Recensioni per
L'imbattibile
di Greenleaf
Che bella questa storia, davvero suggestiva! Recensisco di getto, perché questo tuo breve monologo della Morte mi è proprio piaciuto. Innanzitutto mi piace la struttura simile a un indovinello introdotta già dall'ambiguità del titolo, che porta a chiedersi chi sia l'Imbattibile a cui presti la voce. Inizialmente ero fuori strada: pensavo che fosse il tempo e la mia mente è andata a una canzone di Bennato che amo molto, dove a parlare è proprio il tempo che insegue gli umani. Gradualmente diventa chiaro che a parlare è la Morte e sembra di essere in una vera danza macabra, con ossa crepitanti e anime che cercano disperatamente di ingraziarsi il Tristo Mietitore che è re e padrone del mondo (e qui a venirmi in mente è stata un'altra canzone, stavolta di Branduardi - sì, sono un po' vecchiotta). Il fatto che la Morte regali perle si riferisce alla credenza popolare per cui porta sfortuna regalarle? L'immagine della collana di perle mi è piaciuta molto e mi è sembrata evocativa del fascino oscuro dell'«Imbattibile», oltre che della vita che si consuma. |
Ciao, |
Ciao! |
Giao Green, sono davvero molto in ritardo e mi spiace davvvero non essermi accorta che avevi postato questa flash, bisogna che venga a sbirciare più spesso nel tuo profilo! |
Ciao :) |
Oh. Oh. Questa flash è veramente spettacolare. Ho assorbito ogni riga con la voracità della terra secca sotto un temporale estivo. Bellissima l'immagine delle perle, mi ha fatto capire subito chi stava parlando. L'idea del tempo come perle di una collana era di un filosofo di cui non ricordo il nome, quindi ci sta moltissimo che chi "ci ruba il tempo" sia la Morte stessa. Interessantissimi i riferimenti all'Apocalisse, forse la più evocativa rappresentazione della Morte che sia stata mai scritta. Davvero, ho amato ogni riga, si sente che è stata scritta con cura e passione. "Vincitore di ogni guerra". Brividi. Complimenti. |