Me musa, me musa, me musa. (8)
Ok, torno seria (forse). Ho sempre pensato che le SiriusxLily siano delicate, nel senso che debbano essere scritte con la massima prudenza. E so anche quanto tu detesti questo pairing, indi mi ha interessato davvero parecchio questa “illumination”.
Ho adorato, letteralmente, le frasi iniziali. Sono così… vivide, tangibili. Il loro amore fatto di buio, ma c’era luce nei loro occhi… la passione, come l’amore, illumina, ma di una luce contorta – calda eppure fredda, bella eppure macchiata. Quasi in un sogno, nel loro immergersi nella nebbia, impalpabile, tra le fronde, in primavera – che dà luce, eppure loro sono animali scuri, notturni, pieni d’amore e di colpa.
E poi, accecati forse risvegliati, forse colpiti e feriti dalla realtà, fuggono.
Era primavera, ancora e ancora, normale e uguale a tante altre se non per qualcosa che fugge tra loro, un fantasma che possiede i loro gesti, i loro movimenti, persino gli spazi bianchi tra ciò che è detto – o meglio non detto, in quel giorno di luce macchiata.
Remus che intravede, qualcosa, nella normale quotidianità di risate tra amici, Lily che trema – trema – incontrollata, senza volerlo, implorando un silenzio che sa di non meritare, per non ascoltare l’ira che sa di dover subire. E Sirius. Ride, sguaiatamente – follemente? – forse si percepisce un tremito nella voce? Forse si sente qualcosa tra la risata e lo sguardo? Ma non hanno coraggio. Nessuno dei due, pur ricordando – ricordando – quello che è stato e che, forse, avrebbe potuto essere se solo avessero… avuto coraggio di ferirsi con la realtà.
Un uomo con in mano il nulla, una donna con in mano un sogno oscuro, un uomo con una felicità effimera – ma forse vera, chi lo sa. E non si può non avere delle domande, dopo questo, sul giusto, sul sbagliato, sulla verità.
La passione – se è solo passione – merita tanto?
L’amore – se è vero amore – merita la realtà?
E’ triste, infinitamente triste, molto più se James avesse saputo – se davvero non aveva sentito.
Il tremore, i sussurri, gli sguardi… è triste. Terribilmente.
E’ davvero ben scritta, molto. E delicata, nonostante il tuo non amore per il pairing.
Scusa la punteggiatura di mierda, ma è il sonno. ùù
|