Recensioni per
Le mani sul tavolo
di Capo Rouge

Questa storia ha ottenuto 3 recensioni.
Positive : 3
Neutre o critiche: 0


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Recensore Junior
25/04/24, ore 14:42

Sono molto a digiuno in fatto di manga, ma mi piace leggere le tue storie.
L’uomo è uno strano animale, si alimenta di odio e di vendetta, in un infinito circolo vizioso.
Anche la più grande amicizia può essere distrutta dall’odio, per salvare l’umanità intera e quell’amicizia un sacrificio estremo sembra essere l’unico rimedio.
La guerra, il male, la voglia di sottomettere il vicino, sono caratteristiche nate e innate nell’uomo, bisognerebbe fermarsi e riflettere prima che la soluzione finale sia la completa distruzione dell’umanità.
Grazie a te per questo momento di riflessione.
Ortensia 🌸

Recensore Master
21/02/24, ore 10:00

Quando l’odio e la lotta per la sopravvivenza rischiano di essere la regola, l’unico modo che ha l’uomo per non soccombere, sono le mani sul tavolo, l’unico modo per bloccare quell’istinto di sangue e morte.
In un mondo dove l’unica legge conosciuta è quella della battaglia, quell’istinto che è il lato più oscuro e difficile da controllare, resta sospeso tra il passato e il futuro.
Le mani sul tavolo dunque a controllare l’istinto, perché la salvezza dell’uomo potrebbe essere la sua stessa distruzione.
L’odio che diventa disumano forse può essere solo sconfitto da un sacrificio umano, un sacrificio che annulla e distrugge tutto per la salvezza della stessa umanità.
La distruzione che annienterà l’odio e la guerra.
Ma ciò che avrebbe reso, forse, l’uomo veramente libero dall’odio e dal rancore, sarebbero stati i ricordi.
La libertà risiede nel futuro che si costruisce nel presente imparando dal passato.
Un racconto che lascia le mani sul tavolo mentre si riflette sull’illusione che è la vita.
Anna

Recensore Veterano
19/02/24, ore 22:49

E vi preghiamo,
quello che succede ogni giorno
non trovatelo naturale.
 
Di nulla sia detto: – ‘È naturale’ –
in questi tempi
di sanguinoso smarrimento,
ordinato disordine,
pianificato arbitrio,
disumana umanità,
così che nulla valga
come cosa immutabile.
 
Bertolt Brecht ~ Tratto da “L’eccezione e la regola” ~ 1930

È ragionevole, difatto di una sanità sfiancante quanto lucida e spaventosa, l’ingrato ragionamento ingranato per disperata impotenza, è di un’assurdità sensata l’eccezione di pensiero del demonio di questo Paradiso, che, chissà, se da perduto e disperso sia in realtà mutato in desolata terra d’immondizia.

Lo sforzo sovrumano di salvezza in una vita a tempo, questo paralello, non lineare ma allineato solo nell’intuizione pura della mente, è lì forte ma scorticato vivo dai tentativi del vuoto a perdere, con quella selvezza tutta inficiata di dannazione e che, purtroppo, non (si) redime, ché il sacrificio dell’umano bene è forse una sola lunga unica bugia, un autoinganno puro ora che di bello e di umano non v’è più niente. 

È macroscopica la disillusione, ha le mani aperte e arrese sul tavolo, colpisce gelida come nella vecchia Lettera ad una sconosciuta e con il mondo ormai disumano che punge più di quel roseto. 

Le favole sono fatte così. Una mattina ti svegli e ti dici: “Era solo una favola…” Sorridi di te: ma nel profondo non sorridi affatto. Sai bene che le favole sono l’unica verità della vita…
Oggi non c’è nessun piccolo principe, né ci sarà più. Il piccolo principe è morto. Anzi, è diventato scettico. Un piccolo principe scettico non è più un piccolo principe. Non le perdono di averlo rovinato.
Non ci saranno più neanche lettere, né telefonate, né segni di vita. 
Sono stato imprudente, non pensavo che continuando così avrei rischiato di farmi male. 
E invece il roseto mi ha trafitto mentre coglievo una rosa.
Il roseto dirà: che importanza avevo per te? Io mi succhio il pollice sanguinante e rispondo: “nessuna, roseto, nessuna”. Niente ha importanza nella vita. (Nemmeno la vita.) 
“Addio, roseto”.

~ Antoine de saint exupery ~

Chissà se ce la faremmo mai senza il mondo, senza vita, che pur non hanno mai promesso niente, intanto però senza piu demoni e principi saremo tutti un po’ più soli.

Grazie come sempre 

Minaoscarandre