Rabbia, delusione, frustrazione...terribili questi sentimenti, cancellano l'amore, o almeno ci provano. Sempre bravissima.

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È come un crescendo.
È come se la scrittura non fosse riuscita a curare il rimpianto di “Sospiro”.
Qui la piaga si fa purulenta.
Qui i versi diventano singhiozzi.
Gridati, sguaiati, verso la conclusione.
Ben poco lenisce l’abbellimento del font.
Una sorta di paralipomeno fuori dal coro.

L’antrace è purtroppo un’arma di guerra.
Un abbraccio, con l’augurio di ritrovare la pace.

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Buongiorno
Tutto è mutabile, io penso che l'amore si evolva man mano nel corso di una relazione... Con vari stadi. Sta ai due partner cercare di condirli con quello che possono offrire, ma di certo se si sa offrire solo sofferenza, è una sofferenza e basta.
Poesia bellissima, veritiera per certi sensi ma mi auguro non autobiografica, le persone speciali hanno bisogno di stare bene !

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Ciao Cristina mi dispiace ma le poesie tristi sono sempre le più belle.
Anzi, sono le poesie che io preferisco perché, spesso, come in questo caso, vanno dritte al punto, come la tua.
Magari hanno anche una certa musicalità ed un ritmo che accompagna. Così è.
Un abbraccio
Roberto

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Molto più dolorosa e arrabbiata dell'altra poesia. L'amore si trasforma? No, resta sempre lui, ci fa solo soffrire di più. Complimenti.

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