Recensioni per
Angela punta Di Coltello
di briareos1982

Questa storia ha ottenuto 1 recensioni.
Positive : 1
Neutre o critiche: 0


Devi essere loggato per recensire.
Registrati o fai il login.
Recensore Veterano
06/11/09, ore 23:51
Cap. 1:

... allora... sarà la centesima recensione che scrivo ripetendo sempre le stesse cose °_°;
Dunque. Abbiamo voluto affrontare un paio di temi abbastanza pesanti: l'autolesionismo e il suicidio. Abbiamo deciso di parlare della sofferenza di un essere umano.
Perché, quindi, una volta deciso di parlare di un argomento difficile, non proviamo ad informarci al riguardo? Nella descrizione parlavi di 'autolesionismo', giusto? Bene; innanzitutto, credo sia giusto informarti sul fatto che l'autolesionismo rarissimamente è il preludio del suicidio. Nella maggior parte dei casi, costituisce un grido d'aiuto: sicuramente praticarlo significa farsi del male, ma non è il passo prima del suicidio, altrimenti non lo chiamerebbero 'autolesionismo' ma 'taglio di vene non riuscito'. E' una patologia che nulla a che vedere con tendenze suicide, anzi, spesso è una pulsione rivolta alla vita; non è quasi mai successo che culminasse con la morte della persona stessa.
Al di là di questo, sempre per via del fatto che si è deciso di sviscerare un tema scottante, beh, sarebbe carino magari dedicarci qualche pagina in più, rispetto a una one shot. Che cos'ha, questa Angela? Cos'è successo nella sua vita? Cosa l'ha portata a questo? Come posso capire perché il personaggio è spinto in questa direzione, se non ha spessore, una storia, una voce, non ha la minima consistenza?
Una storia che colpisca ha bisogno di una trama e di personaggi consistenti, palpabili, vivi. Angela è appena un'immagine. Non provo empatia verso di lei, è solo un nome circondato da una miriade di metafore e similitudini darkeggianti che, capiamolo una volta per tutte, annoiano. Potranno anche esaltare quel pubblico di quindici/sedicenni amanti del genere, ma non soddisfano il lettore più esigente, che pretende una storia, uno svolgersi di eventi, dei dialoghi, dei *fatti*.
Non c'è un minimo di credibilità in questo racconto, perché non è un racconto. E' una serie di immagini triste e pseudo-oscure che non dicono niente di quella che è la patologia 'autolesionismo'. Assolutamente niente. Non descrivono, né tantomeno fanno capire al lettore, le sensazioni e i meccanismi che portano una persona a tagliarsi le braccia.
E voglio fermarmi qui senza menzionare il suicidio, perché credo che un gesto tanto estremo non meriti di essere ridotto alla stregua del blog di un'adolescente emo. E' anche questione di rispetto verso chi lo prova.
Tentare è sempre giusto, per carità, e ho capito che nelle intenzioni questo pezzo voleva essere evocativo più che descrittivo, ma non è ammissibile quando si decide di parlare di disturbi della psiche che milioni di persone vivono ogni giorno sopportando enormi sofferenze.