Per iniziare, un rinnovato e sentito grazie per l’attenzione prestata ai miei commenti
Per l’analisi del testo, mi è sembrata ben descritta la descrizione del dialogo tra Elaine e Nick (al quale forse non credo sia stata una particolare sofferenza rinunciare alla festa, dato che difficilmente l’avrebbero fatto entrare a causa del suo status magico che evidentemente qualcuno ancora considera “inferiore”, nonostante il discreto trambusto avvenuto, che avrebbe dovuto far cambiare idea, ma evidentemente certi pregiudizi sono duri a morire, quindi non sembra particolarmente interessato alla sua descrizione, la ragazza in questo caso, nonostante status e casata, si comporta da persona intelligente, preferendo altri possibili trastulli).
Ovviamente non tutti possono essere dello stesso stato d’animo nello stesso momento, credo che particolarmente Jared abbia i suoi ottimi motivi per non amare particolarmente l’idillio in corso (credo che sia una regola universale di ogni tempo e paese, quando si è in difficoltà non è piacevole vedere qualcuno che se la passa meglio, non credo si tratti nemmeno di invidia, ma solo di una particolare sensazione dell’animo), mi sembra che Ashley e Samantha abbiano ragione a farsi beffe di lui, dato che il ragazzo ha idee sui rapporti interpersonali piuttosto peculiari, più basate sulla parte “fisica” che non su quella “psicologica” (o, per usare altri termini “spirituale”), in questo caso potrebbe senz’altro valere il famoso detto “chi è causa del suo mal pianga sé stesso” (ed inoltre l’accostamento della vita sentimentale di Jared a quella dei bovini mi sembra particolarmente calzante). Quanto a Cara, credo che abbia ragione, le baruffe e i dissidi tra i suoi compagni di scuola ricordano molto quelle che solitamente avvengono tra persone che ormai si conoscono da tempo, ed in questo caso la saggezza del proverbio citato si confà particolarmente alla situazione in corso.
Cambiando scenario e lasciando la complicata educazione sentimentale delle nuove leve, la descrizione di Malfoy mollemente adagiato sul letto con un’aria da chi sembra dedicato alle varie voluttà che può offrire l’esistenza ai miseri mortali m’è parsa molto riuscita (il suo stile di vita da rampollo dell’aristocrazia magica con le sue pretese non può cambiare da un giorno all’altro, nonostante le nuove prospettive aperte dalla relazione con l’ex-arcinemica), le parole della Granger non sembrano aver ancora la necessaria forza per smuoverlo da quello che sembra ancora una parte strettamente connaturata al suo essere, in questo frangente inoltre il biglietto lasciato dalla Delaney fa da pomo della discordia tra i due, credo che i dubbi di Hermione non siano completamente infondati, forse non ha dubbi sull’uomo che in questo periodo ha scoperto di amare, ma credo che invece ne abbia e non pochi sulla ragazza (ritenendola non a torto di pochi scrupoli).
Comunque non posso fare a meno di felicitarmi per aver descritto almeno un aspetto positivo di Phèdre, ovvero la discreta capacità nel canto (anche se non a livello di Elaine), il dialogo tra lei e Draco mi è piaciuto particolarmente, perché anche in questo caso il buon Malfoy non è venuto meno alla sua etica professionale, per la gioia di Hermione, la quale mi sembra abbia avuto un’ottima idea nell’invitare il ragazzo alla gita in famiglia nei dintorni di Londra (in fondo, se lei è andata alla festa dell’aristocrazia magica (cosa che non le deve essere stata facile) lui può fare altrettanto (e se ci sarà disagio da parte sua, l’avrà ricambiato con la stessa moneta).
In conclusione: ti rinnovo i complimenti per la storia. |