Ciao Nina, come stai?
Sto seguendo con curiosità le diverse iniziative sui due forum, per cui non potevo proprio non passare da questo racconto!
Il tema dei collaboratori di giustizia è molto, molto interessante. Tra le righe si intravede quel percorso durato tantissimi anni e che non può mai ritenersi davvero finito, e che ha legato Anna/Katia e Salvatore anche oltre l'aspetto professionale. La trama, ti dirò, mi ha spiazzato in più punti! Non mi aspettavo che Anna avesse questo rapporto con Gegè, nè potevo credere che lei l'avesse ucciso! Certo, poi si scopre come sono andati veramente i fatti, che la sua colpa era solamente indiretta, eppure è naturale che quei sentimenti che aveva nascosto per più di trent'anni riemergessero così potenti alla vista della lettera. In un certo senso, ritrovandosi davanti a quegli eventi li ha vissuti come una ragazzina di 15 anni, più che come li vivrebbe una donna di 40, affidandosi completamente ad Anna Bruno e ai suoi ricordi di una vita passata.
Mi è piaciuta moltissimo la sua caratterizzazione: ragazzina volubile ma al tempo stesso viziata, che è ricorsa a qualsiasi mezzo per raggiungere i propri scopi (nel bene, denunciando il padre, e nel male, con la bugia che ha portato all'uccisione di Gegè), e poi donna forte che si è ricostruita una vita, anche se non completamente a causa delle limitazioni che la sua condizione le ha imposto.
Molto bella la scena finale, che fa intendere il rapporto che ha con Salvatore in profondità, molto più di quanto si possa leggere nelle parole riassuntive precedenti.
Complimenti Nina, come sempre le tue storie sono una garanzia per quanto riguarda l'umanità dei personaggi e le loro emozioni!
Alla prossima:)
Mystery_koopa |