Cius, ma io non so come lo fai e come ci riesci ma ci riesci e lo fai sempre. Questa storia mi ha lasciato con i brividi: quanto amo Narcissa, con tutte le corde del mio cuore la amo e ammetto di star leggendo di lei più di quando avrei mai pensato. Un personaggio che ha così tante sfumature, ma non riesce a darsele all'inizio: ombra di due sorelle, entrambe che se ne vanno e lasciano sola. Ognuna a suo modo, davver, Andromeda sceglie la fuga e la felicità, Belltrix che è belle e spietata e brava con la bacchetta sceglie di essere immortale, di rendere la sua ombra un servizio del Signore Oscuro.

Così Narcissa non ha più dove mettersi e deve trovarsi un posto tutto suo, nuovo, dove infilarsi. O quanto l'ho amata, quando nel momento più pericoloso ha trovato la forza di tradire, con le mani che stringono la pelle bianca di Harry. Come l'ho amata, quando si è tenuta tutto dentro e ha reagito. Quanto ho amato la tua frase finale, di un'ombra che è uno spillo, alta e sottile, ma che ha abbastanza spazio per suo figlio. Bellissima Cius, me ne sono innamorata.
Sia ❤

Ormai lo sanno anche i muri, io e HP non siamo esattamente fatti l’una per l’altra, ma ci sono certi personaggi a cui un po’ di bene voglio e di cui non mi dispiace leggere. Narcissa è una di questi.
Detto questo: io ho pianto.
E ok, sotto la mia scorza da wanna be Lord Oscuro, si nasconde un cuore di panna e un animo facile al pianto, ma che mi sia dato un po’ di credito, insomma! Ho pianto perché per tutta la fic c’è questo crescendo d’emozione, c’è Narcissa dietro di sé che cova il suo cuore impaurito e si mette a confronto con due sorelle che sembrano possedere un coraggio infinito, feroce quello di Bellatrix e quello di Andromeda che invece non ha interesse a condividere con Narcissa. E questo concetto di usare l’ombra (ombre sottili come spilli) come luogo in cui ripararsi all’inizio perché non è quella forte, ma è quella silenziosa e ligia e metodica e pavida, mi ha colpita tantissimo, specialmente per il modo in cui alla fine la situazione si ribalta e il coraggio che non ha mai avuto negli anni della sua gioventù, lo scopre ora, per proteggere suo figlio e per dare a lui un’ombra dietro cui nascondersi.
E quindi sì, io ho pianto perché sarà anche un esperimento, ma per me è perfettamente riuscito.

Ciao Cius! Passo finalmente a questa storia, anche se l'ho già letta più volte senza mai fermarmi a commentarla.
Non l'ho riconosciuta, lo ammetto ( anche perché mi sono detta "ma ti pare che scrive una storia su Narcissa?... e invece...MAI DARE NULLA PER SCONTATO), ma l'ho trovata un esperimento estremamente interessante.
Mi è piaciuto moltissimo il confronto con le sorelle, le cui personalità e scelte risultano cos' soverchianti rispetto all'ordinaria e inquadrata Narcissa, che segue sempre la strada che gli altri hanno scelto per lei.
Io la immagino sempre con una doppia faccia, un'apparenza da mantenere a tutti i costi, anche se dentro è tutt'altro ... insomma la classica finta scema che non vuol far vedere che si appassiona magari a materie come Pozioni o Volo perchè "non sta bene".
Insomma, tutto il contrario di Andromeda e Bellatrix.
Ma nel proteggere suo figlio, tutto il resto perde importanza ed è pronta a passare dall'altro lato, ad essere lei che protegge.
Ovviamente a me è piaciuta moltissimo, spero davvero che scriverai ancora di lei ( e delle sorelle Black in generale).
Un abbraccio grande!
Flo

Non chiedermi perché ora.
Non saprei dare risposta.
Sono mesi che evito Efp, ogni tanto sono comparsa per pubblicare, ma non ero più riuscita a leggere nulla.
Periodi un po' complicati per me... non mi lasciavano l'umore giusto per prendermi pause di questo tipo.
Ma oggi sì, oggi ho sentito di voler tornare. E dove se non a casa?
Perché le tue parole sono questo: casa.
È questa flesh mi è piaciuta tantissimo, perché, in qualche modo, con quella sensibilità tutta tua che trascende l'esperienza diretta, sei riuscita a toccare delle corde particolari e difficilmente simulabili: quelle della maternità.
Di Narcissa mi è sempre piaciuto molto questo aspetto, questo suo essere madre che va oltre qualunque altra cosa.
Non ho mai visto differenza fra lei e Lily, entrambe si mettono in una condizione di pericolo estremo e ho sempre pensato che non ha caso JK Rowling abbia affidato a lei il compito di salvare Harry in quel frangente. Lei è madre, come Lily, e salva Harry, un ragazzo, un figlio, esattamente come Draco.
Narcissa ha quel tipo di coraggio diverso, quello più lucido e ragionato, metodico, come hai scritto tu, un coraggio che vale, che cambia le carte.
Non l'ho mai trovata meno interessante di Bellatrix, anzi. E leggendo questa flash ho sentito il suo battito, il battito di una madre.

Ciao!
Arrivo finalmente, anche se come sempre di corsa, da questa storia.
E sì, è vero, non ti ho riconosciuta, ma a dire il vero con questo turno ho fatto un pasticcio con tutte le soluzioni, quindi insomma, è un risultato da prendere con le pinze (*tenta di autogiustificarsi*).
Al di là di tutto, io sono contentissima che tu stia continuando a scrivere, e ho trovato estremamente interessante questo esperimento su Narcissa: lei è un personaggio che secondo me nella saga rimane estremamente in ombra, ma che in realtà ha un grandissimo potenziale narrativo, sorpattutto se, come fai tu, la paragoniamo al coraggio delle sue sorelle. Che entrambe hanno, seppur declinato in modo molto diverso. Ed è bello il modo i cui la tua Narcissa lo vede,come si confronti con la solitudine di Andromeda e con la passione distruttiva di Bellatrix, salvo poi trovare la propria forza, la propria causa da combattere sino in fondo: amare e proteggere suo figlio, fargli spazio nella propria ombra sottilissima e trovare il modo di proteggerlo anche se la sua ombra è quella sottile di uno spillo.
Bellissimo, davvero!

Ciao, eccomi anche qui!
Sono stata incuriosita da questa storia sin dal titolo e dalla scelta del personaggio. Ammetto di non essere una grande fan di Narcissa e in generale dei Malfoy, ma nonostante questo sono sempre stata affascinata dai cambiamenti vissuti da questa famiglia (in particolare da Draco) durante e dopo la guerra e dal profondo, sincero legame che li lega. Come ha detto anche la Rowling, la salvezza dei Malfoy è proprio questa, "they love each other."
Per questo non ho potuto fare a meno di adorare questa storia. A partire dai paragoni tra Narcissa e le sue sorelle che restituiscono un quadro molto credibile della nostra protagonista, dopotutto ricordiamo che Narcissa pur facendo parte delle file di Voldemort non ha mai avuto il Marchio Nero e non è mai stata una Mangiamorte a tutti gli effetti, e questo mi ha sempre portata a pensare che in lei ci fosse per l'appunto quella che può essere definita una pavidità, una mancanza di coraggio nell'andare in fondo alle cose persino quando si tratta di difendere i suoi ideali per quanto sbagliati questi siano, o anche un atteggiamento calcolatore che la porta a scegliere di rimanere dietro le quinte e non esporsi in prima fila, e di conseguenza non esporsi al rischio. A differenza di come fanno Andromeda e soprattutto Bellatrix, dal carattere molto più acceso e indomito.
Non mi aspettavo che alla fine avresti descritto il momento in cui Narcissa mente a Voldemort, è stata una piacevolissima sorpresa. Le frasi finali mi hanno fatta letteralmente piangere, hai preso tutta la carica dell'amore familiare che lega in Malfoy, in questo caso l'amore di Narcissa per suo figlio, e l'hai reso perfettamente in pochissime parole dalla grande forza evocativa.
Non penso affatto che questa storia sia un esperimento non riuscito o una robetta, tutt'altro! Non ha nulla di manchevole rispetto alle altre tue storie e anche in questo caso leggerti è stato un piacere come sempre <3
(Recensione modificata il 08/12/2023 - 01:26 pm)