Questa è proprio deliziosa!
Credo che tu abbia colto alla perfezione lo spirito di Hanji.
Ritengo la faccenda relativa al suo sesso una mera questione di lana caprina.
Dal mio punto di vista è genere femminile. Come hai detto tu una donna fuori dai canoni, soprattutto per l'immaginario giapponese che le vede tutte con fianchi e tette spropositati (alla fine pure Mikasa è stata peiagata a questo canone sigh...)
Ma, who cares?
Hanji è favolosa così com'è e non poteva che "assomilgiare" in un certo senso, ai suoi amati giganti!

Bellissima.
Mi hai fatta sorridere, specie per la frase finale:
"Lei rise e rispose che per i giganti era uguale."
Insomma, Hange lo direbbe sul serio, e questo mi ha davvero conquistata. Hai la capacità di cogliere i comportamenti dei personaggi attraverso poche righe. Poche ma significative. All'inizio la piccola Hange è indecisa su come rispondere a questa domanda, quindi un po' sembra soffrire. È sotto pressione, quindi studia e studia e, alla fine si accetta per quello che è o si sente d'essere. Hai saputo scrivere una bella drabble pur mantenendo il mistero e rispettato i PG del caro Isayama.
Complimenti:) continua a scrivere;)
Un abbraccio, alla prossima!

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