Recensioni per
Bang Bang
di Shuriken

Questa storia ha ottenuto 2 recensioni.
Positive : 2
Neutre o critiche: 0


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Recensore Veterano
25/12/09, ore 00:28

Il luogo dove tutto comincia è sempre la chiesa dove Aeris coltiva i suoi fiori; è china su di essi ignara dei pensieri che attraversano la mente di Tseng. Nessuno di questi pensieri, però, ha a che fare col solito desiderio dell'uomo soffocato, e non sono affollamento di parole dolci che vorrebbe condividere con lei ma non può. Affatto. La fanfiction è forte e comincia in modo inaspettato. Il Turk la guarda girata di schiena mentre cura i fiori e pensa che basterebbe poco, soltanto una premuta di grilletto, e riuscirebbe finalmente ad ucciderla, a liberarsi di lei e dei suoi tormenti. Ho apprezzato tantissimo questo inizio, poco consono e d'impatto. Mi sono, per questo, subito immersa nella lettura.
C'è un bell'aggrovigliamento di riflessioni del Turk, per nulla confuse, anzi, mostruosamente lucide. Un giro di frasi bellissime (e altro fattore che ho adorato di questa storia sono state queste, le frasi, corte, belle, incisive, poetiche), alcune delle quali vorrei citare:

Prenditi la sua vita in un lampo di fuoco e polvere.

Saresti rapido e perfetto, del resto non ti perdoneresti mai di renderla partecipe della propria morte.

Non sentiresti nemmeno la sua voce stancarsi in un urlo; l'unico suono sarebbe quello scatto sordo che conosci fin troppo bene

E' a loro (i fiori) che sorridono i suoi occhi, verde nel verde. Non ti guarderebbe mai allo stesso modo perchè tu sei l'unica, inespressiva, macchia nera tra quelle mura ormai a pezzi.

Che sofferenza può dare la morte che nemmeno si avverte? Sarebbe l'ultima delle tue gentilezze.


C'è ne una che mi è piaciuta più di tutte, ma non posso scrivere. Rovinerei il momento che mi ha più fatto battere il cuore della storia (non preoccuparti, Shuriken, te ne farò presente quando scriverò la vera recensione alla pubblicazione della storia xD).
A sua stessa insaputa e meraviglia, il Turk non riesce a spararle, anche se ci è sempre riuscito con gli altri. La verità è che non sai privarti dei tuoi desideri per quanto essi ti rendano debole. Così Tseng cede, sopraffatto da quella verità, e stavolta i pensieri (sempre studiatissimi, umanissimi, da diventare nella sua crudeltà e nel suo egoismo persino comprensibili, e qui ci vuole della dote per renderli tali) si rivolgono a lei come la sua debolezza che mai vincerà, che lo sopraffarà sempre (bellissimo anche il passaggio in cui ha timore della Aeris che rappresenta il divino, la dea che non scende a patti con gli umani).
Il Turk cerca di calmarsi e qui c'è una scena originalissima. Penso che sia stata la scena che parla solo di lui che più mi è piaciuta di tutte le fanfiction. E' un gesto, semplicemente, che io, nel suo paradosso, trovo unico e geniale (e andate a leggere la storia per saperlo, io non voglio dirvi nulla!).
Particolare e stravolgente anche il gesto di lei, che segue quello di lui. L'attenzione in questa storia su Tseng predomina tantissimo su quella di Aeris, ma quel che l'autrice lascia su di lei è abbastanza, pochi gesti, poche parole, e la riconosciamo.
C'è un'altra questione che Shuriken ha affrontato e che nessun altro ha fatto (a parte Stuck93): il motivo per cui Tseng, nel gioco, la schiaffeggia all'elicottero. Di nuovo, in perfetto stile Shuriken: poche parole, incisive, e un gesto che sembra quasi conseguire una logica conseguenza. Bellissima anche la trovata “dopo schiaffo”: un gesto, di nuovo solo un gesto, che spiega tante preoccupazioni.
Infine, la terza e ultima parte della storia, quella più amara e ripresa dal gioco. La scena è quella del tempio, i dialoghi gli stessi, ma il punto di vista è di Tseng. E qui tutta la situazione ha una diversa prospettiva, più triste e più emotiva, per una scena che probabilmente è passata agli occhi dei giocatori senza destar loro troppo coinvolgimento.
La spiegazione finale del titolo, il bang bang che ha accompagnato tutta la storia, è stata un'idea bellissima. E mi sto anche ascoltando la canzone mentre recensisco. XD
Una fanfiction di grande qualità, l'unica pecca è un po' nella grammatica, ad ogni modo pochi errori: qualche spazio in più, qualche punteggiatura sbagliata, dei perché con l'accento verso il basso, la parola improfessionalità che non esiste e labbiale anziché labiale.
Ma a me poco importa. Questa è senza dubbio la Oneshot che più mi è piaciuta!

E ora il commento aggiuntivo, e ce ne sono di cose da aggiungere, per esempio tutte le scene che non ho voluto precedentemente inserire perché spoiler. xD
La mia frase preferita, forse lo immaginavi, è E l'unica cosa a cui riesci a pensare è il sapore rosa di quelle sue deliziose labbra. A parte essere irresistibile per la scena che rappresenta (eh, mi si è sciolto il cuore in quel punto della fanfiction, lo ammetto), mi è piaciuta per quel rosa accostato al sapore, ha un che di poetico e fine, è stato davvero un po' come avere tra le mani un passaggi di Neve di Fermine (uno dei miei libri preferiti, e ora che ho anche fatto caso a questo, te lo consiglio assolutamente; per come hai scritto questa storia, io dico che ti piacerà tantissimo!).
Scena che ho adorato numero uno, anche qui prevedibile: quando si porta la canna della pistola all'orecchio per dar pace ai suoi pensieri. Hai raccontato di Tseng con un unico gesto. Dico davvero. C'è qualcosa di malsano, incredibile, duro, improbabile e, appunto, da Tseng in tutto questo. La pistola, l'attrezzo della morte per eccellenza, il più conosciuto dalla nostra società, e qui è una specie di calmante naturale per il Turk. E' per questo che prima ho scritto paradosso. La mia sensazione è stata quella che la pistola sia diventata per Tseng un attrezzo così usato e che ormai fa parte totale della sua vita che è diventato qualcosa che riesce stranamente a rasserenarlo. E' spaventoso. E mi piace.
Scena che ho adorato numero due: quando, nell'elicottero, Tseng schiaffeggia Aeris e poi le porge una busta di ghiaccio per il dolore. E' interessante il modo in cui hai interpretato la situazione del videogioco, anzitutto, e come l'hai miscelata con questa storia. Uno Tseng che perde le staffe è come un uomo qualunque che arriva al suo limite. Il fatto che il tutto sia accaduto senza una reale situazione causa/effetto ma per via di qualche sua "svalvolata" mentale, ecco, rende il personaggio ancor più personale, che segue tutto il filo conduttore della storia, un uomo contegnoso, silenzioso, austero, eppure incapace di trattenersi quando è lei, Aeris, ad essere il soggetto delle sue preoccupazioni. Quella del ghiaccio è un po' la dimostrazione che alla fine qualunque azione compia il Turk è sempre l'amore che prova per la fioraia a sopraffarlo, anche con una preoccupazione comune e apparentemente scontata come quella di porgerle del ghiaccio per alleviare il dolore dello schiaffo.
Quoto Youffie sugli errori da me non inseriti nella recensione coff coff sulla qualità della storia. Basterebbe davvero poco da renderla da bella a perfetta. Io sono qui, se vuoi una mano, eh. *_*

Nuovo recensore
16/10/09, ore 17:20

Uno degli aspetti del loro rapporto che in questo contest è stato lasciato un po' in secondo piano è che Tseng, benché chiaramente innamorato di Aeris, sembra provare un certo rancore nei suoi confronti. Non tanto, una punta leggera, ma comunque presente. Ho almeno io l'ho percepita.
Mi è piaciuta molto la scena iniziale: indubbiamente originale e ben fatta, e tutti i pensieri di Tseng erano IC e in bilico tra l'amore per Aeris e i tormenti che ne derivano. Anche le due scene amare riprese, tra cui la fatidica scena dell'elicottero, sono molto ben ricostruite.
Uno Tseng molto vivo, molto tormentato e per quanto controllato ha i suoi bravi scatti discutibili. E finalmente qui la bacia XD Ottima anche la scelta della seconda persona.
Carina e originale. <3
(sì, oltre agli errori che ti ha segnalato Valy il problema principale che ho “avuto” con la fic è stata la punteggiatura, con i punti sospensivi quasi sempre a due e non a tre, poche virgole e non quando servono, e un punto e virgola strano. C'è pure un così senza accento… Insomma, forse banalità, distrazioni, ma si notano, e basterebbe veramente poco per ripulire questa fic. E lo merita :3)
[Criticoni d'Autunno]