Recensioni per
Rossa è la stanza
di Fuuma

Questa storia ha ottenuto 3 recensioni.
Positive : 3
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
01/01/24, ore 15:30

[Recensione Premio | Corsa di Natale - I Edizione]

Questa drabble è bella. Per me, almeno. Cioè, posso capire che essendo da sola magari non renda come farebbe accompagnata da altre (mi sono accorta che ormai fare drabble singole e slegate dal resto risulti meno "impattante" per chi legge, quindi posso capire che da questo verso paia quasi "bruttina" così sola). Però, per l'amor di Odino, è molto bella. 
Poi, come dico sempre: una cosa è banale (o non banale) in base a come è scritta (e da chi, sì). Tu non scrivi in modo banale, di conseguenza una scena vista e rivista come questa, un'analisi approfondita della solita Stanza Rossa e dei pensieri di Natasha a riguardo, non risulta poi così trita e ritrita. Poi non è un contest, non è che dobbiamo star qui a fare i puntigliosi e a valutare l'originalità di una storia. 
Parto da un punto fermo nel tuo stile e nel componimento dei tuoi scritti: hai un ritmo tutto tuo, cadenzato. E lo dici anche tu, segui quella musica nella tua testa che ti spinge a comporre frasi e dar loro un ritmo preciso, che senti giusto per te. Quello che scrivi, pur magari rivalutandolo criticamente dopo, è quello che vorresti leggere - è quello scandire le parole trovandovi la giusta armonia. Qui accade. Dividi ogni frase, ogni pensiero di Nat, e ci metti la cupezza del suo passato, l'essere divisa tra ciò che era e ciò che è, il tenere tutto chiuso altrove assieme ai ricordi brutti. 
Quella stanza è impressa dentro di lei, l'ha forgiata, l'ha resa forte e terribile al contempo, le ha lasciato cicatrici impossibili da coprire - turbano le sue notti. E tu rimarchi tanto in poche righe, dai al personaggio una costruzione a tutto tondo che in pochi sarebbero in grado di fornire con così poche parole a disposizione.
Questa drabble sembra quasi una poesia, si sente che è ben pensata, e questo malgrado dei tempi da rispettare e una scarsissima voglia di scrivere ancora (si arriva a un punto in cui ci si sforza e ciò che esce fuori non piace, ma guarda un po', pur in queste condizioni hai dato il meglio dimostrando di poter fornire comunque storie di una certa qualità). Penso che qui aiuti anche il fatto che conosci bene il personaggio - i fandom a cui si è più legati di norma aiutano l'ispirazione, quindi hai fatto benissimo a tornare a Natasha. 

Bene, spero di aver detto tutto quello che dovevo, contando che commentare drabble è sempre difficilissimo e mi pare di non dire mai nulla di quello che dovrei e potrei dire. Posso solo aggiungere che è bello tornare a recensirti e che ormai sei uno dei miei "appuntamenti" preferiti durante le Corse. 
Bon, mi dileguo. Passerò a recensire altro, dato che mi restano due recensioni premio da lasciarti (e sbadata come sono capiterà di lasciartene in più, stai a vedere XD).
Un abbraccio e un felice anno nuovo <3

Mokochan
 

Recensore Master
27/12/23, ore 19:41

Per te sarà banale sta drabble, per me è pura poesia. Adoro i primi due periodi: perché trovo allucinante come in così pochissimo spazio riassumi tutto l'arco di natasha, le sue emozioni e ci dai pure una marea di angst. ghiaccio per la russia, proiettili per la violenza e l'addestramento, quel 'murate' poi perfetto, immagine stupenda e metafora di quello che sentiva!
il secondo periodo: c'è un richiamo alla danza, l'unica parola che mi lascia perplessa è rosa, ma lo collego a 'infanzia'. bellissima anche l'immagine delle catene sui polsi. adoro questo falò che si spenge perché ci dai una dimensione domestica, perché il rosso finisce e quindi la rabbia, la stanza rossa finiscono... tutto viene in cenere, anche lei? mi piace pensarla così. l'ultima frase un capolavoro, dopo tutti sti feels, la vendetta della vedova e anche la sua morte.
non mi interessa quali pg ti piacciono o no se riesci a scrivere cose simili pure su pg che non ti piacciono 👏👏 complimenti! e buone feste!

Recensore Master
27/12/23, ore 19:40

Mmmm mmm mm... Ok, lo ammetto: non sono particolarmente colpita.
Forse, come dici tu, da sola è un po' sprecata.
Il ritmo è lento, forse adatto alla pesantezza del ricordo della stanza rossa, forse più adatto all'intimità di un personaggio che conosciamo prevalentemente per la sua facciata ma che non mostra mai le cicatrici dell'anima. Quindi probabilmente ci sta, e sapendo come entri nei personaggi mi sa che hai pure ragione, ma così resta un po' troppo a sé, un po' troppo riservata, di una Natasha che si intuisce ma non si conosce.
(E ora scappo prima che mi picchi! :P)