Devo essere sincera, aspettavo con ansia un capitolo introspettivo come questo. I capitoli più tecnici, dove si svolgono perlopiù allenamenti o combattimenti non riesco a recensirli per un semplice motivo: sono davvero molto tecnici (non so cosa tu faccia di lavoro, ma sicuramente hai una passione per le arti marziali) , mentre io, da povera ignorante in materia, non saprei nemmeno da dove iniziare per scrivere un commento. Ora però la storia sta portando alla luce le introspezioni dei vari personaggi, e me le sto gustando davvero tanto.
Sarà perché i personaggi sono maturati rispetto al manga, ma questa versione di Ranma mi piace sempre più. È cresciuto nonostante i suoi difetti. Anzi, meglio: avendo preso consapevolezza dei suoi difetti, è riuscito a maturare.
A quanto hai detto in un commento precedente io e te siamo coetanei, quindi probabilmente avremo un tipo di maturità affine o similare, e anche il Ranma che tu stai raccontando segue questo tipo di crescita, che mi piace davvero molto.
Solo una cosa non sono riuscita a capire, ed è l'unica vera ragione per la quale vedo Ranma un po' lontano dal suo personaggio: per sua natura è una persona che prende tutto come una sfida (e nel corso del manga lo vediamo alle prese con le battaglie più inaspettate o inutili), e da sempre il suo obiettivo è vincere. Non importa cosa, ma vuole combattere sempre e comunque per ottenere quello che cerca. Perché invece, nell'unica cosa per cui valeva davvero la pena combattere, si è tirato indietro? Perché ha fatto armi e bagagli e se n'è andato? Ci riflettevo proprio durante la lettura di quest'ultimo capitolo, e in effetti è l'unica cosa che davvero non mi quadra con il suo personaggio. Per il resto devo dirti che questa fanfiction mi piace sempre più, e non vedo l'ora di leggere i prossimi capitoli. Buon lavoro! |
