Recensioni per
Knowing where my marbles went
di ferao

Questa storia ha ottenuto 5 recensioni.
Positive : 5
Neutre o critiche: 0


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Recensore Veterano
18/01/24, ore 19:24

Ciao fera!
Possiamo considerare che insieme al saluto io arrivo col capo chino e cosparso di cenere per il ritardo più che mostruoso con cui arrivo da questa storia? Spero di sì. In caso contrario, *inserisci qui qualcosa in grado di rendermi perdonabile*.
Ma veniamo a noi, e te lo dico con sincerità, e spero tu lo prenda come l’enorme complimento che sento essere per me: questa storia mi ha dato fastidio. Mi ha infastidita immaginare il panico di Augusta, il balbettio del Medimago, i ricordi di Frank così estranei al contesto perché vivi, felici, umani – così tanto che avevo voglia di zittirlo. Zitto Frank, che qua sennò piangiamo tutti. Perché immaginare cosa lui veda in quel labirinto – se sia bloccato in mezzo ai brandelli di felicità – fa male, fa malissimo a me che leggo questa storia, non oso immaginare a sua madre. Lei, sempre così fiera e determinata, che si ritrova impotente, monca, madre due volte: dell’uomo dallo sguardo vacuo sotto i suoi occhi e del bimbo che non avrà mai modo di conoscere suo padre, che non avrà mai modo di conoscere suo figlio. Impossibile poi non pensare come davvero siano entrambi bloccati: lei continuerà a vivere una vita normale, sì, ma esisterà sempre un prima e un dopo nella sua esistenza. Un prima che avanza e un dopo che arranca, a chiedersi se perde più dolorosamente un figlio chi non lo vedere respirare più o chi non verrà mai più vista da occhi che “guardano”. Che male!
Scusa, questa penso non sia nemmeno una recensione ma un flusso di coscienza delle cose che questa storia mi ha fatto salire su dallo stomaco. Come sempre, la tua scrittura – ancora più incisiva qui, in una storia di tutti dialoghi perfettamente credibili – mi affascina moltissimo.
A prestissimo! Ti abbraccio

Recensore Master
30/10/23, ore 21:43

Sono in un mare di lacrime.
Allora che dire, so che sembra essere superfluo e mi ripeto però mia sento onorata. Partecipare ad una challenge con autrici così brave è una fortuna e questa storia seppur breve è l'esempio lampante che sei davvero fenomenale.
I coniugi Paciock sono una pagina tragica nella storia che purtroppo è stata messa da parte nei film e che tu hai saputo ritrarre nella tragedia più profonda, quella umana.
È straziante ma allo stesso tempo meravigliosa.
Augusta poi...💔

Recensore Veterano
30/10/23, ore 14:42

Ciao Ferao,
più leggo storie tue e più ne sono affascinata ( anche se non la imbrocco mai).
Mi è piaciuto molto questa Augusta sferzante, dal pugno di ferro in cui traspare tutto il dolore di una donna che vede la sua famiglia in un destino peggiore della morte.
La mia parte preferita, però, sono i pensieri di Frank. Spezzati, dei frammenti taglienti, ricordi felici nei quali la mente lo ingabbia per rifuggire dal dolore. L'amore in tutte le sue forme è l'eterno limbo che lo avvolge protettivo. E se per Neville e Augusta è terribile, l'idea di saperli felici nei propri, rassicuranti, ricordi è davvero un toccasana.
Bellissima storia, una delle mie preferite in generale.
Un abbraccio
Flo

Recensore Master
29/10/23, ore 15:03

Ciao, Ferao!
E che cosa dovrei dirti, esattamente, dopo aver riletto questo gioiellino di storia? Niente, perché la tua storia parla davvero da sola, dice tutto e lo fa in un modo fantastico.
Ho pianto tanto, perché tocchi un tema che mi sta estremamente a cuore, e come sempre lo fai in maniera magistrale, con una scrittura estremamente matura e la capacità di dare vita ai personaggi che mi lascia sempre senza parole.
Anche questa volta ho avuto ben pochi dubbi a individuare la tua storia (ormai in questa challenge si sta creando un pattern: leggo le storie, dico subito "questa è di Ferao, quest'altra di Ciuscream", e poi procedo a scervellarmi sulle tre che restano, ahaha!), perché, anche se non sono sicura di aver già letto della tua Augusta, il modo in cui le hai dato voce mi ha riportata subito a te, ai tuoi dialoghi attraverso cui i personaggi emergono a tutto tondo come esseri umani complessi e con un intero mondo alle spalle. Bellissimo davvero che le parti dedicate a lei siano quasi interamente basate su un dialogo dove il suo dolore emerge in maniera estremamente coerente con il personaggio: lei è dura, è severa, non fa sconti al povero Guaritore che in fin dei conti ha la sola colpa di dover dare una notizia terribile, è fiera e combattiva, dimostra il suo amore con un affetto acuto, doloroso, da guerriera.
Le parti dedicate a Frank mi hanno spezzata, sono bellissime, lo stile è sperimentale e perfetto per far arrivare al lettore i pensieri presenti nella sua mente rotta, e niente, vorrei dire di più ma ahimé sono poco razionale sul tema e rischierei di inondarti la recensione di un sacco di cose personali di cui giustamente non è il caso di parlare qui.
Bellissima, davvero!

Recensore Master
28/10/23, ore 21:04

Oh sì, mi è piaciuta. Sappiamo tutti l'orribile destino dei genitori di Neville! La loro situazione rende il ragazzino insicuro e molto timido, tanto che al primo anno di Hogwarts (ma pure per altri anni a seguire) nessuno avrebbe scommesso nemmeno uno zellino su di lui!
Io ho sempre creduto che Alice e Frank avessero perso praticamente tutte le abilità cognitive. Infatti anche se Alice cerca comunque un contatto col figlio, regalandogli quella carta di caramella, ella appare persa in un mondo lontano.
Invece la tua ipotesi di un Frank sempre molto felice, che vive un continuo presente dove ama la moglie e adora il proprio bambino, mi piace moltissimo.
Vorrei che in tutte le forme di demenza, che annullano le abilità cognitive e fanno perdere ai malati il contatto affettivo coi propri cari, ci fosse questa realtà: un continuo vivere felici immersi a ciclo continuo in un periodo della loro vita che sono in grado di ricordare.
Sarebbe una piccola consolazione per chi non riesce più a ricevere amore da loro.