A chi interessa l'horror, io lo inviterei a leggere questa storia. Già solo il titolo "Dissociazione" mette i brividi ed è un titolo, che incarna perfettamente l'idea della storia. E' scritto in forma chiara e ha un vocabolario ricco di parole, anche complicate. Fin dalle prime righe trasmette il vuoto e la solitudine del protagonista, che non si capisce bene chi sia. Questo permette al lettore di entrare di più nella storia. Questo io è come se facesse vivere il lettore dentro la storia. Il significato autentico del racconto lo si scoprirà solo alla fine. Durante la lettura questo vuoto del protagonista lo si può leggere in vari modi. Per esempio, io lo vedevo come una persona, che a causa di problemi personali, aveva perso ogni motivo di esistesre.

Questo racconto è un crescendo di stranezze che conducono l'incubo in uno scenario claustrofobico. Il protagonista si sveglia nel silenzio irreale e finisce per vagare in una città deserta, un inizio inquietante che si trasforma in una rivelazione ancora più angosciosa: la morte lo ha già colto da giorni, e ora deve fare i conti con la sua nuova e terrificante realtà, un mondo divorato dagli zombi. Il finale offre una chiusura soddisfacente a questa storia avvincente.