Ciao Giulia!
Mi è piaciuto molto il modo in cui hai deciso di strutturare la storia e lo stile che hai scelto, con frasi brevi e a capo frequenti. Mi sono sentita trasportata nell'animo inquieto di un Silente giovane e, per una volta, insicuro.
Ecco questo è il tratto che mi ha più colpito allo stomaco di questo Silente, soprattutto perché trovo davvero interessate che sia contrapposto alla fierezza di Gellert, proprio quella che gli amarilli rappresentano.
Di Gellert e Albus sappiamo in fondo poco, ma di sicuro, almeno da come è andata a finire, sappiamo che quello più sicuro di sé, il trascinatore, quello che proprio non è riuscito a scendere a compromessi con il mondo è stato proprio Gellart. Silente è ancora in una fase grigia, in cui sente il cuore e lo stomaco portarlo verso il suo amato, in cui si sente pronto a inseguire sogni di grandezza insieme ( perché, in fondo, se si fossero davvero uniti nulla avrebbe potuto fermarli), sembra propenso ad assecondare quella piccola parte di lui più torbida ed egoista del suo animo. Ma come ci hai detto nel finale, Silente è un giglio bianco e non c'è nulla, nemmeno i suoi desideri che possono cambiare il suo destino.
Io di solito non amo Silente come personaggio, ma nella tua visione mi è piaciuto davvero tantissimo!
Hai saputo trovare un giusto equilibrio tra l'impacciato ragazzino alle prime armi con l'amore e la visione di quello che sarebbe diventato.
Sono davvero contenta che tu sia riuscita a pubblicare in tempo.
Un abbraccio grande
FLo |