Tesoro, buonasera ♥
era da un po' che volevo leggere questa storia e finalmente eccomi qui **. Mi ricordavo avessimo questa ship in comune, anche se da parte mia più che parlare di ship si dovrebbe dire "curiosità". Mi intrigano loro due insieme, credo che potrebbero comprendersi e aiutarsi alla perfezione e mi piace pensare che nel post guerra qualcosa del genere possa davvero essere accaduto. Entrambi pieni di rabbia, rimorso, paura: Jo lo nasconde sicuramente meglio, ma la nostalgia per la lei che non c'è più secondo me è evidente. Non fatico affatto a immaginare che tutto sia cominciato in maniera, diciamo goliardica. Solo sesso, solo un riaffermare la vita dopo tutta quella morte, trovare consolazione, distrarsi. Salvo poi scoprirsi incredibilmente simili e affamati di pace e speranza, pur con il terrore di non ottenerle o perderle subito.
Mi è piaciuto un sacco questo finale aperto ma, appunto, speranzoso e spalancato su un futuro che, adesso, è del tutto nelle loro mani (anche se, povero albero, spiace pensare che lo vogliano prendere ad accettate çç.)
Un bacione, tesoro, complimenti ♥

Bennina

Ciao, Clau!
Mi ero segnata questa storia qualche settimana fa, ma poi ho aspettato a passare in caso mi fossi capitata nella calza della Befana; non è successo, ma adesso approfitto della settimana angst per recuperare (sempre poco all'ultimo! XD)
Penso tu sappia che il mio rapporto con Hunger games è complicato e non proprio entusiasta, però Gale mi incuriosisce come personaggio (a 13 anni mi piaceva e il fatto che lo odino tutti mi fa intestardire a volerlo apprezzare ahahah)! Non ho particolari opinioni su lui e Johanna in coppia, ma penso tu li abbia costruiti bene qui: due anime perse, che si rifugiano nella guerra perché che altro potrebbero fare?
Il loro passato è cenere, loro sono cenere, eppure anche dalle ceneri può nascere una nuova fiamma. Molto bello che il finale si chiuda con una nota speranzosa!
Un bacione,
Mari

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Ciao!
Finalmente riesco a passare da questa tua splendida storia.
Io la cenere l'ho sentita in ogni frase, che copre tutto e tutti, persino i sentimenti, annullando i sapori e gli odori e persino la vita.
"Capitol le aveva insegnato ad aspettarsi un pugnale dietro a ogni rosa.
Una bugia dietro a ogni sorriso" - QUESTA FRASE E' STATO UN PUGNALE DAVVERO! Come potrebbe essere altrimenti, per qualcuno che vive con la spada di Damocle degli Hunger Games per tutta la vita? Anche dopo, quando comunque si diventa solo una pedina nel grande gioco di Snow.
La mia parte preferita, però è questa,
"Ma Snow non c’era più adesso.
E la neve che cade giù dal cielo è solo neve."
Mi si è sciolto un peso dal cuore, è stato bellissimo.
Un'ottima storia, come sempre.
Un abbraccio,
Flo

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