Ciao! Sono sul tuo profilo grazie al gioco di scrittura del forum "Ferisce la penna" e mi sono fiondata subito su Harry Potter perché é stato il primo fandom in comune che ho adocchiato... e ne sono contenta! Mi piace molto il tuo stile, fine e diretta al tempo stesso. Nel racconto si percepisce chiaramente la malinconia di ciò che é stato, é e avverrà nel prossimo futuro. Ti dirò, Sirius mi piace molto (nonostante io non abbia molta stima dei Malandrini di persone sé) e tu sei riuscita a entrare nel suo lato introspettivo con delicatezza e determinazione. Mi hai fatto empatizzare molto con lui, con la sua vita e con ciò che lo ha reso l'uomo che é, con l'atmosfera piena di malinconia e nostalgia che aleggia in un giorno di festa del quale é difficile godere. La frase finale poi ti lascia l'amaro in bocca - soprattutto perché sappiamo cosa accadrà - ma l'ho trovata perfetta proprio dove l'hai inserita. Alla fine sono rimasta con il magone, ma io amo l'angst e questa shot é davvero bella. Davvero brava! Alla prossima, Ily

Marti, che bello tornare da te sullo scoccare della fine del vecchio anno. Avrei tanto voluto farlo prima, ma la mia vita in questo 2023 è stata un casino, a volte bello, a volte brutto, a volte solo casino.
Ad ogni modo: aaaaw, avevo visto il tuo post su fb in cui chiedevi quante persone fossero a Grimmauld Place a Natale del quinto anno e ora capisco perché çç anche se non avevo capito fosse un regalo per quella patata di Sia.
Insomma, che dire, ho amato questa storia, ho amato vederci dentro tanto angst, tanti fantasmi, amicizia accennata fra Sirius e Molly, un occhiolino alla Wolfstar (o sono pazza io?) e anche quello che secondo me è uno degli accenni più delicati e potenti alla depressione: mostrarsi felici come non mai fuori, essere tristi come non mai dentro. E' qualcosa che mi ha uccisa di più, il vedere Sirius così, nonostante tutte le persone intorno, della macabra profezia che ripeti a inizio e fine.
Ti faccio tantissimi complimenti e spero di poter tornare presto da te!
un bacione e buon anno nuovo,

Bennina

Marti ❤

Eccomi qui, perdonami per il ritardo esteso di questa recensione, ma ieri ho finito per fare l'ameba a letto tutto il giorno e quindi recupero un po' della vita solo adesso. Che bella questa storia, che bello l'angst. Ma soprattutto, che bello questo Sirius: è un personaggio che mi piace tanto proprio per le sue struggenti e drammatiche implicazioni. È un personaggio fondamentalmente solo, è solo per quasi la metà della sua vita e direi anche di più se non fosse per il Regulus bambino di cui scrivi, o di Narcissa che si sballa con l'Idromele – iconica, lei.
Quindi è un personaggio che mi ispira tanta tenerezza, nonostante abbia fatto le sue. E gli voglio bene, per questo ho sentito tutta la tristezza di un Natale nuovamente rinchiuso (questa volta vicino ai suoi cari, dai, vicino a Remus che gli tiene il posto e che ha aspettato anche lui dodici anni per averlo di nuovo al suo fiancoo), di un Natale dove la magia la si mette da parte e la casa se la decora tutta a mano, nella speranza di allontanare del grigio e del dolore. Ma ogni cosa che guarda, in fondo, è dolore: è dolore Molly che piange, che è una mamma e che è Lily che non riavrà mai indietro. Lily che all'inizio non sopportava, ma adesso l'unica cosa che non sopporta è la sua assenza costante e presente negli occhi di Harry (sia ringraziato il cielo che almeno c'è anche lui, veh!). E poi Walburga, che merlino solo sa cosa riporta indietro il suo viso e le sue urla. Meno male che non è solo per questo – ultimo – Natale.

Also, la stilettata di "si alza per primo" mi ha affogato di lacrime. Molto molto molto bello.
Grazie infinite per questo bellissimo regalo, mi è piaciuto un vastosacco, tesoro ❤
Sia ❤