Ciao Orny e ben trovata!
Per questo capitolo hai scelto Lancillotto, proprio quello della serie, che è il mio preferito tra i vari Lancillotto incontrati nei film. Il cavaliere è commosso e freme per questa ordinazione che da sempre aveva desiderato. Lui sa di essere il cavaliere giusto per Artù e Camelot. Ed è grato e emozionato. Ormai gli sbagli del passato, come quando si fece passare per nobile per poter essere nominato cavaliere o la passione sincera per Gwen, sono dimenticati, o comunque tralasciati, in virtù di quella che è il raggiungimento del suo obiettivo. È una gioia immensa che però non segna una conclusione bensì l'inizio della missione vera e propria della sua vita. Non c'è pubblico ad applaudirlo, nè ci sono squilli di trombe a festeggiarlo, ma non gli importa perché ottiene la cosa più preziosa per lui e cioé la massima fiducia da parte del suo re. Ti aspetto con il prossimo cavaliere!
(Recensione modificata il 27/04/2024 - 12:25 pm)

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Ottima anche questa rappresentazione dei pensieri di Lancillotto.
Si capisce bene la sua lotta interiore tra quello che vuole e quello che può o non può avere (Gwen inclusa XD). Stavolta, però, a differenza della prima volta (con Uther), sa che si è meritato la nomina a cavaliere e questo racchiude bene il suo stato d'animo. Perché, in effetti, sapere di meritarsi una cosa aiuta ad accettarla. Alla fine, ne esce fuori anche una bella morale.

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Bellissima l'idea di descrivere il momento della nomina dei vari cavalieri! In questo caso, Sir Leon è come lo hai dipinto: leale e che infonde sicurezza. Nel corso della serie, si è sempre distinto per la sua affidabilità e preparazione. Sicuramente non sarà il più forte dei cavalieri in termini di abilità combattiva, ma è senza dubbio il più completo e il più saggio. Senza contare che rimane in vita anche dopo l'ultimo episodio, scoglio non scontato... purtroppo.
Comunque, sono molto curioso di leggere le prossime parti! Chissà chi sarà il prossimo!

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Ciao Orny, ho letto con piacere la tua flashfic. Ottima idea quella di partire con Sir Leon. Mi è sempre piaciuto il suo ruolo. Mai in primo piano, Leon è però una sicurezza anche per noi che guardavamo la serie. Quando è colpito, ferito, ho tremato, perché lui rappresenta la base, lo zoccolo duro, la protezione di Camelot. L’idea che finché ci fossero stati uomini come lui, ci sarebbe stata speranza. Lo vedremo ancora, afflitto, sopravvivere ad Arthur stesso, pronto a servire Camelot come e più di prima. Simpatico e introverso, generoso e leale fino alla morte, hai descritto la sua missione (che è poi la sua vita) in modo esemplare e coinvolgente. Abbiamo visto tante volte nei film, Lancillotto come il primo dei cavalieri. E invece secondo me Leon si presta meglio a questa definizione. Ma come dici tu non è per questo che lo fa. Con questa storia mi hai aperto un mondo. Davvero originale. Complimenti!

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