Recensioni per
Il mattino ha l'oro in bocca
di Dorabella27

Questa storia ha ottenuto 13 recensioni.
Positive : 13
Neutre o critiche: 0


Devi essere loggato per recensire.
Registrati o fai il login.
Nuovo recensore
30/04/24, ore 07:33

Bellissimo dietrofront della dolce nonnina che parte in quarta per bacchettare il nipote fedifrago e poi cambia idea nel vedere la tenerezza del loro sentimento.
Il ricordo della sua giovinezza e del suo amore la fa desistere.
Ho sempre pensato che in realtà anche lei fosse un generale, ma molto più sensibile, accorta, dolce e tenera del padre di Oscar.
Bellissima storia, bella davvero

Recensore Veterano
28/04/24, ore 22:04

Buonasera Dorabella.
Grazie per questo bellissimo acquerello, dalle tinte tenui ma così pure e genuine. Mi pare di vederla Oscar che trattiene Andrè sulla soglia per regalargli un’ultima carezza. Abbiamo anche appreso da chi ha ereditato il suo irresistibile fascino il "nostro"* Andrè.
PS Speriamo che il generale non soffra di insonnia...
* e che Oscar non mi sfidi a duello
Un caro saluto.

Recensore Junior
26/04/24, ore 15:44

Uno spaccato di vita quotidiana visto dagli occhi di Nanny, un momento che non avrebbe dovuto vedere e che invece noi avremmo fortemente voluto! Dunque li scopre sulla soglia della porta dell'appartamentino di Oscar e ti confesso che in un primo momento ho temuto si trattasse della scena dello strappo, invece ho tirato un sospiro di sollievo nel constatare che qui loro si amano, pur in clandestinità, dovendo prestare mille attenzioni. Una scena molto intima che fa capire a Nanny quanto i suoi ragazzi siano legati, ma che la mette in agitazione e la fa tremare ancora una volta: non bastano più le preoccupazioni per il pericolo che corrono ogni giorno a causa del loro lavoro, ora ci sono anche quelle dell'anima; ciò che lei ha sempre temuto si è avverato (come non ricordare le raccomandazioni indirizzate al nipote nella prima puntata?). Ma si può negare (ancora) l'amore ai suoi "ragazzi"? Non stanno già soffrendo abbastanza, dovendo mascherarlo ogni giorno, comportandosi come se niente fosse? Con che cuore potrebbe mai sgridarli? Lei sa, ha conosciuto l'amore, ma l'ha anche perso, sa cosa significhi vivere senza più qualcuno con cui condividere le gioie della virta... e allora basta un "siate prudenti" che se per André è il solito saluto di una nonna apprensiva, in realtà racchiude tutto l'amore che lei nutre per i suoi "eterni" bambini. Grazie per questo racconto, così verosimile e così sentito.

Nuovo recensore
26/04/24, ore 14:20

Mi piacciono molto le ff che approfondiscono i pensieri dei perosnaggi secondari, quelli che l'anime relega in un cantuccio e riprende solo in poche scene. Come la nonna di André, si è presa un bello spavento! Era abitudine di molti nobili e di tutte le epoche infilarsi nel letto delle giovani e piacenti serve e talvolta capitava anche nel caso delle nobildonne, vederlo fare al nipote è stato uno shock, però mi è piaciuto come ha reagito. Poi, pensandoci sopra, ha colto quel qualcosa di più di una semplice scappatella.
Bella. Stile impeccabile e raffinato dell'autrice.

Recensore Veterano
25/04/24, ore 17:44

E' un racconto delicato e suggestivo.
Nella storia originale alla nonna di André è affidato tutto il peso della consapevolezza di qualcosa che non sarebbe mai dovuto accadere ("Dio liberi!") ma che sarebbe comunque prima o poi inevitabilmente accaduto. E la sua apprensione, quell'ansia mai sopita e che all'inizio strappa anche un sorriso, culmina nella scena, indimenticabile, dell'episodio 35, in quel pianto silenzioso e disperato, pienamente e dolorosamente consapevole, di chi ha saputo sempre e mai si è fatto illusioni.
La suggestione è invece tutta in quella constatazione, piena di senso pratico e di arguzia, che "in nulla, nulla, erano diversi, quel mattino, da come erano sempre stati".
E' stato un piacere, Dorabella.
A presto.
Octave

Recensore Master
25/04/24, ore 11:39

È sempre un grande piacere ritrovare te, cara Dorabella, in compagnia della tua penna e della tua fantasia e che insieme riuscite a creare piccoli momenti tutti da assaporare, come quello che ci hai appena regalato, dopo la tua “media lunga assenza” che spero non sia stata per gravi problemi e che auspico siano stati superati o quanto meno siano in via di risoluzione.
Mi sono completamente immersa nell’atmosfera di Palazzo Jarjayes in quell’alba frizzante, seguendo nonna Marie come un’ombra. Ho partecipato al suo disorientamento sul perché non fosse in grado di dormire, mentre tutto il resto degli abitanti della casa potevano ancora godersi il tepore di un letto caldo e un sonno ristoratore.
Subito i suoi pensieri si sono rivolti alla giornata che tra poche ore avrebbe reso Palazzo Jarjayes brulicante di vita: c’era molto da fare in vista della cena di gala che il Generale e Madame la Comtesse avrebbero dato proprio quella sera e, pertanto, i lavori a cui sovrintendere erano molti.
Come di consueto, apprezzo sempre molto che, all’interno della scena che vai descrivendo, tu includa l’ambientazione in cui si svolge, con tutta quella serie di piccoli grandi particolari che fanno vivere anche al lettore quanto sta avvenendo e avendo, persino, l’impressione di poter toccare gli oggetti che la tua penna va enumerando: una chicca quella tovaglia in prezioso ed etereo pizzo di Burano donata alla contessa Marguerite da un ambasciatore veneziano, come anche tutto ciò che sarà parte della cena dal punto di vista gastronomico.
Ma, sempre dietro a Marie, che si muove come un’ombra silenziosa nei corridoi di quel luogo che conosce e governa con amore e rigore, ecco l’inaspettato: la porta degli alloggi di Madamigella Oscar è socchiusa e la figura di un uomo ne sta uscendo. Un primo colpo al cuore per l’anziana governante, la quale però è in grado di capire che non si può soffocare per l’eternità la natura umana e Oscar è una donna divenuta bellissima con esigenze e sentimenti da esprimere. Ma il secondo colpo giunge diretto come una fucilata quando comprende che l’uomo che sta lasciando la stanza sia suo nipote André, riconoscibile anche a quella fioca luce della candela che ha in mano: spalle e fisico prestanti e poi quella chioma corvina sciolta sono inconfondibili per lei.
Subito i suoi pensieri trasformano la sorpresa di quanto scoperto in rabbia per ciò che mai avrebbe dovuto succedere, soprattutto tra suo nipote e la padrona, poiché c’erano una infinità di cose che li dividevano, prima fra tutte la questione del rango e dell’onore del casato. Poi, però, vedere la mano bianca e delicata di Oscar sporgersi per dare un’ultima carezza a quel volto tanto amato e abbandonarsi ad un ultimo bacio, che contiene tutta la passione vissuta in quella manciata di ore notturne che si sono concessi, stringe il cuore di Marie, poiché anche lei rammenta quanto forte era il sentimento che la legava al nonno di André e che le riempiva il cuore e l’animo: perché togliere ai suoi ragazzi quella felicità, ancorché rubata, che aveva visto negli occhi di Oscar, mentre salutava suo nipote, e prima di riprendere la finzione di una vita dove ognuno dei due doveva mantenere il posto assegnatogli. Era solo questione di tempo, lei lo aveva sempre saputo e temuto: impossibile che André non si innamorasse di una donna eccezionale come Oscar e che lei non si accorgesse dei tanti piccoli gesti, degli sguardi colmi di una luce del tutto particolare con cui André la osservava, accarezzandone la figura e che racchiudevano il suo amore e di conseguenza il suo mondo. Una piccola gioia che condividevano quando nessuno poteva vedere quel loro amore esprimersi e che nascondeva anche il dolore di non aver l’opportunità di esternarlo alla luce del sole.
Queste riflessioni, condite da altrettanti timori, Marie le cela e le conserva dentro il suo cuore colmo di amore per quei due giovani che osserva con più attenzione del solito e che alla mattina sono costretti a compiere, chissà da quanto tempo, il solito rito che li vede rivestire ognuno il proprio ruolo, anche se Oscar si concede un intermezzo transitando nelle cucine di palazzo per passare qualche momento insieme a Marie e per dare la facoltà ad André di discorrere con sua nonna prima di intraprendere quella che sarà una lunga giornata di lavoro.
L’animo di Marie è tutto votato al bene di quei giovani, e la consueta raccomandazione ”Siate prudenti” racchiude in quella mattina, che ha assunto un aspetto del tutto particolare, molto di più della semplice preoccupazione per i compiti che li attendono al di fuori della mura domestiche, quanto la maggiore attenzione da prestare quando saranno in casa. Ora sa che ciò a cui ha assistito, quale involontaria testimone, è un amore che supera qualsiasi confine imposto, capace di creare tutto un preludio fatto di gesti e atteggiamenti che si scioglierà e ritroverà la sua vera essenza nel buio della notte che trascorreranno insieme.
Davvero emozionante questa one shot che ha nobilitato il personaggio di Nonna Marie, forse un po’ bistrattato rendendolo talvolta una macchietta , ma che ha un suo spessore e persino una sua tragicità; come ha scritto un recensore prima di me, potrebbe benissimo essere un prologo per qualcosa di veramente coinvolgente, quando viene dipinto, al pari di un quadro, dalla abilità narrativa a cui ci hai abituato.
Mi complimento pertanto con te per questo racconto, che diviene dono per sognare ancora un pochino, e mi scuso per essermi lasciata prendere la mano dilungandomi oltre misura; auspicando che le varie situazioni abbiano preso la via della definizione, ti auguro una piacevole Festa della Liberazione.
Un caro saluto e a risentirci prossimamente!

Recensore Master
25/04/24, ore 10:24

Carissima Dora bella, è sempre una piacevole sorpresa ritrovarti qui e un piacere leggerti.
Hai descritto bene la nostra nonnina (sì, perché credo sia un po' la nonnina di tutti noi).
È giustamente preoccupata anche se questa volta la preoccupazione si appaia anche alla consolazione di saperli insieme, almeno un poco felici.
Io penso che questa povera donna abbia vissuto in un'ansia perenne, poverina. Per la paura che i ragazzi rimanessero uccisi o feriti (come è stato per entrambe le cose), per la loro salute mentale e per la preoccupazione di possibili conseguenze.
Insomma in lady Oscar di tutti, anche dei personaggi minori, sappiamo che hanno sofferto.
Invece noi ci riprendiamo la rivincita nelle nostre storie, per regalare loro momenti belli come questi 😊
E poi vedo che anche tu, come in una mia vecchia OS, hai scelto di dare ad André una camera diversa da quella della servitù. Una scelta pericolosa del generale tenerlo lì vicino...
Cosa impossibile nella realtà, ma il cartone c'è la propone così 😜
(Recensione modificata il 25/04/2024 - 10:26 am)

Recensore Junior
24/04/24, ore 15:25

La nonna di André assiste a qualcosa che di solito è meglio che nonni e genitori non vedano mai, anche soprassedendo ai titoli e al rango. E non è qualcosa che si può risolvere con qualche mestolata in testa, per questo è molto bello il suo comprendere e immedesimarsi nel sentimento che riconosce nei due. Anche sfogliando i suoi ricordi di com'era avere un affetto accanto ogni mattina, può ben capire cosa significa doverlo ignorare e mascherare per non darlo a vedere. Tra il suo da fare quotidiano, la nonna ha un segreto da custodire ora.
Molto, molto bella. Grande capacità di analisi di personaggi non proprio centrali dell'opera, e l'intuizione del loro possibile atteggiamento, se così fosse avvenuto nella storia, è molto convincente.
Vivissimi complimenti! Come sempre :)

Recensore Veterano
24/04/24, ore 12:30

Cara Dorabella, bentornata!! Anch’io ho notato la tua assenza e sono ben lieta di questo ritorno così dolce e caldo come il caffè di Oscar a scaldarci l’anima, visto il freddo!
Grazie per questa piccola perla che ci mostra un amore così prezioso da difendere a tutti i costi.
E la cara Marie non disattende le nostre aspettative.. materna e protettiva con i suoi bambini come non avrebbe potuto fare altrimenti ❤️
Sai una cosa? Ma perché una one shot? Questo capitolo è un incipit meraviglioso 🤩

Recensore Veterano
24/04/24, ore 12:09

Ciao cara
Come sempre le tue storie sono deliziosi capolavori di scrittura e di stile...Nanny aveva immediatamente compreso cosa stesse avvenendo.. COMPLIMENTI vivissimi
CHAPEAU
V

Recensore Junior
23/04/24, ore 23:29

Buonasera Dorabella cara! Che omaggio di grande bellezza questo tuo racconto in una piovosa notte d'aprile! Ho letto con trepidazione, sentendomi quasi una presenza invadente in un succedersi di pensieri e sequenze dal sapore reale di vita vissuta. La tua attenzione ai dettagli rende l'intero racconto uno spaccato di vita vera, a partire dal peso degli anni di Nanny, che rendi mirabilmente a partire proprio da quell'insonnia tipica dell'età avanzata fino al languore dei ricordi della passione vissuta in gioventù: "i vecchi (...) succhiano fili d'aria e un vento di ricordi". La posso materialmente vedere, la nonna, mentre si nuove silenziosa per il palazzo, una casa ancora addormentata, preoccupandosi del tovagliato di pizzo veneziano e dal menù con specialità di pesce di lago scelti da Madame la Comtesse e immagino lo stupore sul suo volto nel trovarsi testimone involontaria del saluto fra due amanti. Attraverso i suoi occhi vedo i capelli sciolti di André, particolare così intimo e sensuale, da offrire forse ancor più del bacio appassionato e della luce negli occhi di Oscar la misura dell'intensità della passione vissuta. Mi tocca il cuore la tenerezza che immediatamente prende il posto dell'indignazione nel guardarli, riconoscendo la forza di un amore che era destinato ad essere e assieme ad esso il castigo del dover vivere un così grande sentimento nell'ombra, dovendo nascondersi per potersi proteggere l'un l'altra da un mondo non pronto a comprendere.
Incontra particolarmente la mia sensibilità la descrizione della colazione condivisa nelle cucine: un'intimità assoluta passata per indifferenza, in mezzo al muoversi del personale di servizio, preso dalle mille mansioni del mattino, come nella celebre poesia: "I ragazzi che si amano non ci sono per nessuno, (...) sono altrove, (...), nell'abbagliante chiarezza del loro primo amore."... e così mi pare di poter vedere la scena fermata in un'istantanea in cui solo i Nostri appaiano colorati all'interno di un intero contesto in bianco e nero.
Il tuo finale, con la dolcezza di quel "Siate prudenti", racchiude il senso dell'intero racconto e soprattutto parla della tenerezza di chi scrive, con un rispetto e un amore assoluti per questi personaggi che tanto amiamo, a cui sa guardare con il timore di chi guarda un uccellino spiccare il suo primo volo, sapendo di non potergli risparmiare i pericoli del mondo.
Grazie Dorabella cara, per questi istanti di grande emozione.
(Recensione modificata il 23/04/2024 - 11:30 pm)

Recensore Master
23/04/24, ore 17:56

Alla acuta Nanny non poteva sfuggire la realtà.. e li ama troppo per intervenire!

Nuovo recensore
23/04/24, ore 16:49

Due ranghi differenti André oscar un amore corrisposto ma prudente sempre con il da fare della vita quotidiana!!💘