Ho letto che ciò che scrivi non è arte.
Ma cos’è arte? Forse le 90 scatolette di “Merda d'artista” che un artista italiano dal cognome famoso, famoso egli stesso, confezionò sessanta anni fa? Solo per fare un esempio, ma se ne potrebbe fare a bizzeffe. E la lista cresce giorno dopo giorno.

Cos’è arte, in fondo, se non la capacità di esprimere?

Le tue poesie sono come dibattiti in aula, talk show televisivi, dove hai sempre piena ragione.
Senza bisogno di gesti, clickbait o parole strappa-applausi.
Senza bisogno di strillare.
I tuoi versi senza maquillage (“un scaffale”, a volte due spazi anziché uno) sono preziosi e incidono i cuori. Semplici, efficaci, essenziali.
Spero di leggerne ancora.

Ciao Luna,
una poesia molto forte per la tematica trattata, in particolare poi in questi giorni, durante i quali un'altra morte senza senso ha avuto luogo e forse è andata ad incrementare quella lunga lista che si compone di statistiche, che poca attinenza hanno con i volti e le voci delle povere vittime, e che, magari, va solamente ad accatastarsi su uno scaffale insieme a chissà quante altre...
Quanto accaduto lascia increduli e completamente svuotati poiché non è concepibile che nulla si possa fare per fermare quella che, a mio avviso, è una autentica follia di cui non si riescono a comprendere le ragioni, se ragioni possono esistere.
Lo scalpore suscitato è stato molto e speriamo che il tutto serva ad evitare che nuovamente si verifichino casi del genere.
Ti sei immedesimata nelle vittime e hai dato loro la parola con questa tua poesia, ma la pace dell'animo e, soprattutto, la giustizia sono altro e, probabilmente, occorrerà ancora del tempo per trovare il modo di donare loro sia pace che giustizia affinché non restino solo dei numeri...
Un caro saluto.