Recensioni per
Il Peso del Cambiamento
di dirkfelpy89

Questa storia ha ottenuto 1 recensioni.
Positive : 1
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
29/03/24, ore 19:13

Ciao! Partecipo al tuo stesso Contest e sto buttando un occhio a tutte le storie, quindi adesso tocca a te!

Hai toccato un genere molto particolare, la guerra. Il mutamento che un soldato può avere nel corso di una singola battaglia è annichilente e lo hai toccato su due piani. Prima attraverso il racconto del sergente McKay, che nella sua resa e cessione dell’autorità, ammette che sarebbe voluto tornare indietro. Che non avrebbe voluto uccidere per quanto in effetti ha ucciso. Che le orde dei corpi da lui lasciati senza vita ora lo tormentano. Ma è esterno. È il primo livello, il risultato che la guerra produce. Un uomo che ha perso la scintilla della vita, perché ne ha tolte troppe. Un uomo che fino a quando veste l’autorità non lo mostra, ma che rivela poi gli scheletri nell’armadio in una serata tra commilitoni, per dire loro che a breve anche i loro armadi saranno pieni di ossa, pieni di cose impossibili da dire o da spiegare.

Saranno qualcosa di profondamente diverso da quei soldati che vede.

E qui arriva il secondo livello di spiegazione, quello del protagonista. Tutto l’orrore della battaglia gli arriva improvvisamente addosso, ed era stato avvertito dal suo sergente, ma nessuna descrizione sarebbe mai stata abbastanza per fargli capire “Il peso del cambiamento”. Lo doveva vivere, vedere i copri trucidati, sentire e capire cosa fosse davvero scendere sul campo e vedere propri compagni venire colpiti, oppure dover colpire a sua volta uomini per sopravvivere.

“Per il re, per la Gran Bretagna,” come dice il sergente. Tutto si conclude nell’abbraccio disperato di due commilitoni che non sono più differenziati dal grado, non almeno per quanto riguarda l’esperienza sul campo, l’aver visto la morte. È un abbraccio che solo due anime simili, che hanno vissuto la stessa situazione, possono scambiarsi. Un abbraccio che coglie pienamente e in modo indelebile l’essenza della guerra, dell’atrocità e che diventa casa e rifugio per chi quegli orrori li ha dovuti vivere.

Ancora per il re, per la Gran Bretagna, per l’ennesimo uomo che non combatte le sue battaglie.
Complimenti per questo soldato senza nome, buona fortuna per il Contest!
Alla prossima!