Ciao e piacere di conoscerti ^^, ti chiedo scusa se per caso in realtà fosse già capitato di incrociarci, ma in questo momento non mi sovviene çç.
La cosa che mi ha attratta di questa storia è stato il titolo, quando poi ho visto che il pov era quello di Azi, ero sicura che avrei sofferto e, difatti, a fine lettura mi sono trovata letteralmente dilaniata in due anche io. Perché per quanto io abbia voluto prenderlo a sberle alla fine della S2 (nonostante abbia anche approvato al cento per cento le scelte degli sceneggiatori) in realtà mi sono anche immedesimata alla perfezione, e diamine se lo capisco: Azi, a questo punto della storia e della sua evoluzione, non poteva agire diversamente. E capisco anche il ritrovarsi bloccati dalla propria storia, dalle proprie convinzioni e dal proprio carattere, nonostante dentro di sè si voglia in realtà agire in ben altro modo </3
bellissima e struggente, ti faccio tanti complimenti!

un saluto,

Leila

Leggi la risposta dell'autore

Questo pezzo è semplicemente meraviglioso. Poetico, ma anche feroce, esattamente come una delle parole che hai scelto come spunto. Si sente tutta la sofferenza di Aziraphale e, tra l'altro, sei riuscita a rendere la sua strana reazione quasi folle, nel finale, come un qualcosa di perfettamente sensato. E penso che sia la prima volta, di cui leggo, in cui questo succede. Tra le altre cose, la metafora del vinile è speciale e non posso fare a meno di citare un pezzo: "La canzone è davvero finita, rimbomba nelle orecchie il suo vuoto, e attende impotente non più suono, ma solo rumore di una vita che va via dietro ad una porta chiusa." E poi c'è questa frase, che mi colpisce perché è esattamente come penso Aziraphale anch'io, come immagino i suoi processi mentali, nella sua totale non comprensione delle motivazioni che spingono Crowley. "Come ha potuto, credere di significare di più, e poi saperlo, ma non come avrebbe voluto, e desiderare di essere di meno, diverso, o forse solo qualcun altro di più libero? Ma più libero non vuol forse dire più solo? Come un fuggiasco, un codardo." Ti faccio i complimenti per la bravura e ti ringrazio per aver condiviso questa piccola perla, anche perché è stata una piacevole sorpresa vedere che si può ancora tirare fuori molto, anche da una scena già abbastanza rielaborata, re-immaginata e in cui tutti un po' ci siamo soffermati. 🖤

Leggi la risposta dell'autore

Sono passati mesi ormai da quella scena e penso che siamo ancora tutti noi in profonda depressione 🥲
Sono d'accordissimo sul fatto che il modo in cui è stato fatto ed entrambe le diverse reazioni siano molto appropriate per i personaggi ma anch'io non riesco a perdonare Aziraphale..
SOPRATTUTTO dopo la dichiarazione ufficiale che quello che volesse dire davvero Aziraphale non fosse "Ti perdono" ma "Fallo di nuovo" 🫠 perché Aziraphale è disperatamente innamorato del demone, ma sembra preferire l'oblio piuttosto che ammetterlo.

Crowley è drammatico, era già rassegnato e vinto, quel bacio era l'unica cosa che ci si poteva aspettare, lui FA SEMPRE il primo passo verso Aziraphale.
Questo rifiuto per una personalità come la sua penso sarà devastante, ho fiducia che Neil ci darà molto dolore nella S3 e ho bisogno di vedere un Aziraphale devastato dal rimorso 😭😡

Hai descritto il pov di Aziraphale meravigliosamente ♥️

Leggi la risposta dell'autore