il vero -.-
Quindi insomma, spero che questa recensione ti arrivi diretta non solo come complimento per una bella storia, ma anche come ringraziamento per ciò che mi hai fatto provare leggendo.
Ma tanto per cominciare, ovviamente, anche se si tratta di una questione introspettiva, non posso non giudicare il fatto che sia OGGETTIVAMENTE un lavoro incredibile. Come sempre, tra le cose più incredibili, tra le tue abilità da scrittrice - assieme al farmi soffrire ed al farmi shippare cose che non ho mai considerato in vita nemmeno per un momento - c'è la descrizione di ambienti/atmosfera in generale.
Il come rendi vive queste scene, tu, credo che veramente in pochi ci riescano.
Che poi oh, io sono un amatore di atmosfere e di come vengono rese, e vedere così tanti autori in gamba creare cose tanto belle, in modi sempre diversi, è una meraviglia. Tu, in particolare, hai una capacità innata nel gestire i colori in modo estremamente bello. Sia nelle scene da discoteca, quindi tipo questa o la battaglia finale in Aki x Angel, oppure anche sembre in Aki x Angel, però dove Aki faceva un incidente stradale.
Non riporto il titolo ogni volta perché, come me, non hai il dono della sintesi quando si tratta di titoli.
Insomma, comunque questo per dire, che hai fatto un lavoro magistrale su quel punto. I colori che riflettevano sulla gelida parete, a intermittenza, che creavano una sorta di strana ed ipnotica confusione alla Neon Demon... sì, sì.
Sono semplicemente cose belle da vedere. Brava, davvero brava.
E ora passiamo all'elefante nella stanza, ovvero l'argomento principale della fic.
Ovvero il tema della fic.
E io, qua, non posso fare molto, se non dire... wow.
Wow, semplicemente wow.
Perché, come ti ho anticipato... questa storia mi ha parlato, sotto molti più punti di vista di quanto potrei dire. La potrei considerare... una sorta di storia liminale, non trovi?
Ora, non saprei nemmeno come spiegarmi a parole senza risultare un pazzo che valeggia senza arrivare esattamente al punto, ma... non so se questa storia deriva da esperienze personali, o altro... però io mi ci sono rivisto, qua dentro. Nei panni della protagonista, sulla soglia di una porta di un luogo dove sei stato trascinato quasi per sbaglio, quasi costretto, ma dove... non ti va assolutamente di essere.
E si va ALDILA' del 'oggi non volevo uscire' ma semplicemente... tu senti, di non appartenere a quel luogo, a quella realtà. Di non essere come le persone che reputi amici, o conoscenti. E ti senti quasi come un pesce fuor d'acqua, escluso, e sprofondi nel malessere più assoluto. Ma al tempo stesso, senti che se dimostri il tuo disagio, vieni additato come diverso, e allora ti sforzi, stringi i denti e cerchi di far finta di star bene, perché una strana e stupida ed inesistente paura ti stritola le viscere, facendoti credere di essere un'eccezione assoluta a tutto.
E' una cosa che... ammetto, ho provato più di quanto pensi.
Premetto che non ho MAI messo il naso in una discoteca - solo una volta, in gita. Mai sentito di aver perso così tanto tempo in vita mia - e quindi non ho mai provato, forse, una sensazione simile... ma tipo, più di una volta, mi è capitato di andare ad una festa di 'amici' con la quale non avevo nulla da spartire e... e niente, semplicemente, non vedevo l'ora che tutto finisse.
E basta.
Diciamo che, per chissà quali ragioni - forse anche per paura del giudizio dei miei. Voglio a entrambi un bene dell'anima, ma non posso negare che quando ero più giovane erano abbastanza bacchettoni sulle mie modalità di svago -.- - non ho mai avuto il coraggio della tua protagonista, di prendere e andarmene verso il conforto della notte.
Che, a tratti, è quasi nostalgico, ed è quasi bello. Leggere questa storia non ha risvegliato in me ricordi negativi, per dire, ma più che altro... mi ha fatto pensare a quanta strada ho fatto, in confronto a prima. A quando pensavo che tutto fosse incentrato solamente sulla gente che conoscevi a scuola e che, per forza di cose, dovevi farti andar bene, anche solo per non essere ostracizzato.
E ora ti accorgi di quanto il mondo si enorme, e di come tu, il singolo, non sei mai stato escluso, ma sei semplicemente l'unico in un infinito mare di unici.
E quindi non hai più paura di essere escluso, perché sai che non lo sarai mai per davvero.
Sto sproloquiando, però.
In sostanza, quello che devo dire - oltre che acondividere la questuione della notte che porta estremo conforto ancxhe al sottoscritto ... che seci pensi, è strano considerato che da più piccolo ero TERRORIZZATO dall'ora di dormire... - in breve è che, questa piccola storia, mi ha parlato in modo incredibile. E mi ha fatto sentire quasi meno solo, riguardo alle cose non esattamente piacevoli della mia, più o meno, adolescenza.
Perché come ho detto, ora so che il mondo non si ferma solo lì, ma a volte... e sempre bello sentirselo ripetere. Questa storia è stata quasi come un caldo abbraccio amorevole, in un certo senso, una sorta di 'non sei solo' per con più sillabe e paragrafi.
E onestamente, te ne ringrazio, tanto. Che lo faccio sempre quando pubblichi, ma a sto giro i ringraziamenti sonoa ncora più sentiti del solito.
Detto ciò, ti chiedo scusa se sono rislultato troppo sentimentale XD
Il fatto è che a volte certe storie mi fanno semplicemente parlare a ruota libera senza possiblità di fermarmi X3
Ma... voglio dire, ora abbiamo esternato i feels.
Credo sia il momento di essere HORNY AS FU** adesso.

Trovi?

- TONIGHT, WE REWIEW! -